Questo sarà ricordato come l’anno scolastico dell’addio definitivo degli studenti italiani al tanto lodato liceo classico. Tra crisi economica e scarsità di lavoro, crescono, seppur di poco, le iscrizioni negli istituti tecnici (+0,4%). Mentre, tra i nuovi arrivati nei licei (+1,7%), aumentano quelli che hanno scelto il liceo scientifico (soprattutto con opzione scienze applicate), a scapito degli amanti degli studi classici, che calano dal 6,6% al 6,1. Quattro punti in meno dall’anno scolastico 2007/2008.
Calano del 2% gli iscritti agli istituti professionali ma, come spiegano dal ministero dell’Istruzione, università e ricerca, bisogna tener conto dell’aumento di iscrizioni (31mila circa il totale) che parallelamente si riscontra nei percorsi di istruzione e formazione professionale organizzati dalle strutture regionali accreditate, soprattutto in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli.
LICEI
Tra i licei, l’indirizzo tradizionale dello scientifico resta la scelta più gettonata (16,5%), mentre l’opzione “Scienze applicate” è quella che aumenta in modo più significativo, passando dal 4,1 al 6,3 per cento. In ascesa anche il liceo linguistico. Fanalino di coda, invece, il liceo classico, fermo al 6,1 per cento.
ISTITUTI TECNICI
Gli istituti tecnici sono stati scelti dal 31,4% dei nuovi iscritti (+0,4% rispetto allo scorso anno). Di questi, il 12,8% ha preferito il settore economico e il 18,6% il settore tecnologico. In crescita, gli indirizzi di studio del “Turismo”, “Chimica, materiali e biotecnologie” e “Informatica-Telecomunicazioni”.
ISTITUTI PROFESSIONALI
Gli istituti professionali hanno raccolto il 19,6% delle preferenze degli studenti. Di questi, il 13,2 ha optato per il settore “Industria e artigianato”, mentre il 4,9 il settore “Servizi”. L’indirizzo più scelto è “Enogastronomia, ospitalità alberghiera” (9%). Soprattutto al Sud, in regioni come Campania, Puglia e Sicilia.
ABBANDONO SCOLASTICO
Nel 2012 la percentuale di 18-24enni con la sola licenza media, non iscritti alle superiori, è del 17,6 per cento (in diminuzione rispetto al 18,8 del 2010). Un fenomeno che continua a interessare soprattutto il Mezzogiorno, con punte del 25,8% in Sardegna, 25% in Sicilia e 21,8% in Campania. Il picco al Nord si registra in Val D’Aosta con il 21,6 per cento di giovani che hanno abbandonato la scuola dopo la licenza media.