Qual è l’Europa che vorreste? Lo abbiamo chiesto ai nostri lettori. Sul sito sono la maggioranza gli euro-entusiasti, Twitter è invece il regno degli euro-scettici.
Queste le principali risposte.
Leonardo Donati
L’Europa federale è l’unico futuro possibile per l’Europa, in alternativa non c’è futuro, solo lento declino. L’Euro ci ha salvati dall’inflazione e dalla spesa per interessi, e il suo difetto non è essere, ma non essere abbastanza. L’Eurozona non è un’area valutaria ottimale, ma la sua disgregazione è solo lo scenario peggiore, l’altra possibilità e il diventarlo: seve integrazione fiscale e politica. Un’Europa unita è l’unica possibilità per continuare ad esistere tra 50 anni, al fianco di paesi sempre più grandi come Cina, India, Brasile e Stati Uniti.
Roberto Marraccini
L’Europa che sogno è una grande Svizzera. Questo perché – credo – finché l’Unione europea non diventerà una Svizzera continentale non potrà pensare di risolvere, definitivamente, il suo enorme deficit di democrazia.
È evidente che il più grande obiettivo che l’Ue ha raggiunto, dal 1945 ad oggi, è la pace tra i popoli d’Europa che hanno deciso, liberamente, di aderire ad un progetto, ad una idea. Nonostante tutto ciò, quello che manca all’Europa, oggi, è il pieno e diretto coinvolgimento dei cittadini alla creazione delle decisioni comunitarie. I cittadini, i popoli europei, devono poter contare di più, far sentire la loro voce. L’Europa deve diventare, né più né meno, più democratica. Proprio come ha sottolineato, giustamente, Letta nel suo discorso programmatico in Parlamento: “Possiamo avere più Europa soltanto con più democrazia”.
È questa l’Europa che vorrei. È questo il sogno che fu di Carlo Cattaneo e che oggi vorrei vedere realizzato: gli Stati Uniti d’Europa. Una idea di unità europea che, però, deve andare in una direzione diversa di quella fino ad oggi presa e che porta, dritto, ad una Europa delle autonomie e delle diversità e dunque ad una Europa delle Regioni e dei popoli.
Massimofamularo
L’europa che vorrei è una federazione di stati sovrani dove lo stato centrale aiuta chi per primo si aiuta da se e non c’è socializzazione delle responsabilità.
Un mercato unico vero, un solo esercito, un solo sistema giudiziario
Eventualmente un unico sistema di welfare
Michele da Roma
L’Europa che vorrei dovrebbe essere una famiglia: unita solo se è l’amore a stringerla, diversa solo se sia nel rispetto e nelle capacità di ogni membro a contribuire ad una causa comune, bella solo se legata al passato per le sue tradizioni ma proiettata al futuro in un organismo federale, che abbia solo due priorità: equità, nei diritti e nei doveri in proporzione alle prorie possibilità, e desiderio di crescita, nella condivisione e non nella tolleranza.
Miky78
Vorrei che fosse politicamente unita, parlasse all’unisono e sostituisse i politicanti italiani.
Giancarlo Ghidoli
Una Europa sopratutto unita, federale,con un governo centrale, una finanza unica, una giustizia centrale unica, una lingua comune, un solo esercito, ecologica, denuclearizzata, tecnologicamente avanzata con rispetto profondo dell’ambiente, un solo sistema di welfare, un’istruzione improntata sulla comunita’ sul rispetto dei simili e dei diversi, un’apertura verso altre culture mondiali, che lavori per la pace interna e mondiale, autonoma ma non imperialista, che educhi altri popoli al rispetto del grande bene comune: il pianeta su cui viviamo e che lasceremo in eredita’ ai nostri figli, che sappia quindi valorizzare al massimo le sue ricchezze naturali, che consideri le persone anziane come risorsa e non come peso di cui disfarsi. Insomma le solite banalita’ dei benpensanti politici sopratutto italiani.
Anonimo
L’Europa che vorrei non esiste: infatti la raderei al suolo domattina. Saremmo tutti molto più liberi senza fastidiosi e deleteri condizionamenti esterni
Francesca
Io vorrei un’Europa standard nei diritti civili,nei finanziamenti,nel welfare,nelle pari opportunità ,nell’istruzione, salvo fatte le caratteristiche peculiari di ogni paese.
Davide Valsecchi
L’Europa che vorrei è un grande stato federale, Bruxelles capitale, mercato unico del lavoro e sistemi scolastici, pensionistici, fiscali uniti. Sarebbe bello. Troppo, forse.
Gaetano83
L’Europa (utopica) che vorrei dovrebbe condividere lo stesso sistema di welfare tra tutti i Paesi membri
Anonimo
Vorrei che ci fosse libera concorrenza sui mercati e che fossero in concorrenza anche i servizi pubblici: scelgo di pagare le imposte svedesi (tedeschi, austriaci..), ed ho i servizi e la burocrazia svedese (tedesca, austriaca..)
I principali commenti da Twitter:
@alfierimarco @linkiesta L’Europa che vorrei è quella dell’integrazione e della solidarietà tra i popoli che la compongono.
— Adamo Mastrangelo (@Colomba_blu) 09 maggio 2013
@alfierimarco @linkiestaun europa meno buonista con i banchieri nord europei , un europa meno crucca dipendente
— paolo de michiel (@paolodemichiel) 09 maggio 2013
@alfierimarco @sil_viar0 @linkiesta faccio prima adire che questa è esatt quella k non voglio! È l’assolutismo dei mercati e delle banche!
— giorgioG (@gal_gio) 09 maggio 2013
@gal_gio @alfierimarco @linkiesta L’Europa che vorrei è senza €, BCE, Comm.Europea… E’ costruita dai cittadini non da gruppo bankieri
— sil viar (@sil_viar0) 09 maggio 2013
@alfierimarco @linkiesta L’Europa che vorrei è fatta da studenti che non si sentano europei soltanto quando vivono un’esperienza erasmus!
— Federica Mariani (@KikaMariani) 09 maggio 2013
@linkiesta L’Europa è già a posto, siamo noi del PIGS i “titoli derivati” dell’economia continentale.
— Antonio Sansonetti (@AntonioSanson23) 09 maggio 2013
@linkiesta @frwwin un’Europa senza moneta unica e senza organismi sovranazionali antidemocratici.
— Gufiña (@bibirabeni) 09 maggio 2013
@linkiesta una parola sola Onesta.
— Luciana Smellini (@lucidalba) 09 maggio 2013
@linkiesta senza euro, senza istituzioni non richieste, libera e fiera delle sue diverse identità nazionali
— Paolo Rote(@FRWWIN) 09 maggio 2013
@linkiesta contro competitors così forti e popolosi, serve Europa unita non solo per sanzioni ma per spinta alla crescita. Anche politica.
— Giorgia Ceccanti (@GiorgiaCeccanti) 09 maggio 2013
@linkiesta in cui tutti parlano tre lingue e si comunica senza problemi
— Gianni Campedelli (@gpcampedelli) 09 maggio 2013
@linkiesta come gli Stati Uniti . Più liberi e indipendenti . Via la mastodontica burocrazia .
— Piera Merlo (@Pieravischi) 09 maggio 2013