Stamane a due ore dall’apertura dei seggi al Comune di Gravina, paesino in provincia di Catania, si sarebbero accorti di avere sbagliato a stampare le schede. Galeotta fu una “m” al posto di una “n” nel cognome del candidato sindaco del M5s (‘Longhitamo’ al posto di ‘Longhitano’).
E allora tutto da rifare. Ai seggi si crea il caos. E il comune avverte la Prefettura, che di fretta e furia provvede a ristampare correttamente tutte le schede. Stando ad una fonte de Linkiesta, le operazioni sarebbero iniziate a pomeriggio inoltrato, e non andranno oltre i termini indicati dalla legge. Ergo le 22 di oggi, e le 15 di domani. A torto o ragione il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Stefano Longhitano non ci sta, e si pone dalla parte dei cittadini: «Questo per noi è un danno arrecato agli elettori. I controlli delle schede dovevano essere fatti ieri, non stamattina a due ore dalla apertura dei seggi». Ovvio. Ma ieri era sabato, oltretutto il primo sabato del primo weekend di giugno. Infatti i dipendenti dell’ufficio elettorale di Gravina avranno preferito trascorrere la giornata al mare. Tra un tuffo e una granita di caffè con panna e brioches. Semplice.