17 MARZO
“TRUPPE UCRAINE NON LASCERANNO LA CRIMEA”
11.00 Le truppe ucraine non lasceranno la penisola di Crimea dopo il referendum di ieri che ha sancito l’annessione alla Russia e che il governo di Kiev non riconosce. Lo ha detto il leader del partito nazionalista ‘Svobodà, Oleg Tiaghnibok. «La Crimea – ha detto il leader politico – è territorio nostro e difenderemo questo territorio».
PARLAMENTO CRIMEA CHIEDE ANNESSIONE A RUSSIA
10.40 Il parlamento crimeano ha chiesto a Mosca. di fare entrare la repubblica di Crimea in qualità di nuovo soggetto della Federazione Russa con lo status di Repubblica. Lo si legge nella dichiarazione approvata oggi dal parlamento e pubblicata sul suo sito.
CRIMEA DICHIARA INDIPENDENZA E CHIEDE ANNESSIONE ALLA RUSSIA
10.30 L’assemblea regionale della Crimea ha dichiarato l’indipendenza dall’Ucraina e ha fatto richiesta di annessione alla Russia, dicendo che tutte le proprietà dello stato ucraino nella penisola verranno nazionalizzate. Nel documento approvato questa mattina dall’assemblea si legge: “La Repubblica della Crimea fa appello alle Nazioni Unite e a tutti i Paesi del mondo perché sia riconosciuta come stato indipendente”.
Oltre alla nazionalizzazione dei beni di Stato ucraini, il Parlamento ha annunciato anche lo smantellamento delle forze militari ucraine, il pagamento di stipendi e pensioni in rubli, e ribattezzato il Parlamento dall’ucraino Rada al russo Duma.
AKSIONOV: “OGGI DELEGAZIONE RUSSA IN CRIMEA PER DISCUTERE L’ANNESSIONE”
10.00 Il premier della Crimea, Sergei Aksionov, intervistato da Channel One, ha affermato che oggi una delegazione della Crimea arriverà a Mosca per discutere l’annessione della penisola sul Mar Nero alla Russia. «Una delegazione del Parlamento della Crimea partirà per Mosca lunedì pomeriggio per altri incontri con la Duma e il Consiglio della Federazione per finalizzare il processo di inclusione nella Russia», ha detto Aksionov. In Crimea, ha aggiunto, questa mattina si svolgerà una sessione straordinaria del Parlamento per ratificare i risultati del referendum di ieri.
IL CONSIGLIO DI SEBASTOPOLI HA RATIFICATO ALL’UNANIMITÀ IL RISULTATO DEL REFERENDUM
#Sevastopol council votes unanimously to accept the referendum results. 95.6% of public here voted to join #Russia pic.twitter.com/Zf7iu2JxV6
— Jennifer Glasse (@JenniferGlasse) 17 Marzo 2014
DUMA RUSSA SODDISFATTA DEI RISULTATI DEL REFERENDUM
10.00 Da Mosca Sergei Neverov, vice presidente della Duma, ha espresso soddisfazione per risultati della consultazione referendaria, sottolineando che «tutte le decisione legislative ncessarie sui risultati del referendum verrano prese al più presto possibile». «Il referendum mostra che il popolo di Crimea vede il proprio futuro come parte della Russia», ha concluso.
REFERENDUM CRIMEA, COMMISSIONE ELETTORALE: “95,6% VOTI A FAVORE”
9.30 Secondo quanto riferisce il capo della commissione elettorale locale Valeri Medvedev, ripreso dall’Ansa, il referendum per l’annessione di Sebastopoli alla Russia si è concluso con il 95,6% di voti a favore. L’affluenza è stata dell’ 89,5%.
USA E UE: “RISULTATO REFERENDUM ILLEGALE”. NUOVA CHIAMATA OBAMA-PUTIN
9.00 Il risultato del referendum è stato dichiarato illegale da Stati uniti ed Unione europea. Gi Usa hanno affermato che il mondo non riconoscerà il voto che si è svolto sotto «minacce di violenza e intimidazioni da un intervento russo che viola le leggi internazionali». In seguito c’è stata una nuova telefonata tra Barack Obama e Vladimir Putin in cui il presidente americano ha avvisato il leader russo del rischio di «costi aggiuntivi» per la Russia, con un riferimento alla possibilità che vengano varate sanzioni da Stati uniti e Ue.
«Il presidente Obama ha ribadito che una soluzione diplomatica non può essere ottenuta mentre le forze militari russe continuano le loro incursioni nel territorio ucraini e che esercitazioni russe in larga scala non faranno altro che esacerbare la situazione«, ha detto ancora Obama al presidente russo, secondo quanto riportato dalla Casa Bianca.
AKSIONOV: 96,6% HA VOTATO PER L’ANNESSIONE ALLA RUSSIA
8.00 Il risultato definitivo del referendum in Crimea per il ritorno in Russia è del 96,6% a favore: lo twitta il premier locale Serghiei Aksionov. Secondo lìufficio elettorale ha votato l’83% degli aventi diritto.