Il ministero della Giustizia sta violando il decreto anticorruzione. L’allarmante indiscrezione arriva da Montecitorio. A denunciare l’irregolarità è il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti. Al centro della vicenda ci sono due nuovi dirigenti di via Arenula, il capo di gabinetto del ministero Renato Finocchi Ghersi e il capo dell’ufficio legislativo Domenico Carcano. Entrambi magistrati. Due nomine «in palese e manifesta violazione degli articoli 66, 68 e 72 del decreto legge anticorruzione approvato nell’ottobre 2012 dal Parlamento» spiega Giachetti in conferenza stampa.
La legge sembra chiara. «Tutti gli incarichi – si legge all’articolo 66 del decreto – presso istituzioni, organi ed enti pubblici, nazionali ed internazionali attribuiti in posizioni apicali o semiapicali compresi quelli di titolarità dell’Ufficio di gabinetto, a magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, avvocati e procuratori dello Stato, devono essere svolti con contestuale collocamento in posizione di fuori ruolo, che deve permanere per tutta la durata dell’incarico».
«C’è ben poco da interpretare» taglia corto Giachetti. Le norme hanno a che fare con «tutti gli incarichi che a vario titolo sottraggono il magistrato alle sue funzioni naturali». Non a caso lo scorso anno, durante l’iter legislativo, tanto in Aula quanto nelle Commissioni, è più volte emersa la necessità di regolare anche «quegli incarichi che pur non formalmente riconoscibili nel “fuori ruolo” lo erano di fatto, come ad esempio la messa in aspettativa senza assegni».
«A questo punto – prosegue Giachetti – sembrerebbe fuori da ogni ragionevole dubbio, in riferimento alla legge, che i magistrati Carcano e Finocchi Ghersi non possano andare a ricoprire gli incarichi di Capo del legislativo e Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia senza doversi mettere “contestualmente in posizione di fuori ruolo”. Ma questo, visti i limiti dei dieci anni (il tetto relativo al periodo in cui un magistrato può svolgere funzioni altre da quella naturale, ndr) la legge non lo consentirebbe».
E così nella pratica di autorizzazione del Csm che ha permesso a Carcano e Finocchi Ghersi di trasferirsi al ministero della Giustizia – lamenta Giachetti – ci sarebbe «un’arbitraria interpretazione che viola palesemente la legge». Nel documento, Palazzo dei Marescialli evidenzia «distanze concettuali e di disciplina» tra gli istituti del collocamento fuori ruolo propriamente detto e dell’aspettativa. Mentre il primo produrrebbe una modificazione del rapporto di servizio, così spiega il Csm, la seconda ne determinerebbe solo una sospensione.
Una interpretazione particolare che secondo il vicepresidente della Camera finisce per «violare la norma». Come già anticipato, infatti, la legge prevede che «magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, gli avvocati e procuratori dello Stato non possono essere collocati in posizione di fuori ruolo per un tempo che, nell’arco del loro servizio, superi complessivamente i dieci anni, anche continuativi». Un limite valido per i magistrati in posizione di fuori ruolo, dunque. Ma da cui forse il Csm considera esonerati – dopo averne distinto la posizione – i magistrati in aspettativa? È il caso di Carcano e Finocchi Ghersi?
Nel pomeriggio una nota del Csm prova a chiarire la vicenda. «Si precisa – scrive Palazzo dei Marescialli – che alla messa in aspettativa consegue necessariamente il collocamento fuori ruolo come previsto dalla legge e disposto dalla delibera del Csm. I magistrati non svolgeranno quindi alcun doppio incarico».
La piccata replica di Giachetti non chiude la questione. «Prendo atto che il Csm comunica formalmente che i due magistrati “conseguentemente” saranno posti in collocamento fuori ruolo. Ma questo è impedito da quanto stabilito all’articolo 68 del decreto anticorruzione, cioè l’impossibilità che un magistrato possa essere collocato in posizione di fuori ruolo per un periodo superiore ai dieci anni».
E dire che il limite dei dieci anni i due magistrati lo avrebbero superato da tempo. «Infatti il magistrato Carcano – dice Giachetti – è stato già in fuori ruolo 15 anni (13 alla Corte Costituzionale e 2 come Capo di Gabinetto presso il ministero della Sanità) e il magistrato Finocchi Ghersi è stato fuori ruolo per 11 anni (9 come segretario e poi all’ufficio studi del Csm e 2 al ministero della Giustizia)». La polemica è destinata a proseguire. «Ne consegue – conclude Giachetti – che in applicazione della legge i due magistrati, avendo già trascorso più di dieci anni in posizione di fuori ruolo, non potevano e non possono essere autorizzati a tale incarico».