Partiamo dalle basi. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, Breaking Bad è una serie televisiva americana. Una delle più amate sia dai “serie tv dipendenti” e sia da chi finora aveva professato l’inferiorità dei prodotti da piccolo schermo. Ora, dopo quattro stagioni e la conquista dell’ultimo Emmy Award come miglior serie tv drammatica, siamo arrivati al “The End”. Quinta e ultima stagione. La puntata finale è andata in onda domenica 29 settembre negli Stati Uniti sull’emittente via cavo AMC (che a breve metterà la parola fine anche su un altro must come The Walking Dead). E nonostante la delusione generale per la recente conclusione della saga del serial killer Dexter (Morgan), Breaking Bad sembra aver restituito equilibrio all’ecosistema dei series addicted.
Il trailer della quinta stagione
La trama parte da e ritorna allo stesso punto. Walter White (Bryan Cranston), professore di chimica, ha il cancro ai polmoni. Gli restano solo due anni di vita e decide di impiegarli garantendo un futuro economico alla sua famiglia quando non ci sarà più. Niente di melodrammatico, però. White è un personaggio moralmente discutibile, glaciale e insensibile. Non a caso, il titolo, Breaking Bad, altro non è che un modo di dire americano per indicare una situazione in cui si prende una strada sbagliata.
Nella puntata finale tutto sembra andare nella direzione opposta al classico happy ending. Tutto è come sempre spiazzante e non scontato, come solo Vince Gilligan, creatore della serie e già sceneggiatore di X-Files, ha saputo fare in questi anni. E non a caso l’ultima puntata si chiama “Felina”. Anagramma di “finale” (stesso gioco di parole anche in inglese). Senza rischio spoiler, si può solo dire che Felina è una gran finale. “Tutte le cose cattive devono arrivare a una fine” è scritto sulla pagina Facebook della serie.
Il profilo Twitter di Damon Lindelof, tra gli autori del celeberrimo Lost, dal finale giudicato “deludente” all’unanimità, è stato invaso da commenti del tipo “Ecco come si conclude uno show, impara”. O ancora: “Immagino che questo finale di Breaking Bad sia imbarazzante per te”. E un altro (il più cattivo): “Hai preso nota?”.
Vince Gilligan thanks for a brilliantly written #BreakingBad ending, @DamonLindelof @CarltonCuse did you take notes? #GoodbyeBreakingBad
— Alex Cervasio (@cvas) September 30, 2013
Cattiverie da social. E poi da Lost in poi di acqua sotto i ponti delle serie tv ne è passata fin troppa. Ma Breaking Bad ha letteralmente tenuto tutti col fiato sospeso fino agli ultimi secondi della puntata finale. Tanto che qualcuno si era spinto anche a predire ironicamente i 12 peggiori finali della serie per smorzare un po’ la tensione.
E ora? Le reazioni alla puntata 516 sui social la dicono lunga. Basta seguire l’hashtag #goodbyebreakingbad per divertirsi un po’. La migliore: “Sono stato più coinvolto per il finale di Breaking Bad di quanto abbia fatto per la fine della mia ultima relazione”. E per chi sta pensando che le serate sul divano di casa non abbiano più senso ora che Walt vi ha lasciati, si può sempre calamitare l’attenzione sull’attesissima ultima stagione di The Walking Dead in onda dal 13 ottobre. E non c’è neanche bisogno di cambiare canale.