Il rischio si paga. Più prendi rischi, più, se il rischio è azzeccato, sale anche il premio. L’Italia è più rischiosa della Germania? Il rendimento dei nostri bond sale. Altrimenti gli investitori, a ragione, si gettano sui Bund tedeschi. Proprio in ottemperanza a questo principio. Che poi è quello su cui è costruito il nostro sistema economico-finanziario. Sin dalla sua fondazione. Quello insomma su cui è basato il mercato. Quello per cui è giusto prendersi dei rischi, magari si fallisce pure, ma poi ci si rialza orgogliosi di averci provato e ci si tenta ancora. Senza questo tipo di mentalità è difficile creare nuove aziende e quindi nuova occupazione. Se Edison si fosse fermato ai primi fallimenti, non avremmo General Electric.Ma se questo è l’assioma di partenza, allora ai precari di casa nostra non è stato applicato il mercato. Nel loro caso, più rischiano, meno guadagnano. Mentre il dipendente pubblico che non rischia nulla guadagna ben di più. Mentre il dipendente privato a tempo indeterminato ha più garanzie. Rischia meno di un interinale, eppure in busta paga ha in genere maggiori soddisfazioni.Ma se questo è il risultato d’arrivo, allora si capisce perché quando si scrive che più mercato andrebbe solo a vantaggio dei precari, a questi viene l’orticaria. Perché quello che viene applicato a loro, e che viene spacciato per mercato, è una funzione in cui più rischi meno guadagni. Nulla a che vedere con la vera logica del mercato che, appunto, prevede tutto il contrario. Capito questo, diventa più facile comprendere i rischi di una generazione cresciuta con la paura del mercato-Lievatano. Perché il mercato, quello vero, a loro, non è mai stato applicato.
12 Agosto 2011