Alibaba punta agli Stati Uniti e abbandona Hong Kong

Hong Kong contro Wall Street

Alibaba Group Holding ha finalmente deciso: il suo debutto in borsa non sarà sul listino di Hong Kong. Il colosso cinese dell’e-commerce, fondata da Jack Ma (ex insegnante di inglese diventato miliardario dell’hi-tech) stando a fonti interne che hanno scelto l’anonimato, si sta orientando verso gli Stati Uniti per avviare la procedura di quotazione. 

La notizia rappresenta un vero e proprio colpo per la borsa asiatica che con l’allontanamento di Alibaba vede sfumare una grande possibilità di investimento. In un report datato 17 luglio l’Evercore Group LLc aveva valutato la Holding cinese attorno ai 120 miliardi di dollari, sulla base di una previsione che parla di 7,1 miliardi di dollari di profitto nel 2014. Goldman Sachs Group Inc. il 22 luglio ne ha stimato il valore attorno ai 105 miliardi di dollari. Se così fosse, Alibaba diventerebbe la terza società di internet dopo Google e Amazon per quanto riguarda la sua capitalizzazione sul mercato. Ernst & Young ha detto il 28 giugno che Alibaba potrebbe raccogliere circa 100 miliardi di dollari di Hong Kong (12,9 miliardi di dollari Usa), il che renderebbe la sua offerta iniziale la più grande del mondo.

È dall’ottobre del 2010 che la borsa asiatica non ospita una vendita di azioni di più di 4 miliardi di dollari. Mentre il Nasdaq Stock Market ha dominato nel mercato tecnologico (raccogliendo per esempio, le quotazioni della Intel Corp. e di Facebook) e la New York Stock Exchange, stando a quello che riferisce il canale finanziario Cnbc, ospiterà la quotazione di Twitter con un’Ipo stimata in circa 1,5 miliardi di dollari. Resta da vedere quale delle due borse americane si aggiudicherà Alibaba. Per il momento non ci sono commenti ufficiali dalla società cinese.