Certamente l’acquisto della prima casa rappresenta un passo fondamentale nella vita di una persona e per incentivarne la diffusione anche in quella fascia di popolazione, gli under 36, che spesso si trova ad avere a che fare con crisi e precariato, il governo grazie alla Legge di Bilancio 2022 ha introdotte numerose novità degne di nota.
Tra le misure passate più apprezzate c’erano le agevolazioni del Decreto Sostegni Bis (atte a favorire la concessione di mutui al 90% e 100%) che a gran richiesta vengono rinnovate e ulteriormente finanziate con nuovi fondi.
Ma vediamo adesso tutte le principali novità introdotte.
Prima casa under 36, garanzia statale prorogata
La Legge di Bilancio 2022 ha ufficialmente prorogato sino al termine del 31 Dicembre 2022 le varie misure destinate all’acquisto della prima casa per la fascia dei giovani under 36, misure che erano già state preventivate nel Decreto Sostegni Bis entrato in vigore durante la seconda metà dell’anno.
Nello specifico, infatti, nella bozza stilata della Legge di Bilancio potresti leggere che all’articolo 64 del Decreto Sostegni Bis si fa proprio riferimento alla precedente data fissata come termine ultimo, cioè il 30 Giugno 2022, e di come questa sia stata cambiata a favore del 31 Dicembre 2022.
Una proroga temporale studiata appositamente per far sì che i diretti interessati possano usufruire delle misure a loro destinate e in un certo qual modo porre, è proprio il caso di dirlo, un mattone importante nel percorso della propria vita.
Scendendo nel dettaglio vediamo come le misure redatte, sebbene non presentino un’estensione totale sino al 100% della garanzia statale sull’acquisto della casa per gli under 36 in possesso di ISEE non superiore ai 40 mila Euro, garantiscono comunque una copertura dell’80% sulla quota capitale, percentuale quindi di tutto rispetto ai fini pratici.
La suddetta garanzia, come ormai avrai compreso, è destinata ai giovani under 36 in possesso, e questo è un fattore di primaria importanza, di qualsivoglia contratto lavorativo.
È evidente come quest’ultimo elemento sia da rimarcare, poiché non sempre i rappresentanti della fascia di età under 36 possono vantare dei contratti lavorativi stabili e proprio l’aver reso le varie misure così accessibili fornisce un’idea sulle buone intenzione governative.
Oltre a ciò, è bene essere consapevoli che la garanzia statale ai fini della stipula del contratto di mutuo agevolato funge da elemento sostitutivo autosufficiente in relazione agli altri garanti.
Acquisto prima casa under 36: le agevolazioni previste
Tra le numerose misure prorogate sino al 31 Dicembre 2022, di basilare rilievo sono le agevolazioni fiscali sulle tasse e imposte direttamente riconducibili all’acquisto della prima casa da parte degli under 36.
Si tratta di agevolazioni che, come come spiegato su Chescelta.it, hanno tutto l’interesse di favorire i giovani mettendo loro a disposizione degli strumenti operativi concreti con cui poter realizzare i propri sogni.
Nello specifico, il rogito finale non prevederà il pagamento dell’imposta di registro, solitamente pari al2% del valore catastale, e le varie imposte catastali e ipotecarie.
Non solo, laddove il giovane under 36 stia per acquistare un’abitazione direttamente dal costruttore, dovrà sì versare l’IVA al 4% dell’importo d’acquisto, tuttavia la cifra finale potrà essere trasformata in credito di imposta decisamente utile al fine del pagamento di esborsi relativi a ulteriori atti della casa.
Esiste anche la possibilità che la suddetta cifra posa essere completamente recuperata in fase di dichiarazione dei redditi, come stabilito sapientemente dall’articolo 64 comma 7 della legge di conversione del Decreto Sostegni Bis.
Infine, laddove il giovane stia acquistando un immobile da un’impresa, anche in questo caso potrà godere dell’esenzione dell’imposta sia catastale sia ipotecaria.
Come hai visto, quindi, grande margine operativo da parte dell’utente finale.
Giovani under 36: mutui agevolati
È stato appurato, e la cosa non dovrebbe sorprenderti, che la possibilità di accedere a mutui agevolati rientra a pieno diritto tra le misure più apprezzate da parte di coloro che sono in procinto di acquistare la prima abitazione, soprattutto se giovani.
E nella Legge di Bilancio 2022 grande spazio è stato riservato proprio a questa tematica, tanto è vero che per tutti i giovani under 36 con ISEE pari o inferiore ai 40 mila Euro i tassi di mutuo sono calmierati in maniera tale da non eccedere il limite di tassi medi oltre i quali si configurerebbe una situazione di usura.
Abbiamo parlato quindi di tassi di mutuo calmierati, ma di quanto?
Dunque, sino al 31 Dicembre 2022 i mutui a tasso fisso potranno contare su tassi bloccati sull’1.94 Dollari, mentre quelli a tasso variabile saranno fissati al 2.18%.
Continuando a leggere la sezione dedicata, si scopre anche come tutti i finanziamenti legittimamente richiesti ed erogati per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di immobili in possesso di tutti i pieni diritti per soddisfare i prerequisiti del bonus sulla prima casa giovani under 36, risultano esenti dall’imposta sostitutiva pari a 0.25%.
Bonus prima casa under 36: i requisiti
Adesso parliamo dei requisiti, tema fondamentale perché, come puoi facilmente supporre, per poter godere di tale bonus è necessario soddisfare alcune condizioni fortunatamente non restrittive né ostative nei confronti dei diretti interessati.
I requisiti da soddisfare sono:
· Il non aver ancora compiuto i 36 anni di età
· Avere un ISEE pari o inferiore ai 40 mila Euro
· L’immobile opzionato per l’acquisto deve essere configurabile come prima casa
Bonus prima casa: misure rifinanziate
Come ti abbiamo già accennato in precedenza, le misure correlate all’acquisto della prima casa oltre a essere state prorogate, sono state ufficialmente rifinanziate con ulteriori 242 milioni di Euro che si vanno ad aggiungere ai 250 già predisposti per il 2022.
Capirai quindi come i giovani under 36 abbiano a disposizione una ghiottissima opportunità di acquistare la loro prima casa facendo affidamento su misure e agevolazioni completamente predisposte per favorirli.
Come se le cifre illustrate sinora non siano ancora abbastanza, considera che bisogna segnalare la presenza di ben 290 milioni di Euro impiegati per rifinanziare il Fondo di Garanzia Statale.
Come richiedere il bonus prima casa under 36?
A questo punto potresti legittimamente chiederti come fare per richiedere il bonus prima casa under 36 e a tal riguardo vogliamo rassicurarti: la procedura richiesta, infatti, è decisamente user friendly e non sussistono particolari impedimenti burocratici e/o legislativi che potrebbero rallentarne l’erogazione.
Dunque, il prima passo da fare sarà quello di individuare la realtà presso la quale presentare la domanda. Si hanno a disposizione due scelte: l’istituto bancario o l’intermediario finanziario.
Interfacciandosi direttamente con una delle due sarà possibile avanzare le proprie richieste e seguire l’intero iter.
Ovviamente sarà necessario rivolgersi esclusivamente a quelle banche o intermediari finanziari aderenti all’iniziativa. L’elenco di tutte le banche aderenti, tuttora in continuo aggiornamento, puoi trovarlo con grande semplicità sul sito Abi o su quello Consap.
Casi di decadenza: cosa succede?
Toccherà all’Agenzia delle Entrate verifica in prima persona la disponibilità effettiva delle condizioni e dei requisiti necessari per poter beneficiare delle varie agevolazioni e laddove questi non siano stati soddisfatti in maniera congrua, l’Ente potrà procede a recuperare gli importi elargiti con tanto di interessi.
In casi particolarmente rilevanti non è da escludere la presenza di sanzioni pecuniarie anche pesanti.
Quando e se l’Agenzia delle Entrate risconterà l’insussistenza dei requisiti, ovvero sia l’incapacità di soddisfarli in maniera funzionale, le conseguenze a cui si può andare incontro sono diverse e nello specifico riguardano:
· L’imposta di registro che verrà immediatamente recuperata e fissata al 2%
· Le imposte ipotecaria e catastale saranno comminate a 50 Euro cadauna
· Il credito di imposta decadrà con conseguente applicazione di interessi e sanzioni varie
Poi esiste una situazione a sé stante che riveste una particolar gravità, quella in cui il richiedente si scopre aver rilasciato una falsa dichiarazione riguardo il soddisfacimento di tutti i termini e prerequisiti indicati.
Laddove si possa anche solo minimamente configurare un reato di truffa, l’Agenzia delle Entrate procederà a recuperare i fondi erroneamente elargiti mediante l’imposta di registro fissata al 9%, le imposte ipotecaria e catastale comminate a 5.019 Euro cadauna e l’applicazione di severissime sanzioni pecuniarie, oltre che ovviamente di tutti gli interessi accumulati nel tempo.
È bene quindi prestare particolare attenzione nella compilazione dell’apposito modulo necessario per poter avanzare la propria domanda ed esaminare in dettaglio l’intero testo se non si vuole correre il rischio di incappare in conseguenze decisamente poco piacevoli da un punto di vista sia umano sia economico.