BabeleIl settore fieristico in Italia: i dati di CFI

Quello fieristico è un settore in forte crescita, in Italia come in molti altri Paesi europei, e nel sottolineare ciò non si afferma davvero nulla di nuovo.

Bisogna ovviamente considerare che l’emergenza sanitaria esplosa nel 2020 ha comportato un brusco freno nel trend positivo, freno che, come noto, ha riguardato anche molti altri settori, tuttavia il mondo fieristico è ormai ripartito a regime, se pur con tutte le accortezze del caso.

CFI, Comitato Fiere Industria, presenta sul proprio sito ufficiale delle statistiche sugli eventi fieristici in Italia riguardanti i suoi associati, statistiche che giungono fino al 2019, ovvero l’ultimo anno in cui il settore ha potuto operare appieno.

Crescita costante del numero di eventi

I dati sono decisamente eloquenti, a cominciare dal numero di manifestazioni fieristiche di associati CFI tenutesi sul territorio italiano: secondo CFI, nell’ormai lontano 1991 se ne contarono appena 29, mentre nel 2019, che come detto è l’ultimo anno relativamente a cui il Comitato mette a disposizione dei dati, si è toccato quota 68.

Il trend di crescita è stato praticamente costante, negli anni che contraddistinguono questo lasso temporale, infatti, il “segno -” si è riscontrato solo in casi sporadici.

Fiere sempre più “internazionali”

Ad aumentare notevolmente è stata anche la vocazione internazionale delle fiere italiane.

Se nel 1991, infatti, la media degli espositori stranieri ammontava al 20,48%, nel 2019 si è raggiunto quota 34,22%; il discorso è analogo per quel che riguarda i visitatori stranieri, che nel 1991 erano in media l’8,53%, mentre oggi sono il 24,99%.

Anche in questo caso il trend di crescita è stato grosso modo costante, anche se nel 2012 e nel 2013 si è riuscito a superare il 31% per quanto riguarda la percentuale di visitatori provenienti dall’estero.

Trend in crescita anche a livello di dimensioni fisiche

Comitato Fiere Industria mette a disposizione anche dei dati relativi alle dimensioni fisiche delle fiere, sebbene, da questo punto di vista, venga considerato un lasso temporale meno lungo.

Anche in questo caso, tuttavia, sul trend di crescita non può esserci alcun dubbio: dal 2015 al 2019, infatti, il “segno +” è stata una costante per quel che riguarda il numero di metri quadrati netti.

Un settore che coinvolge tantissime imprese e lavoratori

Si tratta dunque di statistiche che lasciano poco spazio a dubbi: quello fieristico è un vero e proprio settore trainante per l’economia nazionale, e si auspica che possa tornare a svilupparsi in modo florido.

La quantità di aziende coinvolte nel mondo fieristico, e dunque di lavoratori, è davvero enorme, bisogna pensare anzitutto alle imprese che si occupano di organizzazione, a chi gestisce le location, alle imprese che si occupano degli allestimenti e a tutte le figure professionali impiegate in tali eventi, dunque steward, hostess, operai, addetti al front office negli stand e quant’altro.

L’elenco, tuttavia, non si interrompe qui, perché il settore fieristico gioca un ruolo fondamentale per tante altre aziende che, pur non essendo coinvolte in modo diretto, devono una buona parte dei loro fatturati allo svolgimento di questi eventi.

Anche in questo caso gli esempi sono tanti, si pensi alle agenzie di comunicazione, alle web agency cui sono richiesti dei servizi di web marketing, al mondo della ricettività, ai trasporti, senza trascurare le aziende come gedshop.it che propongono dei gadget: questi articoli personalizzati sono ormai immancabili negli eventi fieristici, rappresentando una forma promozionale che, a dispetto del suo basso costo, è particolarmente efficace.

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