M5S, la difficoltà di evolversi dal Vaffanculo

Dopo l’affaire Rodotà

Da giovedì, il post su Facebook di Patrizia Menchiari, del M5S di Brescia – da sempre nell’inner circle di Vito Crimi – gira di bacheca in bacheca:

❝ Parlo rigorosamente a nome di me stessa. Auspico fortemente che i parlamentari M5S si sbrighino ad organizzarsi per esprimere il pensiero M5S, che non può più in alcun modo identificarsi con le continue sparate di Grillo Giuseppe detto Beppe. In questo momento vorrei che Grillo se ne andasse a Marina di Bibbona senza connessione munito di Prozac. Perché ogni sua ulteriore offesa a chiunque è, innanzitutto una offesa al duro lavoro di migliaia di cittadini che stanno cercando tra difficoltà MOSTRUOSE di riportare un po’ di buona politica in questo paese allo sfascio. E va bene la denuncia, ma vogliamo lavorare per il paese o passare la vita a difenderci dalle sparate di qualcuno altro? Perché adesso siamo nei comuni, nelle regioni e in Parlamento. Possiamo e vogliamo evolverci daI vaffanculo, vero? con Vito Crimi Magda Andreola Tatiana Basilio Adriano Nitto ❞

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