Caro direttore, a Pompei ho avuto una bella sorpresa

Caro direttore, a Pompei ho avuto una bella sorpresa

Come la pensano gli italiani lo si può comprendere anche dalle lettere ai giornali. C’è un sito, in Italia, che, quotidianamente, pubblica le lettere più interessanti, www.carodirettore.eu, nato per iniziativa dell’Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano. Linkiesta ne propone qualcuna, rimandando al sito i lettori che vorranno avere un panorama ancora più vasto di ciò che gli italiani scrivono ai giornali, quotidiani e periodici.

Stiamo andando verso l’omicidio stradale e l’ergastolo della patente
In riferimento allarticolo di Beppe Severgnini (Corriere di ieri), è da un pezzo che sollevo la questione dellomicidio stradale (la mia prima proposta, fatta da senatore, risale a oltre un anno fa) ma solo da alcune settimane me ne occupo per delega. Le mie proposte precedono il dramma della morte dei tre bambini e sono già state valutate dalla commissione competente alla Camera. Il mio dolore per i morti ha anticipato di poco la rabbia esplosa con la conoscenza dei dati. Troppi omicidi stradali, troppe attenuanti per chi ha provocato lincidente mortale, poca giustizia. Un terzo delle persone che causa incidenti mortali sulla strada è sotto effetto di droga o alcool. Puntualmente, di queste, gran parte rimane impunita, tra patteggiamenti e attenuanti. Al sussulto ha fatto subito seguito liniziativa. Lergastolo della patente e linasprimento e relativa certezza della pena. Siamo al lavoro per accelerare i tempi di approvazione del nuovo Codice della Strada. E stiamo verificando alternative giuridicamente possibili per sciogliere questo nodo con la massima urgenza.

Riccardo Nencini, vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corriere della Sera, 28 giugno

Corruzione: anche Machiavelli ha le sue colpe
È da decenni che si parla di corruzione in Italia. Dopo lo scandalo di Venezia, ho sentito una personalità intervistata alla tv affermare che la corruzione economica è solo un effetto della mancanza di formazione delle coscienze. Ha aggiunto che in Italia non si usa parlare di questa dimensione morale della corruzione, mentre bisogna proprio dedicarsi alla formazione delle coscienze se si vuole por fine allo sfacelo ormai anche sociale. Veramente la Chiesa tale funzione la compie: occorre che lo faccia anche lo Stato, altrimenti lopera non risulta sufficiente. Mi pare che, in Italia, un inizio necessario sia il coraggio di definire, a scuola, come immorale il machiavellismo nel suo punto più noto e deleterio: il fine giustifica i mezzi. In 25 anni di insegnamento ho avuto tra le mani decine di storie della letteratura italiana. Nessuna che osasse condannare apertamente il “Facci, dunque, uno principe di vincere e mantenere lo stato: e mezzi saranno indicati onorevoli e da ciascuno laudati” (“Il principe”, 18,5). Eppure, su quella base le deduzioni “A che serve la politica se non se ne abusa?”: “gli affari sono affari”; e (con “La Mandragola”): “Anche ladulterio è amore”, diventano inevitabili.

Don Marcello De Grandi, Valsolda (Co), Avvenire, 28 giugno

Proprio tutto male a Pompei? Direi di no
Sabato scorso sono stato a Pompei e ho visitato il sito archeologico accompagnato da alcuni ospiti stranieri. MI aspettavo di trovarmi di fronte allo sfascio completo, data la pessima pubblicità che da tanto tempo accompagna il sito nei media di tutto il mondo. Invece, con mia sorpresa, ho visitato unarea archeologica ben tenuta, con una razionale gestione degli ingressi e delle visite (il luogo era affollatissimo da migliaia e migliaia di visitatori), piacevole e organizzato anche se alcune parti risultavano non accessibili. Allesterno poi ho trovato un contesto di attività commerciali che offrono ristoro e possibilità di acquisti di oggettistica di visitatori, senza aggressività né maleducazione. “Dulcis in fundo”, ho preso la Circumvesuviana per tornare a Napoli Centrale e di lì rientrare a Roma. Mi aspettavo un luogo degradato e mezzi vecchi e sferraglianti. Invece ho trovato una stazione ben tenuta, pulita, piena di gente e, sorpresa, un treno nuovissimo con tanto di aria condizionata e oltretutto anche in orario. Lo so che sono controcorrente rispetto alla vulgata di questi tempi. Non stiamo esagerando con queste polemiche contro il sito più famoso del mondo?

Alessandro Bianchi, funzionario Mibact, Corriere, della Sera 30 giugno

La pieve chiusa ai fedeli per il battesimo del figlio di Carlo Conti
Pieve romanica di Cercina, da secoli luogo di incontro e di meditazione sulle pendici di Monte Morello. Dal refettorio, dietro una distesa digradante di verde, la cupola del Brunelleschi. Domenica 15 giugno. In calendario un battesimo particolare, bimbo, familiari e invitati entrano in chiesa dal chiostro. Poi tutte le porte si chiudono e suonano le campane: la cerimonia è diventata un fatto privato; la chiesa, luogo esclusivo! Inutile reclamare. Il piccolo di Carlo Conti e consorte è un piccolo speciale, col gruppo che lo accompagna (ospite, tra gli altri ammessi al rito, Leonardo Pieraccioni). La pieve si chiude per lui. Abbiamo provato a domandare al sacerdote officiante: ma papa Francesco non ha dichiarato che la Chiesa deve avere le porte aperte a tutti? O è solo una metafora? E poi, viene da chiedersi: Cercina non è forse un bene culturale patrimonio di tutta la comunità? Ecclesia non è forse sinonimo di chiamata? Perché, per chi, chiudere alla comunità le porte in faccia, fossanche solo per unora?

Giovanna Tafani Pratesi, Il Fatto Quotidiano, 1° luglio

Quando anche la fatalità diventa un po’ colpevole
Non dubito del fatto che sia stata in buona parte la fatalità a provocare la caduta di un ramo causando così la morte di due persone. Ma il confine fra fatalità e incuria è labile. Firenze ormai è come un centro commerciale il primo giorno di saldi. Torme di turisti compratori sciamano per il centro storico. Basta poi uscire dalla cerchia delle mura per ritrovarsi nel retrobottega: confusione, incuria, abbandono. Mi chiedo se la volontà di fare di Firenze una vetrina, investendo le poche risorse nella parte più visibile della città a discapito di tutto il resto, non sia la ragione per cui anche la fatalità diventa in qualche modo colpevole.

Francesco Giannoni, [email protected], la Repubblica, 1° luglio

Negli agriturismi sono in molti a sfuggire al fisco
Secondo la Coldiretti 3,5 milioni di italiani trascorreranno ferie in agriturismi. Secondo l’Istat, gli arrivi di connazionali negli agriturismi sono meno di un milione e mezzo in 12 mesi. Ci sono quindi almeno 2 milioni di transazioni che ogni anno sfuggono al fisco. Che aspetta l’Agenzia delle entrate a scovarle?

Alessandro Nucara, [email protected]Corriere della Sera, 1° luglio

Renzi, se non altro, ci ha ridato la speranza
Alla domanda che molti fanno «ma cosa ha fatto Matteo Renzi fino a ora?», io risponderei che, pur con tutti i limiti che ci sono, ha ridato un po’ di speranza. E non è poco per un Paese come il nostro…

Aldo Volpe, [email protected]Corriere della Sera, 1° luglio

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