A margine dell’assise di Confindustria il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, ha spiegato qual è la sua posizione su Rcs, la società editrice del Corriere della Sera impegnata in una complicata ristrutturazione per evitare di portare i libri in tribunale. «Per quel che ci riguarda, sono sempre stato un ammiratore di Guido Carli e una delle sue massime era che le banche non devono occuparsi di editoria», ha detto il top manager. Una svolta inaspettata, visto che proprio Intesa, assieme a Fiat, è da tempo membro molto influente del patto di sindacato di Rcs oltre che disponibile a rilevare le quote degli altri pattisti che non sottoscriveranno l’aumento di capitale. «La nostra è una funzione momentanea di grande rilevanza per aiutare questo gruppo, dopodiché Rcs dovrà trovare la strada più adatta per la crescita e lo sviluppo», ha detto ancora Cucchiani. Stupiti non poco da questa franchezza, ci limitiamo a scrivere tali dichiarazioni nel nostro taccuino, prendendolo in parola. Ci chiediamo soltanto se l’altro big della banca, Giovanni Bazoli, sia d’accordo con lui.
23 Maggio 2013