Visto che è domenica voglio proporvi una raccolta di racconti che dovete leggere uno dopo l’altro possibilmente a luci soffuse: La scoperta dell’assoluto e altre storie del mistero di May Sinclair
Il libro
L’invisibile appartiene alla natura e ci circonda senza che nemmeno ce ne rendiamo conto, accecati dal pragmatismo e obnubilati dalla fisicità, e quando questa presenza misteriosa si manifesta e il nostro sguardo vede oltre quella che chiamiamo realtà, il terrore ci paralizza e ci getta in un abisso tanto più buio quanto più lontani eravamo dal mondo naturale. È questo che ci mostrano i racconti del mistero di May Sinclair, una sorta di realtà aumentata intrinseca in ogni aspetto della vita umana, che una volta svelata non può più essere negata. May Sinclair indaga il soprannaturale con uno sguardo moderno, affrontando anche, in modo peculiare e velato, la questione femminile. In questi racconti scardina l’ordinario e intrattiene il lettore con crescente meraviglia.
La mia lettura
Sette storie:
Dove il fuoco non è estinto
L’Emblema
L’incrinatura del cristallo
La natura della prova
Se i morti sapessero
La vittima
La scoperta dell’assoluto
L’autrice, May Sinclair, ha preceduto Virginia Woolf per fama e talento anche se è meno conosciuta al grande pubblico di lettori fuori dall’Inghilterra.
Ogni storia di questa raccolta: La scoperta dell’assoluto e altre storie del mistero, è decisamente inquietante perché va a toccare corde collegate al mondo dell’inconscio e lo fa con maestria freudiana e stratagemmi comuni al mondo del cosiddetto weird tale.
La presenza del soprannaturale crea suspense ma a generare in me una angoscia costante è stato soprattutto quel ricordare la caducità della vita attraverso le occasioni mancate, le incomprensioni, l’ostinazione a procrastinare situazioni inaccettabili.
L’incrinatura del cristallo per esempio, è una storia che punta dritta alle nostre incertezze più arcane, è molto raffinata, intellettuale anche se meno emotiva rispetto ad altre. A me è piaciuta molto.
“Ora desiderava, in modo insopportabile, la sua presenza visibile, fisica. Non si era resa conto della propria gioia finché l’aveva avuta con sé; si era rifiutata di riconoscerla a causa della sua qualità mortale, ed essa non aveva alzato grida che turbassero la sua costante calma spirituale. […] Ripensò all’ultimo anno, il suo anno di venerdì, e lo vide seguirla, seguirla e supplicarla. Guardò verso il futuro e vide arrivare venerdì dopo venerdì, una processione di gironi spietati, che calpestavano la sua piccola, pietosa gioia mortale, e la sua mortalità si risollevò in lei e si ribellò.”
L’ho trovato romanticamente tragico, il ritmo è dato da una sorta di “the stream of thought” e il tono è personale, il suo è un realismo psicologico, secondo me è più modernista dei più noti modernisti. La sua vita si è svolta in un’epoca di mezzo, inquadrandola storicamente (nata in epoca vittoriana e morta subito dopo la Seconda Guerra Mondiale) ci rendiamo conto del perché questo strepitoso talento è stato più trascurato rispetto ad altri, quando si fanno strada i movimenti avanguardisti lei era già anziana e malata di Parkinson.
I personaggi femminili sono spesso al centro delle storie di May Sinclair, mi è piaciuta Harriott Leigh del racconto Dove il fuoco non è estinto, mi è piaciuta Cicely di l’Emblema, così fragile eppure coraggiosa.
“ Oh, Cicely, perché gli tenete testa? Sapete come è fatto. […] Alcuni uomini devono ferire ciò a cui tengono”.
Molto moderna, una scrittrice eccellente, una donna intraprendente, May Sinclair di sicuro è da leggere, merita un posto d’onore sulle nostre librerie.
La scoperta dell’assoluto e altre storie del mistero di May Sinclair
8ttO edizioni
Traduzione di Cristina Cigognini
Pp 283 Brossura € 19,00