Caro direttore, voglio andare a Messa anche in crociera

Caro direttore, voglio andare a Messa anche in crociera

Come la pensano gli italiani lo si può comprendere anche dalle lettere ai giornali. C’è un sito, in Italia, che, quotidianamente, pubblica le lettere più interessanti, www.carodirettore.eu, nato per iniziativa dell’Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano. Linkiesta ne propone qualcuna, rimandando al sito i lettori che vorranno avere un panorama ancora più vasto di ciò che gli italiani scrivono ai giornali, quotidiani e periodici.

Quel concilio (Vaticano II) che continua a dar fastidio

Qualcuno dovrà dire a chi si oppone a Papa Francesco che un illustre collega nel cardinalato definiva la chiesa cattolica “in ritardo di duecento anni”; che il Vaticano II ha posto a fondamento del matrimonio l’amore. O forse è proprio “quel” Concilio che dà fastidio perché “pastorale” e non dogmatico? Che cosa un cristiano adulto deve ritenere “dottrina”? Il Concilio di Trento? Il “nuovo” Catechismo che, sotto l’illustrazione del VI comandamento (“non commettere atti impuri”) elenca insieme — n. 2351/56 — in sequenza “masturbazione, adulterio, prostituzione, omosessualità e (orrore) stupro”? Nell’intervista al cardinale De Paolis manca una domanda: “Ma lei si è mai innamorato prima di scegliere il sacerdozio?”. Saprebbe che per tutti, quando si conosce l’amore, è “per sempre”; ma ci sono ostacoli non previsti per i “vincoli” che sono ancora imposti senza carità evangelica. Compreso quello per i sacerdoti.

Giancarla Codrignani, [email protected], Repubblica 25 settembre

Il papa condanni tutti gli ateismi

Concordo con il Papa che ha denunciato come l’Albania abbia sofferto per anni la tragedia di un regime ateo. Guardiamo al lato positivo della cosa: a differenza di quello che è accaduto nella ex Urss, il regime degli Hoxha non ha cancellato il patrimonio artistico-religioso, abbattendo chiese o trasformandole in depositi di grano o destinandole ad altri scopi con compromissione o distruzione delle opere d’arte contenute. Non occorre tuttavia andare troppo lontano per vedere i danni dell’ateismo. Nella tanto civilizzata e supposto modello di democrazia qual è questa Unione Europea vi è in corso qualcosa di ben più grave. Lo spostamento delle priorità, un progressivo azzeramento dei diritti umani a favore di questa nuova religione assolutista dei poteri finanziari, per la cui supremazia si calpesta e si ribalta qualsiasi insegnamento, ad iniziare dal dovere per ogni cristiano dell’amare il prossimo suo come se stesso. Sostituto con una legge della giungla nella quale ognuno pensa per sé e chi ci riesce meglio sono i più potenti, destinati a diventare ancora più potenti giorno dopo giorno. Calpesta e annienta il prossimo tuo anche se si tratta di una intera nazione. Invito il Papa a tirare fuori il coraggio di cui dispone, dimostrato sin da quando ha denunciato lo stato di guerra attuale. Se esiste nel Palazzo ancora qualcuno timorato di Dio costui deve sapere che l’inferno non è ancora stato abolito.

Anna Mosene, Roma, Il Messaggero, 25 settembre

La cultura non è soltanto nei musei. La cultura siamo noi

Abbiamo perduto di vista il reale significato della parola «Cultura». All’indomani della «Notte blu», nei giorni in cui Torino accoglie i ministri europei per la cultura e «Torino spiritualità», trovo sbagliato che la parola «cultura» sia oggi usata per indicare soltanto musei, mostre, musica classica, balletti, scavi archeologici, eventi letterari… Nel linguaggio comune ha, insomma, sostituito la parola «Arte». Credo che, nelle file ai botteghini, per molte persone la partecipazione a tali espressioni artistiche sia più che altro un atto dovuto. Il concetto di cultura deve essere invece più ampio. La Cultura è il bagaglio che ognuno di noi si porta appresso, da cui attinge le risorse per la vita. Cultura sono Beethoven, Proust o Botticelli, ma lo sono anche sport, gastronomia, il rock, saper fabbricare un mobile o cucinare un piatto, lo sono le competenze nel lavoro, la conoscenza del proprio territorio e della sua storia. Più grosso è il bagaglio, più risorse abbiamo per vivere. Penso alle scelte per la scuola, che dovrebbe essere il luogo in cui si forma la nostra cultura, ed è invece ridotta alla mera formazione per i futuri lavoratori. Penso all’eterno dibattito sugli anziani, portatori di cultura, sempre invitati a lasciare spazio ai giovani. L’esperienza è un valore assoluto e l’abbandono dovrebbe essere una scelta. Insomma, la cultura siamo noi, nessuno si senta escluso.  

Marco Gambella, La Stampa, 25 settembre

Niente messa sulle navi Costa

Debbo purtroppo confermare che Costa Crociere ha deciso di eliminare il servizio di Santa Messa (quotidiana e, temo, festiva) sulle proprie navi. Io e altri amici abbiamo scritto email per fare presente come questa decisione sia causa di disagio per noi e per numerosi altri ospiti delle navi Costa. Ritengo che la questione sia importante, coinvolgendo il senso che noi diamo alla parola “vacanza”: periodo per riposare e per ritemprarsi, senz’altro. Non ci vogliamo dimenticare però chi siamo e Chi ci dona la possibilità di godere delle ferie.

Daniele Lalli, Milano, Avvenire, 25 settembre  

Una carta d’identità eguale per i paesi Ue

Per dare un contributo allo sviluppo del debole spirito di unità che alberga nei cittadini europei,sarebbe bene che ogni documento di identità nazionale venisse stampato in un unico modello europeo per tutti i Paesi dell’Unione. Sarebbe un piccolo segnale, ma con risvolti che non possono che essere positivi.

Ermanno Padovan, [email protected], Corriere della Sera 25 settembre

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