È di almeno dodici morti e una decina di feriti feriti il bilancio della sparatoria avvenuta a Washington alle 8.20, ora locale (alle 14.20 italiane). A riferirlo in una conferenza stampa, è il personale del Medstar Washington Hospital Center dove sono stati ricoverate le prime vittime. La sparatoria è avvenuta nel quartier generale della Naval Sea Systems Command, un vecchio cantiere navale della Marina militare, nella zona sud-orientale di Washington dove lavorano 3mila persone.
I testimoni parlano di un uomo «di colore, alto» che ha aperto il fuoco «senza dire una parola» dal quarto piano dell’edificio sulla caffetteria sottostante. Ma, stando alle dichiarazione delle autorità locali, non era solo: si erano asserragliati in tre nella sede della Marina militare.
Il capo della polizia di Washington, Cathy Lanier, ha detto che «non ci sono informazioni che facciano pensare che gli attentatori facessero parte del personale militare. Indossavano però divise militari». Uno dei tre aggressori è stato ucciso dalle forze dell’ordine, mentre gli altri due sono ancora ricercati. Le strade limitrofe e le varie linee della metropolitana sono state chiuse. Sul posto sono arrivati vigili, polizia e squadre speciali anti terrorismo. Tra i feriti c’è anche un funzionario di polizia ricoverato in condizioni critiche.
Al momento, non è ancora chiaro il movente dell’attacco. «Faremo di tutto fare luce su questo atto di codardia» ha dichiarato il presidente Usa Barack Obama.