Chi ha detto che gli italiani non hanno più fiducia nelle istituzioni? Per entrare alla Camera dei deputati c’è sempre la fila. Tra visite guidate, mostre e convegni, sempre più cittadini bussano alle porte del Palazzo. Solo in questa legislatura a Montecitorio si sono registrati oltre 650mila ingressi.
E poi ci sono le visite virtuali. Per divulgare le attività parlamentari e avvicinare i cittadini alle istituzioni, gli uffici della Camera lavorano costantemente sui social network. E i risultati arrivano, in parte inattesi. Lo scorso 2 giugno è stata aperta la pagina Facebook di Montecitorio. Dopo qualche problema iniziale legato alla policy dei commenti, in meno di due mesi si sono già registrati oltre diecimila fan. Si dice che i giovani non si interessano alla politica, eppure stupisce l’età dei visitatori. Il 23 per cento ha meno di 24 anni. Costituzione alla mano non possono neppure votare al Senato. Il 48 per cento non arriva neppure a 35 anni.
Il 23 per cento dei fan su Facebook ha meno di 24 anni. Costituzione alla mano non possono neppure votare al Senato
E poi c’è Twitter. In poco più di un anno l’account di Montecitorio ha raggiunto 82mila follower. «L’account – si legge nel documento della Camera che pubblica questi dati – è ormai riconosciuto dai cittadini come una fonte diretta, affidabile e priva di intermediazione per ottenere informazioni sull’attività istituzionale e parlamentare». E così in poco tempo le interazioni hanno raggiunto livelli sorprendenti, nonostante il clima di antipolitica che si respira nel Paese. Gli uffici parlano orgogliosi di oltre 15 milioni di visualizzazioni. Senza dimenticare 120mila tra retweet e preferiti.
Non solo social, qualcuno arriva alla Camera attraverso il canale youtube. Qui gli iscritti sono poco più di 11mila. Ogni giorno vengono visti in media 58mila minuti di filmati. In totale sono già state superate due milioni e mezzo di visualizzazioni. Poco spazio alle sedute d’Aula, in larga parte si tratta di eventi connessi alle attività parlamentari. Come il discorso di insediamento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il contenuto più visto del canale.
Da inizio legislatura 17mila italiani hanno richiesto un biglietto per seguire i lavori dell’Aula. Insospettabili appassionati di procedure parlamentari
Dalla rete alla realtà, chi vuole visitare il Palazzo può approfittare delle manifestazioni “Montecitorio a porte aperte”. Un’occasione per visitare la Camera in piccoli gruppi, a volte sotto la guida della presidente Laura Boldrini. Ogni domenica sono almeno un migliaio i cittadini che si mettono in fila per entrare. In venticinque edizioni dell’appuntamento si sono registrati oltre 21mila ingressi. A questi si aggiungono i 40mila italiani che hanno approfittato di altre visite guidate e i 150mila studenti di quasi 3mila istituti entrati dall’inizio della legislatura.
Senza dimenticare i 17mila che dal marzo 2013 hanno richiesto un biglietto per seguire i lavori dell’Aula. Insospettabili appassionati di procedure parlamentari. E poi ci sono 240mila cittadini che hanno visitato la Camera in occasione degli oltre 2mila convegni organizzati negli ultimi due anni e mezzo. Un totale di 650mila visitatori, alla faccia dell’anti-casta.