Diciamo la verità: un filmone americano non è un filmone americano se non c’è, almeno una volta, una scena di sesso – o seduzione. È parte dell’impianto narrativo, è lo sfociare logico delle avventure dei protagonisti (sia che si tratti di eroi positivi sia che siano geni del male), l’incontro tra due figure, lo snodo della trama. Insomma, se non ci si mette un po’ di cosce o un po’ di tette, il film non va. Lo diceva il maestro Glauco in Boris: “L’utopia serve a camminare”. E le tette, nei film? “A sbijettà, a incassà, a fà i soldi”.
Per questo, per un bel ripasso delle scene più avvolgenti dei film, ecco un supercut sensuale. Si fa dalle gambe infinite di Margot Robbie di Wolf of Wall Street alla danza di Salma Hayek in “Una notte all’inferno”, passando per Black Swan, Pulp Fiction, Moulin Rouge, e così via.
Un tributo alla seduzione femminile, alla femminilità, allo sbijettà, in un filmato di quattro minuti realizzato da Robert Jones, appassionato di cinema di Los Angeles, ma seguito (almeno su Youtube) in tutto il mondo.