Dopo lo sciopero di bus, metro e tram del 19 marzo, i tassisti milanesi hanno proclamato lo stop dalle 8 alle 22 per il 20 marzo. In risposta, anche per i futuri blocchi delle auto bianche, Uber ha annunciato uno sconto del 20 per cento.
Tra i principali motivi della protesta, la concorrenza considerata “sleale” della app americana Uber, sbarcata a Milano da quasi un anno, e che già ha agitato gli animi di tassisti e imprese Ncc. Un primo sciopero era stato annunciato per lo scorso 20 febbraio, ma poi era stato sospeso perché coincideva con le giornate della settimana della moda.
Intanto, nei giorni precedenti allo sciopero, sulle colonnine gialle dei taxi sono apparsi manifesti contro la general manager di Uber in Italia, Benedetta Arese Lucini. Nei manifesti, la numero uno della app viene definita “Maledetta Arese Lucini”. E, con un fotomontaggio, sulla sua foto (presa dal profilo Facebook) appare la frase “I love rubare”. Arese Lucini ha fatto sapere di aver sporto denuncia.
Non solo, sulle colonnine gialle sono apparsi pure manifesti in cui appare, tra gli altri, anche il tassista e consigliere comunale del gruppo “Valori per Milano” Raffaele Grassi con lo slogan: “Vi prendiamo per il c… da anni!!”.