Ci sono viaggiatori col pallino della scrittura. Persone che amano tenere diari di viaggio (e che, secondo noi, fanno anche bene). Raccontano storie, annotano ricordi, viaggiano il doppio: nella realtà e sulla carta. Bene. Il problema è che la narrativa di viaggio è, forse a sorpresa, una delle più difficili. Il genere è abusato, pieno di cliché, spesso noioso. Le storie sono tutte uguali, gli episodi poco interessanti, c’è sempre il rischio di ripetersi.
Per qusto motivo ci sentiamo di fare nostri questi consigli che abbiamo trovato in rete. Sembrano molto buoni. Saranno utili a voi, che migliorerete la vostra scrittura, e soprattutto saranno utili a chi vi leggerà.
Servono più voci
Arricchire il panorama della narrazione, includere i racconti, riportare le storie che vi vengono riferiti. Mettere più persone che parlano. Riscrivere le storie come se fossero viste da altre prospettive, altre voci. Uno dei grandi limiti della narrazione di viaggio è la tirannia del punto di vista. Liberatevi.
Aggiungere dati, contesto, numeri
Che vi piaccia o no, una delle cose che rende più interessanti le memorie di viaggio sono gli elementi che non sono memorie. Il dato personale, la sensazione, l’emozione, sono elementi che interessano poco. Serve una penna sopraffina per maneggiarle bene. In mancanza, si può ripiegare sul reportage, sul dato, sulla ricerca. Da un lato permette esperienze di viaggio più concrete, fa toccare con mano e con maggiore consapevolezza quello che si incontra. E per il lettore – diciamolo – è molto più interessante così.
Bisogna saper divertire
È un imperativo. Nessuno legge una cosa che lo annoia, nemmeno voi. È necessario meterselo in testa: scrivere non vuol dire (o non vuol dire soltanto) mettere a nudo la propria anima al mondo. Significa dare alle altre persone, o condividere con loro, qualcosa che sia interessante e piacevole. Per cui basta ai patemi della vostra mente, stop a tutte le vostre interessantissime riflessioni. Raccontate storie, fatelo bene. Fate ridere: devono essere cose divertenti, belle, brillanti. Per favore!
Più multimedia
Eh già. Le sole carta e penna non bastano più. Immagini? Sono il minimo. I video? Sarebbe ancora meglio. E i suoni, suggestivi ed evocativi: perché non registrarli? Perché non portare con voi anche le voci (letterali) che incontrate? Poi mettete tutto insieme, in un insieme meraviglioso. Ed ecco il racconto di viaggio perfetto.