Nella metà del diciannovesimo secolo, Parigi si trasformò. Sotto Napoleone III (e con il lavoro del barone Haussmann) le strade vecchie e strette fecero posto ai grandi boulevard, illuminati da migliaia di lampioni a gas la sera, e furono messi in piedi cantieri per centinaia di nuovi progetti.
Il fotografo Charles Marville venne impiegato dalla città per documentare questi cambiamenti (adesso una mostra delle sue opere è in corso al Metropolitan Museum di New York). La sua abilità nelle immagini si riflette nella scelta tecnica di renderle chiare e nitide.
Sono foto di un mondo lontano pensato per essere messo in un archivio: non hanno pretese artistiche e per questo sono più reali e sincere. Le persone sono pochissime. Tra queste avrebbero potuto esserci giovani letterati e pittori (Rimbaud, Monet, Mallarmé) di un’epoca gloriosa.