Sono mille pagine, ma la United States Anti-Doping Agency per il momento ne ha rese pubbliche 202. Ma bastano: documenti, email, testimonianze e analisi di laboratorio che inchiodano Lance Armstrong e il suo team e svelano la scientifica pianificazione di ogni tappa dei sette Tour de France vinti dal team del ciclista statunitense – che comprendeva ciclisti come Levi Leipheimer, Tyler Hamilton e George Hincapie – nella gara più famosa del mondo. Sostanze dopanti, medici corrotti, viaggi in jet privato per iniettarsi l’Epo: strategie per le quali sono state spese centinaia di migliaia di dollari.
Ciò che emerge dagli atti non sono soltanto prove schiaccianti a livello scientifico, ma anche l’atteggiamento di Lance e compagni, che si sentivano completamente al di sopra delle regole. Unico obiettivo: continuare ad alimentare la favola dell’ex malato di cancro diventato un fenomeno dello sport. Peccato che stavolta la favola non abbia un lieto fine.
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