Roma, 12 luglio 2013. Intercettato dalle telecamere di Agorà all’uscita di un ristorante vicino al Pantheon, Silvio Berlusconi assicura lealtà al governo. La sentenza della Cassazione in arrivo nel giro di pochi giorni? Il premier Letta può stare tranquillo. Le vicende giudiziarie che riguardano il Cavaliere «sono cose diverse e anche gravi, ma in questo momento non credo si debba fare qualche cosa, che derivi da quelle vicende, che possa influire sul governo». Insomma, «ci mancherebbe altro che, data l’attuale situazione del Paese, non avessimo un governo che lavora».
Roma, 21 agosto 2013. Ambasciatore del Cavaliere, il segretario Pdl Angelino Alfano incontra a Palazzo Chigi Enrico Letta. Un duro faccia a faccia di quasi tre ore, per ribadire la posizione di Berlusconi in seguito alla condanna della Cassazione. Se a settembre il Pd voterà la decadenza dal Senato dell’ex premier, l’alleanza di governo è destinata a rompersi. L’agibilità politica del leader del Popolo della libertà viene prima di tutto. Altrimenti il centrodestra è pronto a tornare alle urne. Già in autunno.
Dramma su dramma. Se il governo dovesse cadere a breve, si rischia di non avere neppure il tempo di cancellare l’Imu. Insomma, addio alla grande promessa elettorale. Ma anche all’intesa fondamentale tra Pd e Pdl che ha permesso l’esistenza di questo esecutivo. Oltre al danno, la beffa.
Di fronte ai rischi di una pericolosa crisi di governo, è lecito porsi una domanda. Chi è quel sosia di Silvio Berlusconi che di notte si aggira nel centro di Roma rilasciando dichiarazioni ai giornalisti che incontra?