Che fine ha fatto Orenthal James “O. J.” Simpson? Wikipedia ricorda che l’ex giocatore di football e attore è nato il 9 luglio del 1947 a San Francisco. Quindi questa estate OJ compierà sessantacinque anni. Dalla controversa cover di Time (ritoccata e virata al nero come dimostrò Newsweek uscendo in contemporanea nel 1994 con la stessa foto segnaletica della polizia di Los Angeles) sono passati diciotto anni. Il tempo deteriora anche le immagini cristallizzate dai media. OJ è coetaneo di star stagionate come David Bowie e Arnold Schwarzenegger. Ma anche di personaggi a lui meno noti come Giancarlo Magalli e Gigliola Cinquetti. OJ ha pure gli stessi anni di Leoluca Orlando e Giulio Tremonti.
Per ogni decennio OJ ha indossato un vestito diverso. I fasti da giocatore di football nei Buffalo Bills (1969-1977) e nei San Francisco 49ers (1978-1979) risalgono agli anni settanta. Di record da running back, quello che ricevuta la palla ovale deve correre verso la meta, negli almanacchi della Nfl ne ha collezionati molti, alcuni li detiene, altri li condivide. Probabile che i numeri, fatti per essere replicati e superati, sopravviveranno a una vita adulta buttata al vento. Come attore ha raggiunto la popolarità con il film demenziale Una Pallottola spuntata (1988) diretto da David Zucker in cui OJ recitava accanto a Leslie Nielsen, Priscilla Presley e George Kennedy. Il processo per il duplice omicidio della ex moglie Nicole Brown Simpson e del suo amico Ronald Goldman è iniziato nel 1995. Ne è uscito assolto contro tutte le previsioni dopo un lungo processo.
Da qualche anno però OJ non vive più in Florida, non gioca a golf né fa il commentatore televisivo o il testimonial del noleggio macchine della Hertz. Indossa sempre una casacca blu come quella dei Bills ma è una divisa di cotone. Dal 18 dicembre 2008 OJ è incarcerato a Lovelock, nel Nevada. Simpson è detenuto in seguito a una condanna a trentatré anni per rapina a mano armata e sequestro di persona che risale al 2008. Deve scontare almeno nove anni prima di poter beneficiare degli sconti di pena. Cara è costata a OJ l’irruzione nella suite del Palace Station di Las Vegas per recuperare cimeli del suo passato messi all’asta da un broker e che secondo OJ sarebbero stati sottratti dopo un furto nella sua abitazione.
Google Maps indica che la bassa e sorda struttura del carcere di Lovelock è situata a 49 miglia a nord est di Reno e 430 chilometri a nord ovest di Las Vegas dove in precedenza era detenuto Simpson. Nel Nevada è in vigore la pena di morte per iniezione letale. È stata eseguita dodici volte dal 1976 nella prigione statale di Carson City. Ma al Clark County Detention Center di Las Vegas il comportamento di OJ è stato definito modello, per questo motivo è stato spostato nel nuovo carcere considerato di media sicurezza e non altrove, anche se a Lovelock ci sono molti sex offender, categoria con cui gli americani identificano reati di stupro, abusi e pedofilia.
Da Lovelock è arrivata un anno fa l’unica notizia su Simpson. Secondo le fonti del National Enquirer, OJ Simpson sarebbe stato picchiato durante l’ora d’aria da un gruppo di skinhead rimediando tre settimane di infermeria. Simpson si sarebbe vantato delle sue conquiste femminili, in particolare delle tante donne bianche portate a letto. Il sito di gossip TMZ ha però smentito la notizia commentando la cosa come ridicola. Sempre lo stesso tabloid nel 1994, mentre OJ era in carcere in attesa del processo per il doppio omicidio, aveva recuperato un aneddoto su una lite violenta di OJ con l’allora giovanissima fidanzata Nicole che lo aveva raggiunto ai Caraibi sul set di Cassandra Crossing (1979). A redarguirlo sarebbe stata nientemeno che Sophia Loren, protagonista del film, e testimone dei lividi della futura moglie del campione di football.
Per gli amanti del kitsch, il National Enquirer ha tirato fuori a gennaio di quest’anno un altro pettegolezzo secondo cui OJ Simpson sarebbe il padre biologico di Khloe Kardashan, una delle sorelle della più famosa Kim e già al centro di dubbi sulla sua legittima paternità, tenuti in vita dal fisico più robusto e dai tratti più chiari rispetto alle sorelle. Il rilancio su OJ Simpson avviene perché il padre delle Kardashan è stato un avvocato del team di Simpson al primo processo e Simpson, secondo l’Enquirer, sarebbe stato più amico della moglie dell’avvocato che dell’avvocato stesso (che nel frattempo è morto), vantandosi pure nelle confidenze con la fonte dell’Enquirer di aver avuto più di una relazione con le mogli degli amici.
È il raccolto fatto col machete dai tabloid disposti a tutto pur di mettere insieme pezzi sparsi e inediti. OJ, che non può neanche guardare l’ironica risposta su twitter di Kim Kardashan anche alle precedenti illazioni sulla sorella, “ora è tutto chiaro adesso sappiamo perché sei così abbronzata!”, rimane nella cella di un carcere dove difficilmente passa una lima. Ammesso che a OJ Simpson convenga scappare di nuovo.