Qualche giorno fa è stato venduto all’asta per 900mila sterline il violino del Titanic. Bell’acquisto. Ho sempre avuto una grande stima per Wallace Hartley, che ha continuato a suonare imperterrito anche dopo l’iceberg. Facile fare i concertini quando tutto va bene…
LinkPop nasce al sesto anno di una crisi economica che ci sta spompando. Nasce, come abbiamo scritto sul nostro Facebook (date il like), «arancione, irriverente e molto pop». E, credetemi, oggi come oggi, non c’è sfida più seria del raccontare la realtà in modo non serioso.
Saremo la colonna di destra della nuova Linkiesta. Ma una colonna mobile. Gli articoli di LinkPop entreranno nei canali. Li troverete in Politica, Politiche&Riforme, Finanza&Mercati, Business&Imprese, Innovazione&Tech, Energia&Ambiente, Cultura, Italia, Mondo. Perché per noi pop non è cosa si dice, ma come lo si dice. Nel fare tutto questo abbiamo un po’ di fissazioni. Eccole qua sotto, in un elenco forse incompleto:
Divertirci. Perché altrimenti è difficile raccontare il mondo e informarvi come si deve. Lo faremo anche visitando i luoghi in cui la gente prova a divertirsi. Siete mai stati in una discoteca per milf o in curva allo stadio?
Parlare molte lingue. Dall’infografica alle gallerie di belle immagini (vogliamo diventare un posto di vero dibattito sulla fotografia), dai consigli tecnologici a qualche selezionato articolo straniero (per non farci ripetere sempre che gli italiani non parlano l’inglese).
Le mode. Noi ci vestiamo malissimo. Ma ci piacerebbe capire quelli che credono di vestirsi bene.
Spiegare come si fa. A fare le cose difficili. E poco importa che sia usare iOS7, formare un governo di grande coalizione, giocare a ping pong in ufficio o convertire un’oncia.
Raccontare i prodotti. Come nascono, dove li producono… Chissà come si fa uno stuzzicadenti? Dov’è la fabbrica dei preservativi?
Incontrare persone. Che ce l’hanno fatta (nello sport, nell’arte, nel business, e magari grazie a internet). Ma anche quelle che hanno perso la scommessa, se ci stanno simpatiche. E intervistarle.
Mangiare e bere bene. Raccontando perché quel piatto o quella birra sono proprio così buone. Anzi, magari, disegnandovelo.
Viaggiare. Almeno con la fantasia (ma speriamo non solo).
Non fare false promesse. Già queste sono tante e se volete vederle mantenute, abbonatevi.
Boris. Che ci rialza sempre l’umore nei momenti di stanchezza, con la sua locura. Perché è proprio vero: Serve un qualche cazzo di futuro!
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