E(li's)booksLe regine della filosofia a cura di Lisa Whiting e Rebecca Buxton

“Siamo sempre state filosofe”.

Il libro

La storia della filosofia non ha reso giustizia alle donne: molte delle filosofe presenti in questo libro vi saranno sconosciute. Eppure il loro impatto sul mondo e sulle idee non è trascurabile. Le regine della filosofia, attraverso le storie di venti filosofe – da Ipazia a Hannah Arendt, passando per Angela Davis e Iris Marion Young – porta in primo piano le vite e le opere di alcune tra le più importanti pensatrici della storia. «Siamo sempre state filosofe. Lo eravamo anche prima di poter seguire un corso universitario, di poter pubblicare libri, di poter tenere conferenze pubbliche. Lo eravamo prima che iniziasse a collassare l’idea granitica secondo cui una donna che studiava fosse un abominio. Lo eravamo già, ma non potevamo dare spazio al nostro desiderio di riflessione, di studio, di dialogo, di speculazione, e per questo il mondo ha perso migliaia di filosofe che forse nei millenni avrebbero potuto imprimere un altro corso alla storia umana» (dalla prefazione di Maura Gancitano).

La mia lettura

Diotima (400 a.C.) inclusa da Platone in uno dei suoi dialoghi come personaggio-chiave.

Ban Zhao (45-120 circa) la più grande intellettuale dell’antica Cina, importante fu il suo contributo al Libro degli Han antichi, un resoconto della storia degli imperatori da Gaozu a Ping.

Ipazia (350 – 415), di lei sapete tutto!

Lalla (1320-1392), figura universale e autorevole sia del mondo indù saiva sia del mondo islamico dei sufi.

Mary Astell (1660 – 1731) nota per aver analizzato la condizione di disparità tra uomo e donna, scrisse un trattato di filosofia femminista.

Mary Wollstonecraft (1759 – 1797) la conosciamo per i suoi scritti in difesa dei diritti delle donne e per le proposte di riforma dell’istruzione (apprezzata da Virginia Woolf ed Emma Goldman).

Herriett Taylor Mill (1807 – 1858), molto più che la moglie del famoso John Stuart, poliglotta, bella, intelligente, appassionata al pari del marito di economia e di politica.

E ancora: George Eliot, Edith Stein, Hanna Arendt, Simone de Beauvoir, Iris Murdoch (non solo grande scrittrice ma anche filosofa morale), Mary Midgley, Elizabeth Anscombe, Mary Warnoch, Sophie Bosede Oluwole, Angela Davis, Iris Marion Young, Anita L. Allen, Azizah Y. Al-Hibri.

Un elenco incredibile, molti nomi che personalmente non avevo mai sentito e quindi è stata per me una lettura seducente, ricca di scoperte e preziosa per nuovi approfondimenti.

Ognuna di queste donne è raccontata con la passione e l’afflato della sorellanza da altrettante donne.

“Siamo sempre state filosofe”, così comincia la prefazione di Maura Gancitano e io ho comprato uno dei poster che l’editore di questo volume, Tlon, vendeva al suo stand di Più libri più liberi con questa frase che è un riassunto perfetto di Le regine della filosofia, quante filosofe ha perso il mondo per non aver concesso loro uno spazio per il dialogo, la speculazione, la riflessione? Il fatto che io, pur amando la filosofia, non conoscessi Mary Midgley, Elizabeth Anscombe, Mary Warnoch, Sophie Bosede Oluwole è emblematico, ancora oggi è difficile che le filosofe riescano ad emergere con la stessa facilità dei colleghi uomini nella scena culturale mondiale.

Non è concepibile che figure come Lalla (conosciuta come Lalleshwari dagli indù e Lalla Arifa dai musulmani) rimangano nell’oblio, stiamo parlando di una figura carismatica, potente, modernissima, poetessa apprezzata e grande sostenitrice della necessità di vivere la vita all’insegna di una libertà prima di tutto fisica e spirituale.

E che dire di Sophie Bosede Oluwole? Scomparsa solo tre anni fa, si è battuta per far comprendere quanto sia profondamente errato leggere il pensiero filosofico africano attraverso il pensiero occidentale.

O di Azizah Y. Al-Hibri, libano-americana, probabilmente una delle più grandi filosofe islamiche moderne, esperta in giurisprudenza islamica e diritti umani, docente di diritto negli Stati Uniti.

La sotto rappresentatività delle filosofe nel panorama della filosofia mondiale è evidente, eppure le donne che si laureano in filosofia sono tantissime, in Italia più numerose rispetto agli uomini, gli unici che continuiamo a leggere sui giornali, che ascoltiamo in TV o alla radio. Da anni assistiamo ad un incremento di figure che potremmo definire “opinionisti della filosofia” mentre faticano ad emergere pensatrici il cui lavoro ha concretamente lasciato traccia nell’ambito in cui operano.

Le regine della filosofia è un omaggio bellissimo a venti donne che non sono delle Santippe, non è più tempo di escludere le donne dal canone filosofico tradizionale, il femminile non può continuare ad essere simbolicamente collegato all’emotività, alla corporeità e dunque estraneo all’oggettività e alla razionalità.

Le regine della filosofia è una “voce corale”, una lettura agevole, adatta a tutti, capace di mostrare senza polemiche ma con i semplici fatti quanto sia androcentrico e sessista il modello filosofico tradizionale, la storia impone un cambio di rotta verso un futuro della filosofia che sia egualitario e inclusivo.

Le regine della filosofia a cura di Lisa Whiting e Rebecca Buxton

Prefazione di Maura Gancitano

Illustrazioni di Caterina Ferrante

Tlon edizioni

Novembre 2021

Pp 228 Brossura € 23,75

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