Con 523 voti a favore, 85 contrari e tre astenuti, il Bundestag ha ratificato l’ampliamento del fondo europeo salvastati, l’Efsf. Poco prima delle undici è finito il dibattito, un test tutto politico all’interno della maggioranza guidata da Angela Merkel. Ad assicurare che il provvedimento venisse approvato, ci sono stati anche i voti favorevoli dell’opposizione di centro-sinistra, ma quello a cui si guardava con più attenzione era la tenuta della coalizione Cdu-Fdp, vale a democristiani-liberali. La quota di dissidenti interni per la Merkel era di 19 voti: superata questa soglia, la Cancelliera avrebbe potuto subire notevoli pressioni per andare a nuove elezioni. Alla fine la Cancelliera è arrivata a quota 315 voti favorevoli da parte della sua maggioranza, quando la maggioranza assoluta è 311. Quindi il governo tiene, ma non senza defezioni.
Secondo quando riporta il Financial Times, sei deputati della Cdu, hanno votato contro e quattro della Csu, il partito bavarese della Cancelliera, si sono espressi per il no, quindi in totale 10 voti contrari, oltre ad un astenuto. Fino a qualche giorno fa, i voti contrari erano 11. Per quanto riguarda i liberali dell’Fpd, la quota dei dissidenti si è fermata a tre contrari e un astenuto. In totale quindi, dalla maggioranza sono arrivati 14 voti contrari e tre astenuti, sotto quota 19 che era stata segnalata come critica per la tenuta della maggioranza.
Mentre si trascinava il dibattito all’interno del Bundestag, sono usciti i risultati delle aste dei Btp italiani decennali, e sono da record. Nell’asta di questa mattina, il Tesoro ha piazzato 6,9 miliardi di titoli a varia scadenza, con dei tassi di interessi record: per i btp decennali si è toccato quota 5,86%, quando prima gli interessi erano a 5,22 per cento.
La Germania quindi contribuirà con 211 miliardi di euro al fondo che in totale ne vale 440. Proprio le dimensioni del fondo sono state giudicate inferiori alle necessità, dopo che in seguito al vertice del Fondo Monetario Internazionale dello scorso weekend, si era parlato di un ulteriore ampliamento dell’Efsf. Questa eventualità è stata definita «indecente» dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble davanti al Bundestag. Rimarcando la centralità del parlamento, il ministro delle Finanze ha ribadito che «se in futuro dovesse accadere qualcosa, è alla Bundestag che spetta decidere. Non ci saranno mai cambiamenti dietro le spalle dei parlamentari».
Nei giorni scorsi, all’interno della maggioranza, più di una voce contraria si era levata contro l’approvazione dell’ampliamento del fondo di esponenti contrari agli aiuti alla Grecia. Fra queste, Linkiesta aveva intervistato Frank Schäffler, dissidente dei liberali Fpd, che aveva detto che «la Grecia non ha la benché minima possibilità di uscire dalla crisi attuale restando nell’euro». Insomma, in discussione non c’era solo la ratifica del fondo salvastati, quanto la maggioranza della Merkel e – in senso più ampio – la possibilità di evitare il default della Grecia. La Cancelliera era stata chiara: «se fallisce l’Euro, fallisce l’Europa».
La composizione del Bundestag, la coalizione al governo è composta da Cdu / Csu e Fdp