Il periodo prenatalizio in termini di calendario al cinema significa: cinepanettoni (Natale col boss), blockbuster di culto (Star Wars) e filmoni commoventi per tutta la famiglia (Belle & Sebastien).
Mentre per quanto riguarda il palinsesto televisivo, significa il monotono e rassicurante ritorno dei classiconi che hanno allietato la nostra infanzia, da Una poltrona per due a Mary Poppins, passando per Mamma ho perso l’aereo. Nightmare Before Christams per i palinsesti più audaci.
Se il lato più buonista del Natale, però, vi va stretto ma non volete rinunciare a un po’ di sana atmosfera natalizia, un’idea vincente potrebbe essere dare una chance a quei film che le feste natalizie le sfiorano solo di striscio. Che magari sono ambientati nella stagione, ma non sono dei veri e propri «film di Natale». Tutti quei film, insomma, che fanno atmosfera invernale in maniera meno canonica. E qui ve ne proponiamo una piccola rassegna.
L’appartamento di Billy Wilder (1960)
E’ il momento per rifugiarsi nei vecchi film in bianco e nero. Se poi come in questo caso la trama coinvolge sia Natale che Capodanno e il film in questione è una brillantissima commedia del grande maestro Billy Wilder, la scelta può davvero rivelarsi perfetta. Lo spunto comico di partenza è divertente e i protagonisti, Jack Lemmon e Shirley MacLaine, non sono da meno.
Fanny e Alexander di Ingmar Bergman (1982)
Restando tra i film d’autore, questo lavoro del regista svedese Ingmar Bergman, nato come film per la televisione, esiste in due versioni: una corta di durata di 188 minuti, e una lunga di 312. Si tratta di un film fortemente autobiografico: l’elegante ritratto di un’agiata famiglia borghese nella Svezia del primo ‘900 riunitasi per le feste. Il tutto osservato attraverso gli occhi dei due bambini: Fanny e Alexander, appunto.
I Gremlins di Joe Dante (1984)
Un regalo originale per Natale? Un mogwai! Magari comprato in un negozietto di cianfrusaglie di Chinatown. Basta ricordarsi qualche regola: mai esporlo alla luce, mai farlo bagnare e mai e poi mai nutrirlo dopo la mezzanotte. I film horror ambientati a Natale non mancano, ma in questo caso la componente orrorifera è molto contaminata dalla commedia, che la vince. È un film chiassoso, goffo, festoso e un po’ raccapricciante: è, insomma, il tipico film anni ’80 della premiata coppia Joe Dante-Chris Columbus.
Batman Returns di Tim Burton (1992)
Il gotico Tim Burton ama molto l’ambientazione natalizia, si pensi ad esempio a Edward mani di forbice. Questa volta però il suo estro barocco è al servizio dell’eroe DC Comics, come già era accaduto per Batman nel 1989. La storia inizia in modo dickensiano, con un bimbo deforme – il futuro Pinguino (Danny DeVito) – abbandonato in fasce dai genitori durante il periodo natalizio. Ma è tutto il film a essere assolutamente cupo e invernale.
Die Hard (Trappola di cristallo) di John McTiernan (1988)
Sembra strano ma sono molti i film d’azione ambientati durante il periodo natalizio, come Arma letale o Kiss Kiss, Bang Bang. In Die Hard però abbiamo party natalizi aziendali, pericolosi terroristi e un grattacielo. Nonché un Bruce Willis in forma, che con questo film trova la via per il successo.
Tokyo godfathers di Satoshi Kon (2003)
Chiudiamo con un film tutto diverso da tutto ciò che è stato proposto finora. Intanto perché si tratta di animazione, e in secondo luogo perché qui il Natale è preponderante ma sui generis. Si tratta di uno dei lavori meno noti di Satoshi Kon, una sorta di rivisitazione della storia dei tre re magi, che qui sono tre senza tetto, emarginati sociali (un travestito omosessuale, un alcolizzato e una ragazzina scappata di casa) che per caso, la vigilia di Natale, trovano una bambina abbandonata tra l’immondizia. Inizia così il loro vagabondaggio nella Tokyo dei reietti e degli indifferenti quartieri bene.