Useremo pellicole luminose per consumare meno energia

Useremo pellicole luminose per consumare meno energia

La prossima grande novità nell’illuminazione potrebbe comparire sotto forma di pellicole luminose che consumano la metà rispetto a un sistema equivalente di luci fluorescenti, e che possono essere laminate a pareti o soffitti. Le pellicole conterranno “LED” organici, altrimenti dette “OLED” – la stessa tecnologia utilizzata in alcuni televisori ultrasottili e smartphone.

Gli OLED potrebbero essere impiegati in grandi pellicole, perché le molecole organiche che emettono luce possono essere depositate su grandi superfici. Sono anche più freddi rispetto ai LED convenzionali, e non necessiterebbero di elaborati impianti di ventilazione, per cui una struttura di illuminazione sarebbe più semplice. L’illuminazione OLED è fra le dicei e le cento volte più cara rispetto a quella convenzionale ma, con il calare dei prezzi, potrebbe sostituire le installazioni fluorescenti.

Nelle ultime settimane, alcuni ricercatori hanno annunciato passi avanti che potrebbero migliorare considerevolmente l’efficienza dell’illuminazione OLED. Una startup di nome Pixelligent, ad esempio, ha scoperto un sistema per raddoppiare o triplicare la luminosità tramite nanoparticelle che agevolano la transizione della luce fra le parti di un dispositivo OLED. Questa soluzione previene riflessi e permette a una maggiore quantità di luce di uscire.

Diverse società stanno ora facendo passi avanti nella riduzione dei costi. Konica-Minolta e OLED Works (una impresa formata dalla vecchia divisione di Kodak) stanno entrambe sviluppando nuove tecniche economiche di produzione. Queste aziende, oltre alla olandese Philips, intendono scalare la produzione di sistemi di illuminazione di questo tipo nel giro dei prossimi due anni per ridurne il costo.

Come ci spiega Michael Boroson, CTO della OLED Works, il costo elevato dell’illuminazione OLED è dovuto in parte al fatto che gli impianti produttivi utilizzano attrezzature sviluppate per produrre schermi ad alta risoluzione. La sua società sta reingegnerizzando le attrezzature per utilizzare meno materiali e operare più in fretta.

Persino con questi progressi, passeranno ancora diversi anni prima che i costi scendano al punto da agevolare la diffusione dell’illuminazione OLED. Ad oggi, le lampade con diodi organici possono arrivare a costare anche nove mila dollari. Philips, però, mira a introdurre prodotti OLED entro l’inizio del 2017 a un prezzo compreso fra i seicento e i 1.600 dollari. Con l’aumento della capacità produttiva, si prevede che i costi continueranno a scendere.

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