Grillo snobba la tv e vola nei sondaggi

Grillo snobba la tv e vola nei sondaggi

Nell’era della comunicazione globale, la politica italiana si divide sul tubo catodico. A poche settimane dalle Europee, mentre Silvio Berlusconi e Matteo Renzi si sfidano a colpi di ospitate e passerelle tv, il piccolo schermo diventa protagonista della campagna elettorale. Se il presidente di Forza Italia ha iniziato a rilasciare il maggior numero possibile di interviste, il premier è costretto a disertare alcuni show per le polemiche legate alla sua sovraesposizione mediatica. La sorpresa, però, riguarda Beppe Grillo. L’unico leader che snobba la televisione è anche quello più in crescita nei sondaggi.

A sentire gli esperti, gli equilibri politici sono piuttosto evidenti. A circa un mese dalle elezioni, il Partito democratico si conferma il primo movimento, stabile sopra al 30 per cento. Finita l’ascesa che ha accompagnato la prima fase di governo Renzi, nell’ultimo periodo il Pd si sarebbe assestato nelle intenzioni di voto degli italiani. Balla attorno al 20 per cento Forza Italia. Poco, rispetto ai fasti di un tempo. Ma un risultato più che positivo – così spiega Berlusconi – a fronte dell’iperpresenzialismo televisivo del presidente del Consiglio. Nel frattempo il Movimento Cinque Stelle continua a salire nei sondaggi. Lentamente, ma con costanza. 

Per provare a invertire la rotta, Berlusconi ha iniziato a presidiare i principali salotti tv. La settimana scorsa l’ex premier è stato ospite di Bruno Vesta nello studio di Porta a Porta. Domenica ha affrontato un lungo one man show a Domenica Live, il contenitore televisivo di Canale Cinque condotto da Barbara d’Urso. Ospitate capillari, per coprire più orari e raggiungere la maggior parte del pubblico. Stasera Berlusconi sarà intervistato da Corrado Formigli a Piazza Pulita – dove racconterà di aver chiesto la grazia a Giorgio Napolitano – il prossimo fine settimana da Lucia Annunziata a In mezz’ora. Presto potrebbe tornare anche dallo storico “avversario” Michele Santoro. Dal piccolo schermo alle urne elettorali, il passaggio non è sempre scontato. Smentite le voci di chi già ipotizzava una ripresa di Forza Italia nei sondaggi, in contemporanea con le prime apparizioni televisive del leader, gli esperti restano in attesa di valutare sul lungo periodo le performance mediatiche dell’ex premier.  

In testa ai sondaggi rimane Matteo Renzi. «Un bravissimo comunicatore», come gli ha riconosciuto recentemente Berlusconi. Più volte al centro delle polemiche per la particolare “attenzione” ricevuta dai telegiornali italiani, adesso il presidente del Consiglio inizia a incontrare le prime difficoltà con la par condicio. La settimana scorsa Renzi ha dovuto cancellare la sua partecipazione alla partita del cuore. Un evento sportivo benefico che lo avrebbe visto scendere in campo a favore di Emergency, in diretta tv a pochi giorni dal voto Europeo. Oggi il presidente del Consiglio ha deciso di disertare anche Amici di Maria De Filippi. Prima serata, Canale 5, pubblico giovane. Insomma, il contesto perfetto. All’ultimo Renzi ha deciso di cancellare la sua presenza – sembra su suggerimento dei vertici Mediaset – per rispetto della citata norma, che vieta la presenza di politici nei programmi di intrattenimento.

Se nei salotti tv l’avversario del premier è Berlusconi, alle urne il rivale sarà Beppe Grillo. Curiosamente, l’unico leader politico che del piccolo schermo fa volentieri a meno. «Secondo i nostri sondaggi – racconta il presidente di Ipr Marketing Antonio Noto – adesso il Movimento Cinque Stelle è al 25 per cento. In ascesa». Anche senza partecipare a trasmissioni e show televisivi, il leader pentastellato ha già raggiunto i risultati – per molti versi incredibili – delle ultime Politiche. E davanti ci sono ancora tre settimane di campagna elettorale. Certo, il Pd è lontano. Difficilmente l’ex comico riuscirà a conquistare un altro 7-8 per cento negli ultimi giorni prima del voto, come avvenuto un anno fa. Ma il trend positivo del movimento ha stupito un po’ tutti.

Anche perché è quasi impossibile ipotizzare la reale portata di Grillo alle urne. Anzi, forse è proprio questo che spaventa i suoi avversari. L’elettorato dei Cinque Stelle è in continuo movimento. Ad oggi, per esempio, un elettore grillino su due non ha mai votato M5S. Sono nuovi sostenitori. Vengono dall’astensionismo, per la maggior parte. Come se non bastasse, a rendere tutto più incerto è il contesto del voto. Le Europee sono da sempre un confronto particolare: sono le competizioni in cui gli elettori tradiscono più volentieri i partiti di riferimento. Talvolta punendoli con un voto di protesta. Grillo si frega le mani. «Se il Movimento Cinque Stelle vincerà le Europee andrò da Napolitano e chiederò il governo» ripete. Ovviamente c’è molta propaganda. Lui assicura: «La nostra campagna elettorale sarà una marcia trionfale».

È la vittoria di internet sulla tv? Non proprio. In Italia non c’è alcuna rivoluzione mediatica in corso. «Beppe Grillo non va quasi mai in televisione, questo è vero – spiega Noto – Ma spesso è sullo schermo più di Renzi e Berlusconi». Insomma, il leader dei Cinque Stelle snobba la tv, ma solo per poterne ricevere la maggior pubblicità possibile. A metà strada tra Machiavelli e il Nanni Moretti di Ecce bombo («Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?»). A sentire il sondaggista, l’ex comico è probabilmente l’unico a sfruttare la televisione in maniera strategicamente perfetta. «Nei talk show Grillo non c’è mai, ma si parla quasi sempre di lui. I telegiornali, poi, riprendono spesso e volentieri il suo blog». Qualcuno dovrebbe avvertire Renzi e Berlusconi.

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