Oggi a Roma “Euroribellione”, raduno dell’estrema destra

Oggi a Roma “Euroribellione”, raduno dell’estrema destra

Stavolta nessun errore nei manifesti, niente anarchici greci con strisiconi antifascisti sullo sfondo della scritta “Contro Monti lotta con noi”. Nelle affissioni sparse per tutta Roma tocca a un uomo, dal volto marmoreo che brandisce in posa statuaria una bandiera con i colori della bandiera nazista e un’araba fenice come simbolo, annunciare che domani, sabato, a Roma in pieno centro si terrà un raduno internazionale di estrema destra. Il corteo partirà da piazza Risorgimento, storico luogo della destra capitolina, e teatro della morte nel 1975 dello studente universitario del Fuan Mikis Mantakas. Intorno all’evento di domani ci sono due coincidenze pericolose. Domenica si gioca il derby romano dove entrambe le curve battono a destra. Inoltre la Lega Calcio ha pensato bene di mettere in calendario il derby nell’anniversario, il quinto, dell’omicidio di Gabriele Sandri.

Ad organizzare “Euroribellione” è il Movimento sociale europeo, un’altra sigla che si aggiunge all’irrequieta galassia estremistra italiana, nata nel 2011 e la cui sede è a via Ottaviano 9, dove una volta c’era l’Msi Prati, adiacente piazza Risorgimento. Il coordinatore romano del Mse è l’attivista Giuliano Castellino, un curriculum trasversale nella galassia di estrema destra romana, fino all’anno scorso fondatore e segretario del “Popolo di Roma”, movimento vicino al sindaco Alemanno, poi da marzo l’adesione al partito di Francesco Storace. Il passaggio alla direzione nazionale de “La Destra” è “una decisione maturata dopo un lungo percorso di allontanamento dall’attuale centrodestra e dopo la scellerata decisione del Pdl di sostenere il governo Monti. Solo una destra di popolo può essere avanguardia di un grande e compatto fronte anti-progressista, che dia vita a un centrodestra capace di difendere Roma da una sinistra nemica dei romani e amica dei salotti e dei poteri forti”.

Castellino nell’ottobre del 2010 aveva ricevuto nella prima festa del Popolo di Roma, davanti alla Bocca della verità, un forte endorsement da parte del sindaco. In un contesto dove risuonavano fino allo sfinimento parole come partecipazione, romanità, territorio, militanza, Alemanno disse dal palco tra gli applausi: “Muoviti, partecipa, agisci. Non ti prenderanno più in giro, non sarai marginalizzato. Sarai importante e visibile e potrai rimpadronirti di Roma”. Invito preso alla lettera. Castellino quest’anno ha guidato l’occupazione estiva dell’ex cinema Augustus a corso Vittorio, a due passi dal Valle occupato, poi l’occupazione settembrina a scopo abitativo di uno stabile in via Clitunno, nel quartiere Trieste Salario, poi ancora a metà ottobre sempre con famiglie al seguito il tentativo di occupare i futuri nuovi uffici della Provincia e la protesta successiva per lo sgombero.

Ora però è il momento delle adunate. Al raduno di domani si aggiungono adesioni. Il capogruppo comunale de “La Destra” Dario Rossin (quello dei manifesti “Semo romani, damose da fa’”) ha annunciato la sua presenza al corteo: «Con il Movimento Sociale per l’Europa a dire no a Monti, ai tagli, alle tasse, agli sfratti, alla precarietà. Per dire sì alla giustizia sociale. Nello stesso spirito che a marzo, sempre a Roma, ci ha visto sfilare contro Monti e il governo europeo delle tasse. Per questo invito tutti gli iscritti del mio partito, i colleghi consiglieri, tutti i romani a partecipare sabato». Idem l’ex deuputato europeo Luca Romagnoli, segretario nazionale della Fiamma Tricolore – Destra Sociale, Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere comunale e presidente del gruppo “Il Popolo della Vita – Il trifoglio”.

Ma sono previsti anche arrivi dall’estero: “Alla manifestazione di sabato – fa notare Giovanni Barbera, presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII e componente del Consiglio Federazione Sinistra di Roma – hanno aderito anche alcune note organizzazioni neofasciste e neonaziste europee, quali Corsica Patria Nostra (Corsica), Euro-Rus (Fiandre), Nation (Belgio francofono), Patria Hellas (Grecia) e Troisieme Voie (Francia), che parteciparono, già nello scorso febbraio, ad un convegno internazionale semiclandestino a Roma, sempre nel rione di Prati. Sarebbe veramente intollerabile permettere un evento simile, per lo più anche nel cuore della città di Roma, in una delle piazze più frequentate dai turisti di tutto il mondo”. I legami nel dettaglio li ha raccontati Marco Pasqua in una inchiesta per Repubblica.

Molte le proteste contro il raduno. C’è chi come Carla Di Veroli, assessore alle politiche culturali del municipio XI denuncia l’invasione dei manifesti del Mse: “La città di Roma è stata letteralmente incartata dai manifesti che pubblicizzano Euroribellione. Da una semplice verifica presso l’ufficio affissioni di Roma risulta che non è stata avviata nessuna regolare procedura per l’affissione sugli impianti comunali. stuupisce come un piccolo movimento possa permettersi di spendere cifre considerevoli per la stampa di migliaia di manifesti”.

Altre voci hanno chiamato in causa la Prefettura, il primo è stato Vittorio Pavoncello, presidente della Federazione italiana Maccabi e consigliere Ucei, che ha rivolto un appello alle Istituzioni poi si è aggiunto Daniele Regard (presidente Ugei, l’unione dei giovani ebrei), infine carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi: “Credo che la misura sia ormai colma e che si debba finalmente porre fine a questa orgia di apologia del fascismo”. Il consigliere regionale Pd Enzo Foschi è stato duro: “Ideatore e fautore di questa iniziativa è Castellino che a capo del Popolo di Roma, in questi anni è stato uno dei fedelissimi di Alemanno, ricevendo per questo vantaggi e benefici. Oggi, sotto la sigla del Movimento Sociale per l’Europa, pericolosamente rinata dalle sue ceneri, ha invitato a Roma, Medaglia d’Oro per la Resistenza, tutte le sigle della destra fascista e nazista europee tra le più feroci, xenofobe e antisemite”. Da ultimo si è aggiunto Nicola Zingaretti: “Ritengo un atto ostile e una provocazione nei confronti di Roma e della sua storia. Chiedo alle Istituzioni del territorio e alle forze dell’ordine di vigilare e di valutare con grande attenzione la situazione”.

A Roma l’estrema destra si sta riorganizzando. Ugo Maria Tassinari, autore di “Fascisteria” (Sperling e Kupfer) ed esperto della destra radicale italiana, ne ha parlato sul suo blog questa estate: “Ho decisamente sottovalutato il meeting organizzato una decina di giorni fa all’Augustus occupato dagli Attivisti di Giuliano Castellino. E invece si è espressa per la prima volta in maniera chiara l’esistenza sulla piazza romana di una rete di prossimità che rompe l’attuale dualismo della Destra radicale. Perché sul palco si sono alternati militanti di quattro diverse generazioni: e cioè di chi ha cominciato a fare politica negli anni ’50 (Delle Chiaie), negli anni ’60 (Di Luia e Tilgher, per la prima volta insieme, in un evento pubblico), negli anni ’70 (Boccacci: l’avevo già incontrato alla presentazione del libro di Delle Chiaie, ma stavolta ha preso anche la parola, ricucendo un lungo strappo con quello che era stato a lungo il suo pupillo) e negli anni ’90 (Castellino)”.

Tassinari riporta un documento degli organizzatori attribuendo a Castellino una forte autocritica del movimento: “In molti, in questi giorni, avranno letto l’appello “Tornare ad Itaca” lanciato da Marcello Veneziani sulle pagine de “Il Secolo d’Italia”; appello per un nuovo, direi ennesimo, viaggio, per un’altra traversata. In molti hanno risposto positivamente, anche con grande entusiasmo.  Noi, prima di rispondere all’appello, ci siamo posti delle domande: Quale sarebbe l’Itaca di cui parla Veneziani? Il Msi di Michelini ed Almirante? L’Alleanza Nazionale di Fini e dei colonnelli? La destra “neo-con” made in Usa? O quella delle missioni in Iraq e delle bombe intelligenti in Afghanistan? O delle esportazioni di democrazia? O quella che strizzava e strizza l’occhio alla destra liberal-liberista di stampo anglo-sassone? Ci siamo dati anche le risposte e per questo diciamo subito che noi non andremo a Itaca. Questi viaggi hanno sempre una sola meta: le poltrone, e in questo caso ricompattare gli scarti di An per riposizionarsi nella stanza dei bottoni! Stavolta non ci stiamo. Non partiamo. Ormai, a furia di navigare, ci è venuto il mal di mare”. 

Anche Casa Pound, l’altro ramo dell’estrema destra, si sta muovendo: l’organizzazione ha annunciato di recente la presentazione di una lista civica autonoma per le Comunali di Roma, e la partecipazione con un proprio candidato presidente per le regionali e liste in tutte le province del Lazio. Mentre per il 24 novembre ha indetto una manifestazione nazionale a Roma contro il governo Monti.

A destra sono in movimento anche le associazioni degli studenti: oggi nella capitale il Blocco Studentesco ha manifestato a Roma Nord, mentre il Movimento sudentesco nazionale lo ha fatto all’Eur.
Il Comune di Roma annuncia un weekend caldo fatto di sit-in e cortei. Al di là delle ragioni, delle polemiche e dei veti, sarebbe più giusto chiamarla Agenzia per l’immobilità. 

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