Riuscirà Draghi a salvare l’eurozona con le parole?

Riuscirà Draghi a salvare l'eurozona con le parole?

“Ai banchieri centrali piacciono di più le parole che le azioni” ha dichiarato Steen Steen Jakobsen, chief investment officer della Saxo Bank. […]

Mentre crescono i timori che l’eurozona stia pericolosamente cadendo, in modo simile al Giappone, nella trappola della deflazione, Draghi [durante la conferenza stampa di ieri] ha scelto di prestare particolare attenzione alle parole pronunciate. La banca centrale ha avuto “ampie e ricce discussioni” riguardo al quantitative easing (acquisto di titoli di stato). Un Euro forte, che riduce l’inflazione, è un’altra questione “sempre più importante” nella decisioni di politica monetaria della banca centrale. In precedenza, il presidente della Bce non aveva mai affrontato la questione del quantitative easing e dei tassi di cambio in modo così esplicito.

Questa accurata scelta di parole ha funzionato? Subito dopo l’annuncio della scelta della Bce di mantenere invariati i tassi, l’euro si è apprezzato contro il dollaro, il che suggerisce che i mercati si sarebbero aspettati una politica più accomodante. Ma non appena ha preso la parola Draghi, il tasso di cambio dell’euro è sceso notevolmente, segnalando che i trader stavano lentamente assimilando i suoi commenti rassicuranti.

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