Secondo i dati ufficiosi, diffusi dal sito delle primarie del centrosinistra, sono stati scrutinati 7495 seggi su 9219. E al momento Pier Luigi Bersani è ben saldo al 60.87%, mentre Matteo Renzi si ferma al 39.13%.
Ai microfoni di La7 Matteo Renzi assicura che non farà “alcuna correntina”:««Non possiamo fare all’italiana e fare la correntina con la solita lista di lagnanze». «Io domattina non andrò a Roma a chiedere cosa mi tocca».
Il sindaco di Firenze conclude così il breve discorso:«Abbiamo dalla nostra parte il tempo, l’entusiasmo e la libertà».
Matteo Renzi: «Se vinciamo è un noi, se abbiamo perso è un “io”». E poi non se la prende con le regole delle primarie:«E’ inutile dire che il problema sono state procedure arzigogolate».
«Abbiamo raccontato due idee diverse di Italia dentro il Partito Democratico», spiega Matteo Renzi.
Le prime parole di Matteo Renzi:«Ho appena chiamato Bersani per fargli i complimenti per aver vinto le primarie: buon lavoro»
21:30, inizia a parlare Matteo Renzi da Firenze per commentare il risultato del ballottaggio.
Alle 21:22, 6115 seggi su 9219, Pier Luigi Bersani al 60,69%, Matteo Renzi al 39,21%.
A Roma città, stando alle prime 100 sezioni su 240 , Pierluigi Bersani è al 71,25%.
In Italia Matteo Renzi vince solo in Toscana, attestandosi al 54,8%. All’estero il sindaco di Firenze vince soltanto a San Francisco.
Exploit di Pier Luigi Bersani in Calabria. A Vibo Valentia sfiora il 90%.
Pier Luigi Bersani festeggerà dalle 22 la vittoria delle primarie del centrosinistra al teatro Capranica di Roma. Lo ha riferito il suo staff.
In Lombardia, quando sono stati scrutinati 551 seggi su 1.381, Pier Luigi Bersani è al 61,17% e Matteo Renzi al 38,82%. E’ il dato parziale che riferiscono gli organizzatori riguardo al voto regionale per le primarie del centrosinistra.
Un altro dato ufficioso, diffuso dal sito delle primarie di coalizione del centrosinistra, conferma il trend: su 4195 seggi, Pier Luigi Bersani sarebbe al 60,87%, Matteo Renzi al 39,13%
Nico Stumpo, responsabile organizzativo delle primarie del centrosinistra, fornisce i primi dati ufficiosi su 1732 seggi, pari al 18,7 per cento del totale: Bersani 61,5 per cento, Renzi 38,5 per cento.
A urne chiuse il tweet di Matteo Renzi:«Era giusto provarci, è stato bello farlo insieme. Grazie di cuore a tutti, ci vediamo dalla fortezza da basso alle 21.30. #pDay».
Un sondaggio dell’Istituto Piepoli per la Rai darebbe Pier Luigi Bersani al 61,5%, e Matteo Renzi 38,5%.
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Chiusi i seggi. Si aspetta il dato definitivo sull’affluenza.
E’ in calo del 22% in Puglia, alle 17, l’affluenza dei votanti al ballottaggio delle primarie del centrosinistra dove l’uscita di scena al primo turno del governatore, Nichi Vendola, potrebbe aver avuto un peso per tenere alcune migliaia di persone lontano dai seggi. Alle 17, e quando mancano i dati di cinque sezioni della provincia di Foggia, hanno votato 85770 persone contro le 110.544 di domenica scorsa. In termini percentuali sono le province Barletta Andria Trani (-32%) e Bari (-28%) quelle in cui è stata più marcata la diminuzione di votanti. Seguono Taranto (-27%), Brindisi e Lecce (-20%) e Foggia (-12%).
“In città l’affluenza alle 18 è già oltre il 65%, le file sono ordinate e il clima nei seggi è sereno. Tantissime le telefonate nel quartier generale del coordinamento provinciale Italia Bene Comune che chiedono informazioni ma che solidarizzano anche con tutti i volontari e chi ha permesso in appena sette giorni due dimostrazioni di così alta democrazia. Qualche lamentela di chi non ha avuto accesso al voto, ma sempre nella massima tolleranza e distensione. Per questo ringraziamo Roma e i suoi cittadini”. Lo si legge in una nota del Coordinamento provinciale Italia Bene Comune.
Roberto Giachetti, parlamentare del Pd, segnala su twitter un’anomalia:«Oggi non ero in lista a seggio #primariepd. Mi hanno aggiunto. Eppure sono deputato ed ho votato regolarmente al primo turno. #vacceacapì». A Linkiesta dice:«Non chiedetemi perché. Vi dico che al primo turno risultavo nelle liste dei registrati. Sono andato oggi per votare e non ero presente nell’elenco».
Alle 17, nei seggi elettorali di Firenze e provincia, hanno votato circa 80.00 persone, 40.000 solo a Firenze città, per il ballottaggio delle primarie del centrosinistra tra i candidati Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Lo rende noto il Coordinamento provinciale per le primarie.
Alle 17:30 anche in Sicilia il dato sull’affluenza è in leggero calo rispetto al primo turno. «Da Roma ci dicono che avrebbero votato 100 mila siciliani di centrosinistra», assicura a Linkiesta Liliana Modica, responsabile organizzativa delle primarie in Sicilia. «Il dato è in proiezione perché da Roma non sono riusciti a prendere i dati di due province, Messina e Palermo». Oltretutto a Messina il seggio di Piazza Cairoli, quello più indicativo, è stato chiuso «per nubifragio e tempesta».
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Intanto un primo risultato arriva dall’estero. Nel seggio di Mosca vittoria netta di Bersani: finisce 35 a 3 per il segretario del Pd.
Scrive Silvia Bartellini su Facebook: «Stamani sono uscita per andare a fare la scrutatrice al seggio con la cassetta del pronto soccorso. Cerotti e acqua ossigenata a portata di mano per tamponare ferite e lividi nelle trincee delle primarie…invece nulla di nulla, l’unica cosa che scorre e’ il tempo! Quasi quasi mi annoio…..Stasera per compensare mi tocca rivedere pulp fiction! :)))».
Scrive invece Tommaso Nannicini su Twitter: «Militare in mare 3 settimane, torna e si registra giov, riceve conferma email, ma non conferma iscrizione. Oggi non può votare #tafacsxi».
Dagospia scrive Bersani e Renzi hanno trovato l’accordo (Bersani al governo, Renzi al partito, ratifica in primavera) e Lorella Beretta commenta su Facebook che «lo penso da mo’ e i fatti lo cosano… le primarie servono solo a prenotare i posti al sole, gli assessorati, i ministeri, le cattedre e i piani alti delle partecipate… se ci fossero i partiti e le loro sedi, le famose vecchie amate sezioni, la partecipazione non richiederebbe uno o due euro per una botta e via ma tempo e sonno e incazzature, muccini di sigaretta e tazze di caffè per stare svegli. sempre. et voilà…». E sempre su Twitter Guido Crosetto (Pdl): «@civati @marcovitucci @frondolino si. Noi inaugureremo le primarie già confezionate, tipo quattro salti in padella. La gente pensa da casa».
Alle 14:00 in Campania hanno votato oltre 75.000 elettori del centrosinistra. Un dato in calo del 20% circa rispetto alle 14 del 25 novembre scorso. «Ma fisiologico», assicurano dal Pd campano, « a causa della forte pioggia e della partita del Napoli».
Scrive invece su Twitter Jacopo Iacoboni «A Milano i seggi o sono chiusi o è un deserto. poi usciranno dati mirabolanti, ma questo è #pday».
E abbiamo chiesto su Facebook un commento ai nostri lettori che oggi sono andati a votare.
Risponde Patrizia Carmignani, Torino, «non c’erano code alle 17. anzi, seggio vuoto di elettori. mi è stato detto che avevano votato a quell’ora 150 persone su 240 totali del primo turno». Concorda Martina Cavalot «alle 16.40 nel seggio della sezione 11, a Torino, si poteva assistere ad una fedele rappresentazione del deserto dei tartari».
Spiega correttamente Stefano Begotti che «oggi niente code semplicemente perché la parte “burocratica” è stata tutta espletata domenica scorsa. Affluenza comunque in genere leggermente inferiore al primo turno, ma penso sia fisiologico. Non dimentichiamo poi che molti elettori che al primo turno avevano votato per altri candidati, potrebbero anche aver scelto di non votare al secondo turno….».