Nemmeno il tempo di annunciare la notizia che Facebook sta lavorando ad una versione professionale del social network, ben accetto anche all’interno dei luoghi di lavoro, che ecco giungere puntuale un’altra notizia dal sapore beffardo. Il licenziamento di un dipendente della Cs&D in Sardegna per un “mi piace” su Facebook poco gradito alla società. Di seguito i dettagli della vicenda insieme ad una rassegna di tutte le altre notizie più importanti della settimana tecnologica.
La grande battaglia della musica in streaming
I possessori di iPhone e iPad troveranno installato sui loro dispositivi Beats, il servizio di musica in streaming dell’omonima società che Apple ha acquisito a maggio di quest’anno per 3 miliardi di dollari. Il servizio dovrebbe essere disponibile già a partire da marzo, e sarebbe un primo tentativo da parte di Apple di spingere i propri utenti a sottoscrivere un abbonamento a Beats, proprio nel momento in cui i download di contenuti da iTunes sono in picchiata. (The Guardian)
Stop alla pubblicità su Google, forse
Un modesto contributo al mese, affidato alla nostra disponibilità economica: 1,2,3 dollari. Per avere Internet senza pubblicità, ovvero una Rete dove i nostri dati personali non saranno più venduti a inserzionisti pronti a perseguitarci ogni volta che apriamo una nuova pagina, o visitiamo un sito di news, con promozioni su misura. Al posto degli advertiser ci sarà, invece, un altro messaggio. Un semplice, e riconoscente: “Grazie”. Il nuovo servizio si chiama Contributor (Repubblica)
Occhio al “mi piace”
Facebook in ufficio non sarà più un tabù. Una nuova versione del social network di Mark Zuckerberg sarebbe in cantiere e punterebbe a conquistare l’universo del mercato del lavoro, lanciando così la sfida diretta a LinkedIn (Financial Times)
La decisione arriva nel momento in cui la Nestlé, che nei giorni scorsi aveva licenziato un dipendente per lo stesso motivo, sta valutando un ripensamento. A licenziare il quarantenne Marco Pinna «per la sua gravissima adesione e le asserzioni pubblicamente rese, queste ultime talmente gravi da integrare gli estremi della minaccia» il presidente del Cda dell’azienda CS&DAlberto Cellino. Intanto la Nestlé, che nei giorni scorsi aveva licenziato una dipendente per un post su Facebook, ieri ha deciso di ritirare il provvedimento. (L’Unione Sarda)
Gioie e dolori di Uber
Si scrive Uber, si legge Google e guadagna quanto Facebook. Dati alla mano, il braccio di ferro per le strade di mezzo mondo, che in California si è risolto con una legge ad hoc per regolamentare la presenza del nuovo attore del settore dei trasporti, non ha frenato lo sviluppo della startup americana. Secondo le ultime indiscrezioni, al miliardo e mezzo di dollari di finanziamenti rastrellato negli ultimi mesi da una serie di investitori di cui fa parte anche Google si starebbe per aggiungere un altro miliardo tondo tondo. Il valore della società supererebbe così i 30 miliardi (Corriere)
Che i vertici di Uber non si facciano troppi scrupoli nel fronteggiare leggi e tassisti di mezzo mondo, si era capito. Questa volta però il vice presidente della società californiana Michael Emil l’ha sparata grossa. Come racconta il portale americano BuzzFeed, venerdì scorso, durante una cena alla Waverly Inn di New York, Emil ha suggerito di creare un team dedicato a scavare nel privato dei giornalisti che parlano male della società, giusto per far provare «un assaggio della loro stessa medicina». Allo scopo metterebbe a disposizione un milione di dollari. Nemmeno troppo, per una società che vale 17 miliardi (La Stampa) (Financial Times)
Vento dell’est
Un team di studenti ventenni del Polytecnic Republic di Singapore ha ricevuto un premio di 30mila dollari per sviluppare un’applicazione che permette agli utenti di non utilizzare il proprio smartphone, né le applicazioni. “Apple Tree” questo il nome dell’applicazione verrà messa sul mercato il prossimo marzo (The Straits Time)
Debutto record sul mercato obbligazionario per il colosso internet cinese Alibaba che ha emesso un’obbligazione da 8 miliardi di dollari raccogliendo ordini per un ammontare 6 volte tanto. Non male come prima volta. Secondo il provider Datalogic si tratta del più grande debutto sul mercato del debito societario di sempre. Con il bond emesso, la cinese Alibaba ha scalzato Intel che deteneva il record con il bond da 5 miliardi di dollari collocato a settembre 2011 (Sole 24 Ore) (Reuters)
Il motore della discordia
A partire da dicembre, Firefox utilizzerà Yahoo come motore di ricerca predefinito negli Stati Uniti per cellulari e desktop. Si tratta di un accordo di cinque anni, in cui Yahoo lancerà una nuova esperienza di ricerca per gli utenti di Firefox americani, e che dovrebbe servire per combattere lo strapotere di Google (Tech Crunch)
Consegnami questo
Dopo i droni, le consegne con i taxi, i telefonini in 3D, Amazon sorprende ancora. Secondo indiscrezioni in Rete, nel 2015 dovrebbe lanciare una piattaforma di prenotazione di alberghi, in sfida a realtà consolidate come Booking o Expedia. La società del vulcanico Jeff Bezos, metterà nel suo carnet hotel indipendenti e resort vicini alle principali metropoli americane, come New York, Los Angeles e Seattle. Strutture che consentono, insomma, una fuga dalla città (Ansa.it)