Scaroni critica le rinnovabili in Europa, ma ci investe

Il parterre de roi della Svea

Leggiamo oggi sul Sole 24 Ore il resoconto della relazione che Scaroni, amministratore delegato dell’Eni, ha tenuto presso la Commissione industria di Strasburgo sulla politica energetica europea. La quale, per Scaroni, è fallimentare soprattutto sul fronte delle energie rinnovabili, comparto troppo sussidiato dagli Stati. Decisamente più produttivo, dice Scaroni, puntare sul gas di scisto come gli Usa, per abbassare il prezzo della bolletta. Siamo sicuri che il top manager parlasse a nome del colosso statale di cui è al timone da molti anni. Perché altrimenti non si spiegherebbe come mai, a titolo personale, con alcuni vecchi amici del periodo di tangentopoli sia azionista della Svea, società che si occupa di «Realizzare investimenti nel campo delle energie rinnovabili» con l’obiettivo di: «Allaccio alla rete, ottenimento autorizzazioni e tariffe incentivanti». Le quali, per la cronaca, sono sussidiate proprio con quegli aiuti che tanto critica da capo dell’Eni. 

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