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Ucraina, cosa sta succedendo

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La cronaca del 6 maggio

BLOOMBERG: SANZIONI PIÙ DURE CONTRO MOSCA AL PIÚ PRESTO

Tougher Russia sanctions can’t wait, titolava ieri pomeriggio Bloomberg.

SCONTRI A SEMENIVKA

Ci sarebbero stati scontri a Semenivka, villaggio vicino a Kramatorsk, tra ieri e oggi fra forze separatiste e soldati di Kiev. Testimonianze su Twitter, video postati su You Tube e i giornali locali:

ODESSA, SILURATO GOVERNATORE REGIONALE, SOSPESA PARATA DEL 9 MAGGIO

11.15 Dopo il capo della polizia regionale, oggi è stato rimosso dalla carica anche il governatore della regione di Odessa a causa degli scontri del 2 maggio tra filorussi e filo Kiev che hanno provocato decine di morti: il presidente ad interim Oleksandr Turcinov ha rimpiazzato Volodymyr Nemyrovskiy con Igor Palytsa, considerato un uomo del neo governatore di Dnipropetrovsk, l’oligarca Igor Koloimiski, sostenitore delle nuove autorità di Kiev.

Volodymyr Nemyrovskiy era un dirigente locale del Fronte dei cambiamenti, il partito dell’attuale premier ad interim Arseni Iatseniuk, poi fuso con Patria, il partito di Iulia Timoshenko

Semprea a Odessa è stata cancellata la parata del 9 maggio, quella che commemora la vittoria sovietica sui nazisti: lo hanno deciso le autorità cittadine, per evitare tensioni e provocazioni. Una decisione non gradita ai filorussi, secondo le reti sociali, dove circola la proposta di marciare lo stesso per onorare i caduti della seconda guerra mondiale.

OGGI INCONTRO A VIENNA TRA MINISTRO ESTERI RUSSO E UCRAINO

Il ministro degli Esteri Ucraino e Russo si incontrano oggi, 6 maggio, a Vienna per una cena di lavoro dopo il Consiglio europeo. Andriy Deshchytsya, il ministro degli Esteri ucraino e Sergei Lavrov, il ministro degli Esteri russo, si sono incontrati l’ultima volta il 17 aprile a Ginevra, quando tutte le parti coinvolte – Russia, Usa, Ue e Ucraina – si sono accordate per una de-escalation delle tensioni nell’Est del Paese. 

Il governo russo, ricorda il Kyiv Post, non riconosce ancora i membri del governo di Kiev, poiché ritiene che si siano impossesati del potere con un «colpo di stato fascista» che ha destituito l’ex presidente Yanukovych.

Oggi a Vienna si incontrano 30 ministri degli Esteri, compresi quelli russo e ucraino. Discuteranno dell’escalation di violenze nel corso di un Consiglio europeo. 

Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon si è offerto per negoziare una soluzione, prima che la crisi sfugga dal controllo.

CHIUSO L’AEROPORTO DI DONETSK

Nella mattina del 6 maggio, un mese dopo lo scoppio delle violenze nell’Est ucraina, il governo di Kiev ha ordinato la chiusura per tutta la giornata di oggi dell’aeroposto di Donetsk. 

SCONTRI DI SLOVIANSK, UNA TRENTINA LE VITTIME DI IERI TRA I SEPARATISTI

Il ministro dell’Interno ucraino Arsen Avakov scrive sulla sua pagina Facebook la stima delle perdite tra i separatisti filo-russi dopo gli scontri di ieri a Sloviansk: Stimiamo che i terroristi abbiano perso più di 30 persone».

Stesse cifre che circolano tra i separatisti filorussi di Donetsk: «Le ultime informazioni che abbiamo riportano che circa 30 persone, tra le quali anche civili, sono rimaste uccise, e che il numero dei feriti è due volte, forse anche tre volte, superiore», ha detto oggi all’Interfax Miroslav Rudenko, il leader delle «forze di autodifesa». Il portavoce dei separatisti filorussi di Slovyansk ha detto che la situazione nella città la notte scorsa è stata calma e che «le truppe del nemico si stanno concentrando nel villaggio di Semenivka».

La cronaca del 5 maggio

MOSCA: “RISCHIO CATASTROFE UMANITARIA”

Con una nota del ministero degli Esteri russo Mosca lancia un allarme: “Una catastrofe umanitaria sta maturando nelle città assediate, dove si sente la mancanza di medicinali e inizia l’interruzione nell’approvvigionamento alimentare”.

ANCORA SCONTRI A SLOVIANSK, UNA DECINA DI PERSONE UCCISA

20.30 Continuano gli scontri a Sloviansk. Secondo quanto riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, una decina di persone, tra cui alcuni civili, è stata uccisa in un checkpoint fuori dalla città in uno scontro a fuoco. Lo riferisce Igor Strelkov, comandante delle forze di autodifesa filorusse del sud-est. Ci sarebbero anche 20-25 feriti. 

CANADA: SANZIONI CONTRO ALTRI 16 BANCHE E AZIENDE RUSSE

Il Canada ha esteso la lista di banche e aziende russe sanzionate

24 PRIGIONIERI ANCORA NELLE MANI DEI FILO-RUSSI

20.00 Sono 24 le persone che restano nelle mani dei separatisti filo-russi. Lo spiega il Kyiv Post, che fa l’elenco delle 74 persone rapite dai separatisti dal 13 aprile in poi, raccontando gli esiti di ciascun rapimento. La maggior parte di loro è stata rilasciata (compresi gli ispettori Osce), tre sono stati uccisi. 

KIEV INVIA UNITÀ DI FORZE SPECIALI A ODESSA

19.00 Il ministro dell’Interno ucraino ha annunciato, riferisce il Kyiv Post, l’invio di una unità di forze speciali ucraine nella città di Odessa, dopo il «vergognoso» fallimento della polizia della città nel gestire i separatisti filo-russi durante le violenze scoppiate nel week-end. 

ESERCITAZIONI A LUHANSK

Una donna impara a smontare un Kalashnikov durante una serie di esercizi a Luhansk, nelle sede dei Servizi di sicurezza ucraini (Sbu) occupata dai filo-russi. La foto è della Reuters, ripresa da Al Jazeera

TYMCHUK: OPERAZIONI ANTI-TERRORISMO DEVONO TERMINARE ENTRO 11 MAGGIO

17.30 Secondo quanto riporta il Kyiv Post, Dmitry Tymchuk, esperto militare e blogger ucraino presente all’Ukraine Crisis Media Center, ha affermato che le operazioni anti-terrorismo del governo di Kiev devono terminare con successo entro l’11 maggio. Per quella data, infatti, è stato indetto un referendum indipendentista a Donetsk, il capoluogo della regione orientale dove molti comuni sono in mano alle forze separtiste ucraine. Se così non fosse, ha spiegato Tymchuk, la Russia si sentirebbe autorizzata a invadere militarmente l’area, dopo aver riconosciuto come legittimo il referendum dell’11 maggio. Insomma, lo stesso schema visto in Crimea. 

ALMENO 20 PERDITE TRA I RIBELLI DI SLOVIANSK

16.33 Il Wall Street Journal cita un comandante dei ribelli di Sloviansk, secondo cui le perdite dei separatisti negli scontri ancora in corso con i soldati di Kiev ammonterebbero a una ventina. Così il comandante: «Gli scontri sono ancora in corso, siamo riusciti a fermare il nemico nella sua avanzata verso il centro di Sloviansk, ma è stato davvero faticoso. Abbiamo molte vittime, forse più di venti persone»

RIBELLI ABBATTONO ELICOTTERO DEI GOVERNATIVI

Lo riferisce il ministero dell’Interno ucraino: i ribelli filo-russi hanno abbattuto un elicottero dell’esercito ucraino negli scontri in corso alle porte di Sloviansk. L’elicottero si è schiantato presso un fiume che scorre vicino al luogo degli scontri. Il pilota è riuscito a fuggire senza riportare ferite.

SCONTRI A SLOVIANSK: 4 UFFICIALI UCRAINI UCCISI

15.00 Il ministro dell’Interno ucraino riferisce che 4 ufficiali sono rimasti uccisi negli scontri in corso a Sloviansk, Est ucraina. E che 30 sono feriti. Lo annuncia con una dichiarazione sul sito ufficiale del ministero, senza dare ulteriori dettagli. Ma, riferisce Al Jazeera, un altro documento pubblicato sullo stesso sito riferisce che questa mattina è iniziata una nuova operazione anti terrorismo contro i filo-russi della città, circa 800 persone. 

Secondo il ministro dell’Interno, ripreso dal Kyiv Post, sarebbero stati i filo-russi a muovere l’attacco contro i soldati ucraini. Il Ministro riferisce anche che i separatisti stanno usando i civili come scudi umani contro le truppe di Kiev, e che hanno dato fuoco a edifici vicini alle truppe ucraine. 

Ci sarebbero, secondo Kiev, vittime anche tra i separatisti filo-russi e i residenti.

SEPARATISTI FILO-RUSSI ENTRANO IN UCRAINA DALLA CRIMEA

Secondo quanto riporta il Kyiv Post, Mykola Malomuzh, ex-capo dei servizi di sicurezza ucraini e ora consulente del governo ucraino, ha riferito ai media che nuovi gruppi di separatisti russi stanno entrando nella regione ucraina del Donbass (Est del Paese) dalla Russia passando attraverso la Crimea. Dice anche che hanno esperienza militare, chiamati per espandere e dare man forte ai filo-russi dell’Est. Alcuni di loro sono membri dei Russian Cossack Groups, altri sono mercenari della regione russa Krasnodar. 

SLOVIANSK RESTA ISOLATA, ACCESSO BLOCCATO DAI SOLDATI UCRAINI

«La città è completamente circondata», ha riferito Stella Khorocheva, portavoce dei separatisti filo russi. Con la vasta operazione iniziata venerdì 2 maggio, l’esercito ucraino mira a isolare la città divenuta roccaforte dei ribelli filo-russi. L’esercito ha bloccato la principale arteria stradale di collegamento con la città. I soldati hanno costruito una barriera a circa 2 km da Sloviansk, tagliando anche il collegamento verso Donetsk, capitale regionale.

OPERAZIONI ANTI-TERRORISMO CONTINUANO

Secondo quanto riferisce Russia Today, la tv governativa russa, l’esercito di Kiev ha lanciato questa mattina un attacco ad altre due città della regione di Donetsk controllate dai separatisti filorussi: Mariuopol, sul mare d’Azov, e Konstiantinivka, a metà strada tra Donetsk e Sloviansk. Arsen Avakov, Il ministro dell’interno ucraino, ha confermato l’operazione a Konstiantinivka, aggiungendo che diversi soldati sono rimasti feriti. 

ODESSA, LIBERATI 67 FILO-RUSSI ARRESTATI NEGLI SCONTRI DEL 2 MAGGIO

Liberati a Odessa  67 (su 160) separatisti filo-russi arrestati negli scontri del 2 maggio scorso, quando un incendio ha provocato circa 40 vittime. La decisione, ha riferito la procura regionale, è stata presa “sulla base della richiesta dei manifestanti” che si erano radunati, in migliaia, di fronte all’edificio della polizia locale per chiedere il rilascio degli attivisti. Poi hanno assaltato l’edificio, cercando di sfondare il portone d’ingresso e lanciando sassi contro le finestre. Un attacco durato poche ore.

MERKEL: TAVOLA ROTONDA OSCE-PUTIN PER CERCARE UNA MEDIAZIONE TRA KIEV E SEPARATISTI

10.00 Il presidente russo e il presidente di turno dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, lo svizzero Didier Burkhalter si incontreranno a Mosca il 7 maggio e discuteranno i termini per avviare un “dialogo nazionale” tra il governo di Kiev e i separatisti grazie alla mediazione dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Lo riferisce la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin.

Burkhalter e Putin stabiliranno “di fissare tavole rotonde sotto l’egida dell’Osce per facilitare un dialogo nazionale prima delle elezioni presidenziali del 25 maggio”, ha riferito la portavoce della cancelleria, Christiane Witz.

Berlino, commenta Rainews, conferma così la notizia di possibili negoziati diretti tra Kiev e i filorussi data dal viceministro degli esteri russo Grigory Karasin

La cronaca del 4 maggio

FILORUSSI ATTACCANO SEDE POLIZIA A ODESSA

Oltre un centinaio di separatisti filorussi hanno lanciato un assalto alla sede della polizia di Odessa, davanti alla quale si erano radunati per chiedere il rilascio dei manifestanti arrestati per gli scontri che l’altro ieri hanno causato oltre 40 morti, in particolare tra gli anti Maidan.

STRAGE DI ODESSA, IL PREMIER UCRAINO CONTRO I SERVIZI DI SICUREZZA 

Il premier ucraino, Arseni Yatseniuk, ha accusato i servizi di Sicurezza del Paese di aver fallito nell’impedire le violenze di Odessa durante le quali sono morte oltre 40 persone e Mosca e i filorussi per aver orchestrato «una vera guerra e di voler cancellare l’indipendenza dell’Ucraina».

In una dichiarazione alla Bbc, Yatseniuk ha anche annunciato che ci sarà «un’inchiesta completa e indipendente» su quanto accaduto

La cronaca del 3 maggio

IL VIDEO DELL’ATTACCO AL PALAZZO DEI SINDACATI DI ODESSA

È stato diffuso il video dell’attacco incendiario contro la “Casa dei sindacati” di Odessa, a causa del quale 38 persone filo-russe sono morte. L’incendio è stato appiccato dalle frange più radicali dei filo-Kiev nell’edificio in cui si erano rifugiati i filorussi dopo gli scontri in città. Le violenze avevano causato la morte di quattro persone e scatenato una vera e propria “caccia” ai filorussi. Il bilancio finale è di 42 morti (ma altre fonti parlano di 46) e 125 feriti, tra cui 21 poliziotti. Nel video si vede il lancio di bottiglie molotov contro l’edificio. Le autorità cittadine hanno dichiarato tre giorni di lutto cittadino, da oggi ai 5 maggio.

LIBERATI GLI OSSERVATORI OSCE

Il team di osservatori Osce catturato dai ribelli filo-russi nell’est dell’Ucraina è stato liberato. A dirlo è l’agenzia russa Ria Novosti. Poco prima della liberazione Viaceslav Ponomariov, autoproclamato sindaco di Slaviansk, aveva annunciato la sua intenzione di rilasciare a breve gli osservatori tenuti in ostaggio: «stanno seduti nel mio ufficio, sto parlando con loro per liberarli. Questo non ha a che fare con la situazione insicura nella città», aveva dichiarato.

ALL’ALBA NUOVA OFFENSIVA DI KIEV. 10 MORTI NELLA NOTTE

Nuovo giorno di operazioni militari da parte del governo di Kiev: dall’alba, ha reso noto il governo stesso, le truppe sono in azione nei pressi di Kramatorsk. Il ministro dell’Interno, Arsen Avakov, ha detto che l’esercito ha preso il controllo di una torre della televisione della città. Non ci sono informazioni per ora su eventuali vittime. Per comunicare ha usato la pagina di Facebook, come nei giorni precedenti. «La fase attiva delle operazioni è continuata all’alba», ha scritto il ministro sulla sua pagina Facebook, «non ci fermeremo».

Kramatorsk non è lontana da Slaviansk, la città dove venerdì 2 maggio è cominciata l’operazione di Kiev per “domare i ribelli”. Almeno una dozzina di morti accertati, numerosi feriti, due elicotteri abbattuti sono il bollettino provvisorio della giornata di guerra civile di venerdì. 

Nel corso della notte tra venerdì e sabato i media russi hanno dato notizia di nuovi combattimenti nei pressi di Kramatorsk, e hanno citato fonti ospedaliere che parlavano di una vittima e 9 feriti. Secondo Viaceslav Ponomariov, autoproclamato sindaco di Sloviansk, roccaforte della protesta filorussa, nella nottata i morti sono stati oltre 10, civili del vicino villaggio di Andreievka che tentavano di bloccare un corteo di auto degli ultra nazionalisti di Pravi Sektor. Ci sono anche 40 feriti, ha aggiunto. Mancano per ora conferme indipendenti.

Nuovi scontri di piazza sono esplosi a Odessa, sul Mar Nero, tra secessionisti e filo Kiev: almeno 42 persone sono morte (le prime stime parlavano di 32 vittime) in un incendio doloso scoppiato a seguito del lancio di molotov contro l’edificio da parte di frange estreme filo-Kiev. Il ministero dell’interno ucraino ha precisato che “in margine agli scontri (tra filorussi enazionalisti), è scoppiato un incendio di origine dolosa” alla Casa dei sindacati. “Trentotto persone sono morte, 30 persoffocamento e otto perché sono saltate dalla finestra”, ha aggiunto. La polizia ha arrestato più di 130 persone dopo gli scontri scoppiati tra lealisti e filorussi, a cui si sono uniti anche decine di tifosi di calcio, che ieri hanno rapidamente trasformato la città portuale in un campo di battaglia. L’incendio sarebbe stato causato da bombe molotov lanciate contro il secondo e terzo piano dell’immobile.

La cronaca del 2 maggio

TRENTOTTO MORTI A ODESSA

21.00 Trentotto morti a Odessa dove sono in corso dal pomeriggio scontri tra manifestanti filo-russi e pro-kiev. Un incendio nella “Casa dei sindacati”, occupata dai manifestanti filo-russi, ha provocato 38 morti, ma il bilancio potrebbe aggravarsi. Il video con gli scontri diffuso da You Tube:

 https://www.youtube.com/embed/_xh0FtGebts/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

OBAMA, CONFERENZA CONGIUNTA CON MERKEL

18.10 Il Presidente Usa Obama al termine dell’incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel: «Abbiamo approvata la legge per l’esportazione del gas in Europa». «Usa e Germania sono unite nell’affrontare la crisi ucraina».

«Se la leadership russa non cambierà azioni ci saranno nuove sanzioni contro Mosca. Le compagnie russe non riescono ad ottenere credito, le azioni della russia in Ucraina stanno indebolendo l’economia russa. Abbiamo pronte sanzioni che colpiranno l’economia russa, stiamo facendo piani con gli altri Paesi del G7». 

«Le azioni della Russia minacciano l’obiettivo di un’Europa libera e pacifica».

«Teniamo aperta la possibilità di risolvere la situazione con Mosca in modo diplomatico ma se la tensione continua dovremo proseguire con sanzioni più severe, colpendo interi settori economici. L’obiettivo non è punire la Russia ma dare loro un incentivo a scegliere una strada migliore. Siamo uniti su questo fronte».

MERKEL

Merkel: ”Importante una partnership transatlantica sulla questione ucraina. Abbiamo affermato ancora la nostra intenzione di andare avanti per salvaguardare l’integrità territoriale dell’Ucraina”

“Dobbiamo stabilizzare la situazione ucraina, il 25 maggio (data delle Presidenziali ucraine, ndr) non è così lontano”

“Ribadiamo di essere pronti a nuove sanzioni contro Mosca”

KIEV SMENTISCE: NESSUNA RESTRIZIONE SUI VOLI RUSSI

17.15 Il servizio dell’aviazione statale ucraina afferma di non aver imposto alcuna restrizione sui voli in ingresso nel Paese. Smentisce una notizia battuta  precedentemente dalle agenzie russe secondo cui l’Ucraina aveva bloccato i voli delle compagnie russe verso le città dell’Est del Paese. 

SCONTRI A ODESSA TRA MANIFESTANTI FILO-RUSSI E PRO-KIEV

16.00 Breaking di Afp: Pro-Ukrainians, pro-Russians clash in Odessa

KIEV BLOCCA VOLI RUSSI NELL’EST UCRAINO

15.40 L’Agenzia federale dei trasporti aerei russi fa sapere che le autorità ucraine hanno vietato alle compagnie aeree russe di effettuare qualsiasi volo verso Donetsk e Kharkiv, Est ucraino, a partire da oggi. Lo riferisce l’agenzia russa Itar-Tass.

La dichiarazione dell’autority russa dei trasporti aerei: 

«Russia hopes for common sense of those who had taken this basically cynical decision and urges Ukrainian aviation authorities not to take unfriendly steps leading to the transport blockade of Donetsk and Kharkiv»

LA DINAMICA DELL’ATTACCO DI QUESTA MATTINA A SLOVIANSK

La Cnn offre questa versione dei fatti:

Due elicotteri Mi24 dell’esercito ucraino sono stati abbattuti nei pressi di Sloviansk con sistemi mobili di difesa aerea, uccidendo due militari e ferendone altri. Così riferisce il ministro della Difesa ucraino Arsen Avakov. Un altro elicottero dell’esercito ucraino, un Mi8, è stato danneggiato, ma nessuno è rimasto ferito. 

I separatisti hanno catturato come ostaggio un pilota ferito dopo che il suo elicottero è stato costretto a un atterraggio di emergenza. Lo riferisce sempre il ministro ucraino, che afferma che sono in corso negoziati per liberarlo.

«I terroristi hanno aperto il fuoco contro le unità ucraine con armi pesanti, compresi lanciagranate portatili e sistemi di difesa aerea mobili», ha affermato Avakov. 

L’agenzia russa Ria novosti ha riferito in precedenza che un separatista ucraino è stato ucciso e un altro ferito, sempre a Sloviansk. 

Il sindaco ribelle di Sloviansk ha affermato in un video pubblicato su You Tube (lo trovate qui sotto) che la città è sotto attacco e ha chiesto aiuto alla popolazione.

I servizi di sicurezza ucraini, Sbu, accusano i leader dei separatisti di chiedere ai loro di usare la popolazione locale come scudo umano in città e nei checkpoints. 

I servizi affermano che l’abbattimento di un elicottero militare indica che gli spari sono stati “fatti da professionisti di un esercito straniero», piuttosto che da residenti forniti solo di pistole.

Le operazioni dell’esercito di Kiev interessano anche la città di Kramatorsk.

Le truppe di Kiev hanno circondato questa mattina (prima della reazione dei ribelli) le città di Sloviansk e Kramatorsk per isolarle. Il ministro Avakov ha affermato che le città saranno isolate: i treni bloccati e il traffico sulle strade ridotto al minimo. 

Cosa chiedono le autorità ucraine ai separatisti: la liberazione degli ostaggi, consegna delle armi, liberazione degli edifici occupati, ripristinare il normale funzionamento delle amministrazioni. 

LIBERATI EDIFICI OCCUPATI A LUHANSK

13.00 separatisti filo-russi lasciano il palazzo del Procuratore e il centro televisivo nella città di Luhansk grazie a negoziati tra le autorità locali e la popolazione del posto. Lo afferma il primo ministro ucraino. Entrambi gli edifici sono stati occupati lo scorso martedì 29 aprile. 

LAVROV: “OCCIDENTE FERMI POLITICA DISTRUTTIVA IN UCRAINA”

13.00 Il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov chiede all’Occidente di interrompere la sua politica «distruttiva» in Ucraina. E chiede a Kiev di fermare immediatamente la sua «operazione punitiva». Lo riferisce Reuters

SINDACO RIBELLE DI SLOVIANSK: “VINCEREMO”

13.00 La dichiarazione fatta questa mattina dal sindaco ribelle di Sloviansk:

 https://www.youtube.com/embed/EVwP24OpvnE/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

La traduzione di Al Jazeera: «Good day [to you] dear residents of Slov’yansk. I’d like to address you with a statement. Our town has been attacked. Our town is being stormed. There are losses. I am asking children, women and pensioners do not to leave homes, and men who have weapons, to help however they can. Well, I think we will to defend our town. Thank you for your attention. Thank you for your help. We’ll win».

NEW YORK TIMES: SANZIONI CONTRO MOSCA, EFFETTO SOLO PSICOLOGICO

Così scrive oggi il New York Times, in un articolo intitolato So far, Us sanctions over ukraine may be inflicting only limited pain on Russia: «Gli specialisti affermano che l’instabilità ucraina ha chiaramente aggravato i problemi economici della Russia spegnendo la fiducia internazionale, colpendo la sua reputazione e accrescendo la diffidenza degli investitori, ma non è chiaro quanto di tutto ciò dipenda dalle sanzioni».

MERKEL INCONTRA OGGI OBAMA ALLA CASA BIANCA

11.00 La cancelliera tedesca Angela Merkel è oggi in visita alla Casa Bianca a Washington e incontrerà il Presidente Barack Obama. «Nessun dubbio che al centro della conversazione ci sarà la situazione in Ucraina, il continuo venir meno di Mosca agli accordi di Ginevra», ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney. 

Gli ufficiali al seguito dei due capi di stato riferiscono che l’incontro si concentrerà su come Usa e Ue potranno coordinarsi per inasprire le sanzioni contro Mosca, compresa la possibilità di colpire ampi settori dell’economia russa nel caso in cui MOsca provocherà ulteriormente l’Ucraina, mandando, ad esempio, soldati russi nel riottoso Est ucraino. Lo riferisce Associated Press, che aggiunge: «La Casa Bianca è preoccupata che i forti legami economici tra Ue e Russia, e la dipendenza energetica di Bruxelles da Mosca possano dissuadere le nazioni europee dall’introdurre pesanti sanzioni economiche.

PUTIN: “COLPO FINALE AL PROCESSO DI PACE”

10.40 Dmitry Peskov, portavoce del Presidente russo Vladimir Putin ha affermato che Kiev ha lanciato una «operazione punitiva» nel Sud-est ucraino, distruggendo la speranza di mantenere in vita gli accordi fatti per disinnescare la crisi ucraina. Lo riferiscono le agenzie russe. Peskov ha aggiunto anche che Mosca ha inviato rappresentanti per negoziare sui membri Osce rapiti.

FMI, FIRMATO IL PIANO DI AIUTI A KIEV DI 17 MLD DI EURO

10.30 Il Fondo monetario internazionale ha approvato il piano di salvataggio da 17 miliardi per l’Ucraina. Il piano serve a rilanciare la stagnante economia ucraina. Lo riferisce la Reuters, che riporta i numeri di Kiev:

UKRAINE OWES:

$2.9 billion to the IMF – due over the course of the year

$1 billion on Eurobonds in June; $0.9 billion in coupon

payments

$0.9 billion due to other international financial

organizations/countries

$1.3 billion repayment of local dollar bonds

$1.6 billion early repayment of local dollar bonds

$0.5 billion local bond coupon payments and T-bills

UKRAINE EXPECTS:

$3 billion from the IMF next week

$2.7 billion from the European Union

$1 billion from World Bank

$1 billion guarantee from the United States

$1 billion Eurobond issue possibly in the second half of the

year

$0.3 billion from local dollar bond placement

COMBATTIMENTI A SLOVIANSK. STAMPA RUSSA: ABBATTUTI 4 ELICOTTERI DI KIEV

Si combatte a Sloviansk, nell’Est dell’Ucraina, dopo la partenza di «un’operazione su vasta scala» delle forze ucraine per riconquistare la città dove gli osservatori dell’Osce sono tenuti come ostaggi dai ribelli filo-russi. Nella città sono in corso da questa mattina sparatorie ed esplosioni. Due elicotteri delle forze speciali di Kiev sono stati abbattuti: un pilota è morto. Secondo alcuni media russi gli elicotteri sarebbero quattro e tra i separatisti si conterebbero un morto e un ferito. 

Il ministero della difesa ucraino ha per ora confermato l’abbattimento vicino a Sloviansk di due elicotteri Mi-24 con l’aiuto di un complesso portatile per la difesa aerea. «Ci sono un pilota morto e dei feriti», ha scritto su Facebook il ministro dell’interno Arsen Avakov, che dice di trovarsi sul luogo con il ministro della difesa.

Questo nel suo messaggio -tradotto in inglese – sulla sua pagina Fb

Against Ukraine’s special forces, terrorists used heavy artillery, including grenade launchers and portable anti-aircraft missile launchers. One pilot is dead and there are wounded

 «È un attacco su larga scala», ha detto il portavoce dei ribelli. Inoltre «il villaggio di Bilbassivka è occupato», ha aggiunto. Secondo i ribelli, una ventina di elicotteri da combattimento e trasporto truppe stanno assistendo le forze ucraine di terra nelle operazioni per bloccare tutte le strade di accesso e uscita da Sloviansk.

Le forze militari ucraine hanno anche lanciato un attacco non solo a Sloviansk ma anche a Kramatorsk, che si trova a circa 20 di km di distanza. Sulla strada che porta da Kramatorsk a Sloviansk alcuni furgoni bloccano il passaggio. 

Questa serie di attacchi è la prima risposta militare su ampia scala ai miliziani filo-russi che hanno occupato numerosi edifici pubblici di città del sud-est dell’ex repubblica sovietica.

giovedì 1 maggio

300 FILO-RUSSI ASSALTANO SEDE PROCURATORE REGIONALE A DONETSK

Circa 300 manifestanti filo-russi hanno preso d’assalto la sede dell’ufficio del procuratore regionale di Donetsk. Almeno quattro poliziotti sono stati feriti. La folla ha lanciato pietre contro l’edificio e i poliziotti in tenuta antisommossa intervenuti a difesa del sito, circa un centinaio, che hanno risposto all’attacco della folla con granate stordenti e gas lacrimogeni. I poliziotti sono stati picchiati e disarmati dalla folla, al grido di “fascisti fascisti!”. 

La cronaca del 30 aprile

MERKEL: “PROGRAMMA FMI DI AIUTO A KIEV ENTRO QUESTA SETTIMANA”

14.00 La cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che il programma di aiuti all’Ucraina del fondo monetario internazionale potrebbe essere concordato già questa settimana. Lo riferisce la Reuters.

An updated map of eastern Ukraine detailing separatist actions #infographic pic.twitter.com/gNQYPaeotb

— Agence France-Presse (@AFP) 30 Aprile 2014

Il riepilogo fatto da Associated Press su quanto sta accadendo nell’Est Ucraina:

Slavyansk
The centre of rebel activity and the scene of much of the reported violence and abductions. On April 12, pro-Russian gunmen seized the police building in this town of an estimated 140,000 people, raiding its arsenal. They then took over the town hall and the SBU security building the same day.

Donetsk
This city of one million people is the hub of the region, which includes Slavyansk, and is the heart of what rebels call their “Donetsk Republic”. The regional administrative building was seized on April 6 and the city hall on April 16.

Luhansk
This city of 465,000 and the regional heart of Luhansk region, is proclaiming itself the core of a self-styled “Luhansk Republic”. Its SBU security building was taken on April 6 by about 1,000 pro-Russian protesters. On April 29, a crowd of hundreds took over the regional administrative building and later, with gunmen at their head, the regional police headquarters.

Kramatorsk
Next to Slavyansk, town hall taken over on April 12 during a rally by more than 1,000 pro-Russians. On April 15, a bomb cleared the building, but pro-Russians then took over the nearby SBU building. On April 21, pro-Russians forcibly retook the town hall. A Ukraine military base lies outside the town and has fended off several attacks.

Horlivka 
Population of 260,000. Had a local police building seized on April 14. On April 30, separitists grabbed its regional police department and the town hall.

Mariupol
Port city taken back from pro-Moscow rebels on April 25. While police control the town hall, a few pro-Russian protesters remain inside.

Ather towns “seized”
Other towns where government buildings seized: Makiivka, Artemivsk, Yenakieve, Khartsyzk, Zhdanivka,- Kirovske, Torez, Kostyantynivka, Pervomaisk, town hall taken on April 29.

SEPARATISTI PRENDONO CONTROLLO A HORLIVKA

10.00 Riporta la Reuters che separatisti filo-russi hanno preso il controllo del palazzo del governo regionale e la sede della polizia nella cittadina di Horlivka, regione oerientale di Donetsk. 

TURCHYNOV: “ESERCITO DI KIEV INDIFESO NELL’EST”

Il presidente ucraino Oleksandr Turchynov è intervenuto in un meeting con i governatori regionali e ha affermato che la polizia e le forze di sicurezza ucraine all’Est sono «indifese». Così il Presidente: «Sarò franco: in questo momento le forze di sicurezza sono incapaci di prendere in mano la situazione velocemente nelle regioni occupate di Donetsk e Luhansk». «I corpi di sicurezza sono incapaci di svolgere il proprio dovere di proteggere i cittadini. Inoltre, alcune unità stanno aiutando o cooperando con le organizzazioni terrorostiche (così Kiev chiama i separatisti filo-russi, ndr)»

TRUPPE USA IN ESTONIA

Il video di Natochannel.tv mostra l’arrivo di truppe Usa in Estonia martedì 29 aprile per esercitazioni militari. Si tratta di 150 soldati, ultima tranche di 600 militari Usa arrivati nei Balcani per supportare le truppe Nato dispiegate nelle scorse settimane. Insieme faranno esercitazioni congiunte. 

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USA: “REAZIONE INEVITABILE SE MOSCA INVADE UCRAINA”

L’ambasciatore Usa in Ucraina è intervenuto nella serata di martedì 29 aprile affermando che la Russia dovrà aspettarsi una «reazione ferma e inevitabile» da parte Usa nel caso in cui le truppe di Mosca varcheranno il confine ucraino. Geoffrey Pyatt, durante una conferenza a Kiev, ha ricordato che il governo ucraino è stato avvisato di evitare l’uso della forza contro gli edifici governativi occupati dai separatisti filo-russi. 

Nel frattempo la Russia ha ammassato al confine centinaia di truppe, alimentando la preoccupazione che Mosca voglia usare le rivolte dell’Est per giustificare una sua invasione. 

La cronaca del 29 aprile

FILO-RUSSI PRENDONO L’EDIFICIO REGIONALE DI LUGANSK

16.30 I secessionisti filorussi hanno preso il controllo dell’amministrazione regionale di Lugansk, Ucraina orientale. Lo riferiscono Radio Liberty e la tv filo Cremlino Russia Today. L’edificio è stato preso d’assalto da circa 3000 manifestanti. Il blitz è stato messo a segno da alcune decine di giovani che, armati di spranghe di ferro, hanno rotto una finestra per entrare nel palazzo, senza che trovare resistenza.
Fuori la folla applaudiva e gridava slogan inneggianti alla causa filorussa.

MOSCA: “RITORNO ALLA CORTINA DI FERRO”

13.00 Mosca ammette che le nuove sanzioni Usa avranno un impatto negativo sull’industria e denuncia il ritorno della cortina di ferro. Il vice ministro degli Esteri russo Serghiei Riabkov ha affermato: «È la rinascita del sistema Comcom (Commissione per il controllo multilaterale dell’export, ndr) creato nel ’49, quando i Paesi dell’Occidente fecero calare la cortina di ferro sulle forniture di prodotti ad alta tecnologia in Urss e in altri Paesi. Ora nel 2014 gli Usa tentano di fare la stessa cosa».  

OLIGARCHI RUSSI INVESTONO IN CASE A LONDRA PER PAURA DELLE SANZIONI

12.00 Lo riferiva ieri l’Ansa che cita l’Ft: Gli oligarchi russi e ucraini stanno cercando di investire sempre più rapidamente nelle proprietà di Londra per evitare che nuove sanzioni dell’Occidente nei confronti della Russia colpiscano i loro patrimoni. È quanto si legge sul Financial Times che cita le previsioni di alcune fra le più importanti società di mediazione immobiliare nella capitale britannica. Nel 2013 i ricchi russi hanno speso 180 milioni di sterline nel mattone di Londra: per quest’anno è previsto un cospicuo aumento. «Imprenditori russi e ucraini hanno identificato luoghi sicuri per preservare i loro patrimoni sin dall’inizio dell’anno», ha dichiarato al quotidiano della City Adam Challis, della società immobiliare Jll. In particolare gli oligarchi russi sono sempre più preoccupati per l’escalation nel livello di sanzioni fra Occidente e Mosca a causa della crisi in Ucraina.

FILO-KIEV RAPITI DAI FILO-RUSSI

11.50 Secondo quanto riferisce l’Ansa, sette giovani attivisti filo-Kiev sono stati catturati dai miliziani filo-russi dopo gli scontri di ieri sera a Donetsk tra le due opposte fazioni. Lo riferiscono media russi e ucraini. Secondo il sito russo Lifenews.ru, considerato vicino ai servizi segreti e che mostra video e foto dei rapiti, si tratta di sette studenti universitari della facoltà di fisica, tutti esponenti dell’organizzazione di estrema destra Pravi Sektor. Successivamente, cinque degli attivisti filo Kiev – riporta il quotidiano on line Novosti Donbassa citando la polizia – sono stati rilasciati.

MINISTRO ESTERI RUSSO: “UE SI VERGOGNI DELLE SANZIONI”

Queste le parole del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov:

Instead of forcing the Kiev clique to sit at the table with southeastern Ukraine to negotiate the future structure of the country, our partners are doing Washington’s bidding with new unfriendly gestures aimed at Russia.

SINDACO DI KHARKIV TRASFERITO IN ISRAELE PER CURE

11.40 Il sindaco della città di Kharkiv colpito ieri da sconosciuti mentre nuotava nel lago è stato trasportato in Israele per cure. La sua condizione resta grave. Lo riferisce Afp. Gennady Kernes è una figura nota del Partito delle Regioni, guidato dall’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich. Circostanze e motivazioni del fatto sono ancora da chiarire.  

PONOMARYOV: “NEGOZIATI SUGLI OSTAGGI OSCE SOLO SE L’UE RITIRA SANZIONI CONTRO LEADER SEPARATISTI”

11.30 Vyacheslav Ponomaryov, autoproclamatosi sindaco di Slovyansk ha affermato che discuterà del rilascio degli osservatori Osce rapiti la scorsa setimana nei pressi di Sloviansk fa solo se l’Unione europea farà retromarcia sulle sanzioni introdotte questa mattina che colpiscono alcuni leader dei ribelli, tra cui Denis Pushilin, leader della autoproclamata Repubblica di Donetsk, e Andrei Purgin, altro capo dei separatisti dell’est ucraino. Lo riferisce l’agenzia Interfax. 

Gli osservatori sono stati rapiti perché – hanno affermato i separatisti – tra di loro c’era una spia ucraina. 

Queste le parole di Ponomaryov riportate dalla Reuters: 

We will resume dialogue on the status of the prisoners of war only when the European Union rejects these sanctions. If they fail to remove the sanctions, then we will block access for EU representatives, and they won’t be able to get to us. I will remind my guests from the OSCE about this.

SANZIONI UE CONTRO 15 RUSSI

11.00 L’Unione europea ha imposto nuove sanzioni contro 15 russi. Il congelamento dei beni posseduti in territorio europeo e il divieto di visto colpisce anche il vice premier Dmitry Nikolayevich Kozak e il vice presidente della Duma – la camera bassa del Parlamento russo – Ludmila Ivanovna Shvetsova.
Nella lista di Bruxelles anche Valery Vasilevich Gerasimov, capo di stato maggiore delle forze armate russe e punto di riferimento dei separatisti ucraini. 
L’elenco non comprende i vertici dei colossi energetici russi, tra cui Igor Sechin di Rosneft, che invece è stato colpito dalle sanzioni imposte ieri dagli Stati uniti.

La decisione di Bruxelles fa salire a 48 il numero delle persone cui l’Ue ha imposto sanzioni per azioni, che a suo dire, hanno minato l’integrità territoriale ucraina.

Come previsto, l’Ue ha evitato ogni sanzione di tipo economico. 

Per capire la resistenza dell’Ue all’imposizione di forti sanzioni contro Mosca, questa analisi della Cnn, che mostra la diversità dei legami economici e commerciali che uniscono Ue e Russia da un lato e Usa e Russia dall’altro. 

SANZIONI USA, COLPITO ANCHE IL SOCIO FORTE DI PIRELLI

Una delle persone colpite dalle sanzioni Usa è Igor Sechin, amministratore delegato della compangia petrolifera Rosneft, società che ha da poco acquisito una quota rilevante in Pirelli, di circa il 13 per cento. I suoi beni che rientrano nella giurisdizione Usa sono congelati, e gli sarà proibito ottenere un visto per gli Usa (la stessa cosa vale per gli altri sei russi colpiti). 

Sono vietate transazioni che coinvolgono queste persone da parte di cittadini americani o all’interno degli Stati Uniti. La Casa Bianca ha motivato la mossa con la necessità di reagire agli “atti provocatori” in Ucraina. 

CHI SONO I SETTE RUSSI SANZIONATI DAGLI USA

10.40 Associated Press traccia il profilo delle sette personalità russe colpite ieri dalle restrizioni Usa su visti e patrimonio. E dice: Tutte personalità che hanno aiutato Vladimir Putin a riaffermare il controllo del Cremlino sulla politica e l’economia russa. Ecco i profili:

OLEG BELAVANTSEV

Belavantsev, 64, was a political unknown until Putin appointed him to be his envoy to Crimea last month, on the same day that Russia formally annexed the Ukrainian peninsula. He graduated from a naval institute in Sevastopol, the Crimean port that is the home of Russia’s Black Sea Fleet, and his career has been closely tied to that of Sergei Shoigu, now the Russian defense minister.

SERGEI CHEMEZOV

Chemezov has known Putin since the 1980s, when they lived in the same apartment complex in Dresden, East Germany, where Putin served in the KGB. Since 2007, he has headed Rostec, an immense state-owned holding company formed around arms exporter Rosoboronexport. In 2011, the U.S. Defense Department awarded Rosoboronexport a controversial contract to supply 63 Mi-17 helicopters to Afghanistan’s security forces that swelled to more than $1 billion. Rostec itself has not been sanctioned. Chemezov, 61, joined the board of state oil company Rosneft in 2013.

DMITRY KOZAK

A deputy prime minister since 2008, Kozak has often been chosen by Putin to pull off his major projects. Kozak, 55, was the government point man overseeing preparations for the 2014 Winter Olympics in Sochi, a priority of Putin’s presidency and the most expensive games in history with a price tag topping $50 billion. No sooner had the Olympics come to an end than Putin found another project for him: managing the integration of Crimea into Russia.

YEVGENY MUROV

As head of the Federal Protective Service since 2000, Murov, a 68-year-old army general, oversees thousands of officers charged with protecting the Russian president and other high-ranking officials. The agency traces its origins to the KGB directorate that guarded the Kremlin and the ruling Communist Party’s offices in Soviet times.

ALEXEI PUSHKOV

The chairman of the international affairs committee in the lower house of Russia’s parliament, Pushkov is best known as the longtime anchor of the weekly television political show “Postscriptum,” which serves as a platform for his hawkish, anti-Western views. Pushkov, 59, also expresses his opinions on Twitter, as in this post from last week: “Calling Russia a `regional power,’ Obama has only shown the depth of this despair over the growing global role of Russia from Syria to Ukraine.”

IGOR SECHIN

Now president of state-owned oil company Rosneft, Sechin has worked for Putin since the early 1990s and is known for his total loyalty. Sechin, 53, was seen as the mastermind behind the 2003 assault that bankrupted private oil company Yukos and sent its billionaire founder Mikhail Khodorkovsky to prison for 10 years. The most lucrative parts of Yukos ended up with Rosneft, making it Russia’s largest oil company. Under Sechin, Rosneft took over BP’s Russia venture and formed a major partnership with ExxonMobil that gives the Russian company access to ExxonMobil’s projects in Alaska.

VYACHESLAV VOLODIN

As first deputy chief of the Kremlin staff since late 2011, Volodin, 50, has overseen the Kremlin-managed political system. His tenure has coincided with a wave of legislation cracking down on civil society and anti-Kremlin protests. The U.S. Treasury said that Putin’s decision to move into Crimea was believed to have been based on consultations with his closest advisers, including Volodin.

COMPANIES

Most of the 17 companies on the list are controlled by three businessmen with close links to Putin: Gennady Timchenko and brothers Boris and Arkady Rotenberg, all of whom were targeted by the first round of U.S. sanctions imposed in March.

One of the companies Timchenko owns is Stroytransgaz, a construction company that has amassed millions in contracts to build pipelines for state-owned Transneft. The company has recently expanded and won lucrative deals to build highways and soccer arenas for the 2018 World Cup in Russia. Among the other companies on the Treasury Department list is the Volga Group, Timchenko’s investment vehicle.

Stroygazmontazh is a construction company owned by the Rotenberg brothers. The company has won a handful of contracts to build gas pipelines for state gas giant Gazprom, including the South Stream pipeline to go under the Black Sea. Gazprom’s contracts account for the most of the company’s revenues. The Rotenbergs also own InvestCapitalBank and SMP Bank, which also were hit by Monday’s sanctions.

Two of the sanctioned companies are owned or controlled by Bank Rossiya, the only business targeted by the first round of sanctions and described by the Treasury Department as the personal bank for senior Russian officials.

ATTESE NUOVE SANZIONI UE

10.30 Gli ambasciatori degli Stati membri Ue hanno stilato una nuova lista di personalità russe per le quali saranno proibiti i visti e di cui saranno congelati gli asset patrimoniali detenuti nel territorio Ue. Lo anticipa il Sole24ore che, citando fonti interne all’Ue, parla di 15 personalità russe, tra cui molti particolarmente vicini al presidente Vladimir Putin. La portavoce della Commissione europea fa sapere che si tratta di un allungamento della lista delle persone colpite dalla «fase 2» delle sanzioni. Si attende per oggi la pubblicazione della lista sulla Gazzetta Ufficiale Ue. 

TELEFONATA HAGEL-LAVROV

10.00 Secondo quanto riferisce il Pentagono, il ministro della Difesa americano, Chuck Hagel, e il suo omologo russo, Sergei Shoigu si sono sentiti telefonicamente nella notte (lo stesso giorno in cui gli Usa hanno introdotto nuove sanzioni contro 7 russi e 17 aziende vicine al Presidente Vladimir Putin). Mosca ha rassicurato gli Stati Uniti: non ci sono piani per invadere l’Ucraina. Le truppe russe – ha detto Shoigu – impegnate in manovre vicino ai confini dell’Ucraina sono tornate alle loro basi: «non appena le autorità ucraine hanno dichiarato che non avrebbero usato le unità militari regolari contro la popolazione inerme, le truppe russe sono rientrate».

Gli Usa, fa sapere la Casa Bianca, hanno imposto anche restrizioni su esportazioni Usa in Russia di materiali “dual use”, cioé che possono aver anche un impiego in campo militare. 

CINA CONDANNA LE SANZIONI USA

Riferisce l’Ansa che la Cina rinnova l’invito al dialogo sulla crisi in Ucraina e denuncia invece come controproducenti le sanzioni nei confronti della Russia. Pechino – ha sottolineato oggi il portavoce del ministero degli Esteri – esprime «ferma opposizione all’uso di minacce e sanzioni nelle relazioni internazionali». «Noi – ha aggiunto il portavoce – crediamo che le sanzioni non contribuiscano alla soluzione dei problemi. Al contrario, aumentano le tensioni».

La cronaca live del 28 aprile

ANCORA SCONTRI A DONETSK

18.30 Secondo quanto riferisce la reporter di Al Jazeera, Barnaby Phillips, che si trova a Donetsk, gruppi filo-russi hanno attaccato gruppi pro-Kiev e le bandiere ucraine sono state incendiate.

EUROPA: VIA A FASE DUE BIS DELLE SANZIONI CONTRO MOSCA

18.00 Secondo quanto riferisce l’Ansa, gli ambasciatori dei 28 governi della Ue hanno dato il via libera alla «fase due bis» delle sanzioni contro la Russia. Fonti europee precisano che il congelamento dei beni e il divieto di viaggio sarà esteso ad altre 16 persone «responsabili di azioni contro l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina». La Borsa di Mosca, riferisce l’Ansa, ha reagito bene a sanzioni che verosimilmente temeva piu’ dure: l’indice Micex (in rubli) ha chiuso a +1,63%, mentre Rts (in dollari) a +1,95%.

KIEV FIRMA MEMORANDUM CON SLOVACCHIA SU FORNITURA DI GAS

17.00 Nel tentativo di liberarsi dalla dipendenza energetica russa, l’Ucraina il 28 aprile ha firmato un memorandum con la Slovacchia per la fornitura di 8 miliardi di metri cubi all’anno. Lo racconta il Kyiv Post.

SANZONI USA CONTRO 7 RUSSI E 17 AZIENDE

15.05 Breaking: Gli Usa approvano nuove sanzioni contro la Russia: colpiti 7 ufficiali del governo russo e 17 aziende legate al presidente Vladimir Putin. La dichiarazione sul sito della Casa Bianca. I sette personaggi coinvolti sono l’amministratore delegato di Rosneft, Igor Sechin; Oleg Belavencev; Serghiei Shemezov; il vicepremier Dmitri Kozak; Ievghieni Murov; Aleksiei Pushkov e Viaceslav Volodin.
 

OBAMA: “NUOVE SANZIONI CONTRO MOSCA NEL POMERIGGIO”

12.10 Nel pomeriggio di oggi gli Usa introdurranno nuove sanzioni contro personalità e aziende vicine al presidente russo Vladimir Putin. Lo ha affermato questa mattina il presidente Usa Barack Obama durante una conferenza stampa a Manila, quarta e ultima tappa del suo tour tra i Paesi dell’Asia del Pacifico. «Lo scopo non è colpire personalmente Putin, ma cambiare i suoi piani», ha affermato Obama. 

SINDACO DI KHARKIV COLPITO, È GRAVE

11.40 Secondo l’agenzia Interfax, Gennady Kernes, il sindaco di Kharkiv, cittadina dell’Est Ucraina, è stato colpito da un’arma da fuoco mentre nuotava nel lago. È in ospedale, sottoposto a intervento chirurgico. A sparare uomini ancora non identificati. Kernes è una figura nota del Partito delle Regioni, guidato dall’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich. 

FILO-RUSSI ARRESTANO TRE UFFICIALI UCRAINI

Secondo quanto riferisce Al Jazeera, i separatisti filo-russi hanno arrestato tre ufficiali (un colonnello, un maggiore e un capitano). Lo ha riferito Vyacheslav Ponomaryov, il separatista che si è autoproclamato sindaco della città di Sloviansk, nella regione di Donetsk. «Erano un gruppo di sette persone, ha detto, ne abbiamo prese tre e prenderemo presto anche gli altri quattro», ha dichiarato. Alcuni video mostrano segni di tortura sul corpo dei tre, fatti sfilare davanti ai media nella cittadina di Sloviansk. La notizia è stat confermata dai servizi di sicurezza di Kiev. 

La foto diffusa da Al Jazeera con alcun degli ostaggi:

OCCUPATO COMMISSARIATO DI POLIZIA A KOSTIANTINIVKA

Secondo quanto riferisce lagenzia ucraina Unian, ripresa da Rainews, questa mattina un gruppo di uomini armati ha preso possesso del commissariato di polizia della città di Kostiantinivka, 60 km a nord di Donetsk. Uomini armati di mitra, in mimetica e a volto coperto, hanno preso possesso, oltre che del commissariato, anche del municipio.

SPARI A KRAMATORSK TRA FILO-RUSSI E TRUPPE DI KIEV

Secondo Interfax, ci sono stati scambi di colpi d’arma da fuoco nell’area dell’aeroporto di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, tra miliziani filorussi e le truppe ucraine che presidiano lo scalo. A dare la notizia è Dmitro Timciuk, giornalista e coordinatore del gruppo Resistenza dell’informazione. Nessun ferito tra le forze di Kiev ma non ci sono informazioni sulla controparte.

Nella giornata di ieri, domenica 27 aprile:

I secessionisti filo-russi hanno mostrato in una conferenza stampa a Sloviansk – regione di Donetsk – gli otto osservatori militari dell’Osce sequestrati venerdì scorso. In serata uno di loro, di nazionalità svedese è stato liberto perché soffre di diabete. I filo-russi hanno annunciando che gli altri sono «prigionieri di guerra» e che intendono scambiarli con miliziani in mano a Kiev. La liberazione dello svedese è stata ottenuta grazie alla squadra di negoziatori inviati dall’Osce per cercare di ottenere la liberazione degli otto.

Un gruppo di filorussi si è impossessato della sede locale della tv nazionale ucraina a Donetsk, Ucraina orientale. Secondo l’agenzia Ria Novosti, sull’edificio sventola ora la bandiera della Repubblica popolare di Donetsk.

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