C’è un’altra arma nelle mani della Nsa (National Security Agengy), e sembra molto potente. Si tratta di Boundless Informant (informatore senza confini) ed è un enorme programma che permette di visualizzare, su una mappa, la quantità di dati di ciascuno stato che la Nsa passa al setaccio. Sono tutti metadati raccolti dai computer e dai network telefonici del mondo, vengono esaminati dall’agenzia di spionaggio controllata dal Pentagono e danno una chiara idea del raggio di azione che la Nsa può raggiungere.
In un mese solo, nel marzo 2013, sono stati passati al setaccio quasi 3 miliardi di dati soltanto negli Usa. In tutto il mondo, invece, nello stesso periodo, hanno toccato i 97 miliardi. Una cifra impressionante che, inoltre, solleva un interrogativo sulle reali possibilità di controllo che l’agenzia detiene nel territorio statunitense: di fronte alle domande del Congresso, sembra che abbiano minimizzato la portata del loro raggio d’azione: «Non possiamo tenere traccia di tutte le operazioni di controllo che facciamo sul territorio americano». Questa mappa sembra smentire la Nsa, rendendo ancora più grande lo scandalo Datagate (partito, va ricordato, da uno scoop del Guardian)
Sulla mappa, ogni stato è colorato a seconda del grado di intensità di controlli compiuti. Il paese in cui gli Usa vanno a cercare più informazioni è l’Iran, segnato in rosso, da cui hanno controllato 14 miliardi di informazioni, seguito dal Pakistan e dalla Giordania. L’Italia è verde chiaro, cioè poco studiata, mentre in Europa il più “attenzionato” è la Germania, che è gialla.