22 maggio. Albert Bachmann, già capo dei servizi segreti svizzeri ossessionato dall’invasione sovietica. Michael Ward, fotografo inglese che in uno scatto mostra la forza della normalità nella Belfast in guerra. Maria Elisabetta de Orléans e Bragança, imperatrice del Brasile che mai regnò.
29 maggio. Horace Freeland Judson, scrittore e giornalista americano che, in 600 pagine, ha raccontato come gli uomini sono fatti, alla base. Randall Mario Poffo, detto «Randy “Macho Man” Savage», campione spettacolare di wrestlig, e anche lui americano. Nawang Gombu, tibetano, lo sherpa che è arrivato due volte sulla cima dell’Everest.
5 giugno. Soltan Ali Mirza Qajar, avvocato a Parigi, e principe di una dinastia che ha regnato a Teheran fino al 1925. Un condannato a morte nell’Iran di oggi, Mehdi Faraji, in una foto che fa inorridire, diffusa da Iran Human Rights. Hans Keilson, scrittore tedesco-olandese, che ha raccontato la vita circondata dal nazismo.
12 giugno. Lawrence Sidney Eagleburger, americano e Segretario di Stato fra i più brevi in carica (poco più di un mese) della storia degli Stati Uniti. Maqbool Fida Hussain, artista indo-musulmano che aveva spogliato, con gravi conseguenze, la dea-madre del Paese.
19 giugno. Alys Robi, la prima cantante franco-canadese dal successo internazionale, il suo destino feroce, e la sua rinascita. David C. Baldus, giurista americano che ha studiato i pregiudizi razziali legati alla pena di morte. Gil Scott-Heron, il poeta e musicista nero di New York che denunciò, in versi pre-rap, la televisione, la povertà di linguaggio, e più tardi l’America di Ronald Reagan. Articolo ad alto contenuto musicale. Clicca e ascolta le canzoni durante la lettura.
26 giugno. Hanno detto che è morto il tenente Colombo. Non è vero. È morto Peter Falk, attore americano, molto protettivo in ogni ruolo, e per questo molto amato. E poi se ne sono andati Magomet Isaev, linguista russo, che ai tempi dell’Urss diffondeva la lingua universale dell’esperanto e Bill Haast, ultracentenario della Florida che per 60 anni è stato l’uomo dei serpenti.
3 luglio. Il Barone di Earlsferry, giurista scozzese, che ha fatto fare un passo avanti (gay) al diritto d’asilo. Christiane Desroches Noblecourt, egittologa di Parigi, che ha salvato dalle acque di una celebre diga il faraone Ramesse e sua moglie Nefertari. Brian Haw, inglese, un uomo che si è fatto “folla”, manifestando e vivendo nella piazza del Parlamento di Londra.
10 luglio. Otto d’Absburgo-Lorena, principe imperiale, e gran cittadino europeo «in mezzo ai tempi» e con quattro passaporti. Cy Twombly, artista americano, e poeta della linea e del verso scritto su tela. Humberto Leal Garcia jr., cittadino messicano condannato e ucciso in Texas, contro ogni convenzione internazionale e fregandosene di Obama.
17 luglio. Sir Roy Redgrave, il cugino di Vanessa, che, in divisa, ha realmente recitato una parte a Cipro, Berlino, e Hong Kong. Tom Gehrels, astronomo olandese in Arizona che ha reso familiari gli asteroidi e l’eventualità di un loro impatto contro la terra. Itamar Franco, presidente brasiliano alle prese con cinque pretendenti imperiali.
24 luglio. Lucian Freud, pittore inglese, nato a Berlino e celebre nipote, per cui l’arte era «la persona e la carne» alle massime visioni. Henry Coffin Carlisle, scrittore americano, che fece passare a Ovest l’opera di Solženicyn, molto litigando con lui. Şerban Cantacuzino, attore romeno di stirpe principesca, imperturbabile con Ceauşescu e convinto che recitare sia «come scolpire nello yogurt».
31 luglio. Ágota Kristóf, scrittrice svizzera francese di nascita magiara. Ha scritto un capolavoro, Trilogia della città di K., tradotto in 33 lingue. Contro il primo marito – che l’aveva costretta a fuggire dall’Ungheria nel 1956 per paura di essere arrestato dai sovietici – diceva: «Due anni di galera in Urss erano probabilmente meglio di cinque anni di fabbrica in Svizzera». Ibrahim Quashoush, poeta e cantante siriano, ammazzato e straziato dalle forze di sicurezza del regime. La sua più celebre canzone contro Bashar al-Asad è diventata un inno di lotta, una specie di Marsigliese siriana.
7 agosto. Michael Cacoyannis, regista greco, nato cipriota, cresciuto inglese e libero. Inchiodato dal successo del suo Zorba, ha reso il sirtaki (ascolta) stabile colonna sonora della Grecia moderna. Rudolf Brazda, l’ultimo sopravvissuto alla persecuzione nazista contro i gay. Bejaratana Rajasuda, principessa thailandese, e cugina del re. Con una memoria da leggenda.
14 agosto. Uno dei giudici dello scandalo Watergate, Richard Lyman Cates, giurista e procuratore americano. Un immunologo e Premio Nobel, che ha capito come mai certe malattie aggrediscono alcune persone e non altre, Baruj Benacerraf. Un geografo che scopriva, ai tempi dell’Urss, il più grande lago subglaciale dell’Antartico, riportando i russi ai fasti nelle terre del ghiaccio, a quasi cento anni dalla vendita dell’Alaska, ceduta agli americani per coprire il debito pubblico zarista, Andrej Petrovič Kapitsa.
21 agosto. Roman Opałka, pittore polacco e francese: per 46 anni ha lavorato sull’infinito dipingendo, ogni giorno, tele monocrome e i numeri dall’1 in avanti. Ruth Brinker, di San Francisco, che nel 1985 metteva in piedi, quasi da sola, il primo servizio sociale di assistenza ai malati di Aids che non avevano neanche i soldi per nutrirsi. Harri Holkeri, uomo di Stato finlandese e negoziatore internazionale: anche a lui e alla sua pazienza devono la loro pace i nord-irlandesi.
Vai a:
Se ne sono andati – Raccolta, 1° puntata – 6 febbraio-15 maggio
Avvertenza ai lettori: La rubrica Se ne sono andati è chiusa per ferie. Tornerà regolarmente domenica prossima, 11 settembre.