Elezioni a milanoGiuseppe Sala, un allenatore scelto dai giocatori

Quasi tutta la Giunta Pisapia archivia il sindaco uscente e nemmeno lo cita più: gli assessori milanesi in massa chiedono a mr. Expo di portarli con sé

Come Alfred Hitchcock nei suoi film, Giuliano Pisapia è apparso solo qua e là in alcune delle fotografie proiettate dietro al palco per raccontare gli ultimi cinque anni di politica arancione a Milano. Ma al Teatro Elfo Puccini, dove la gran parte dei suoi assessori ha pubblicamente offerto sostegno alla candidatura di Giuseppe Sala alle primarie del centrosinistra, il sindaco che ha deciso di non ricandidarsi non solo non ha avuto il ruolo di regista, visto che da tempo si è smarcato dalla sfida di Mr Expo e ha anzi sollecitato la contro-candidatura della sua vice Francesca Balzani.
L’assente Pisapia non è nemmeno stato citato dai suoi assessori, nonostante si siano impegnati in più di due ore di elogi della sua amministrazione.
Caso più unico che raro, nel teatro di corso Buenos Aires: non un allenatore che sceglie la propria squadra, ma una squadra che sceglie il proprio allenatore, gli porta in dote tutto quanto fatto nella stagione precedente e gli dice di andare avanti così. “Continuità”, è stato infatti il motto di 12 assessori sui 16 che si sono alternati in questi ormai cinque anni di Giunta Pisapia. Sul palco Cristina Tajani, Marco Granelli, Pierfrancesco Maran, Daniela Benelli, Franco D’Alfonso e Chiara Bisconti. In platea, Bruno Tabacci e Maria Grazia Guida.

L’assente Pisapia non è nemmeno stato citato dai suoi assessori, nonostante si siano impegnati in più di due ore di elogi della sua amministrazione

Ma la vera star, insieme a Sala, che ha preso la parola per ultimo, è stata Ada Lucia De Cesaris, la donna che fino a luglio era la vice di Pisapia con la delega all’Urbanistica ma che si è dimessa proprio in polemica con il sindaco (che poi l’ha sostituita con la Balzani). Dal palco dell’Elfo Puccini, la De Cesaris si è commossa, ha fatto il suo elenco di opere buone e ha chiarito di essere uscita di scena perché sentiva di «non poter più fare quello per cui ero stata chiamata: curare la città e dire la verità ai cittadini». La De Cesaris è stata presentata come il sindaco de facto di Milano, quando era a Palazzo Marino. Una sorta di “caposquadra”.
E lei ha guardato Granelli, l’assessore che si è occupato di sicurezza e delle esondazioni del Seveso, per dirgli che anche lui era in fondo un sindaco, il «sindaco di notte». Ma il sindaco vero?
Quello che i suoi assessori non perdonano a Pisapia – e in questo il discorso più polemico è stato quello della Bisconti – è di aver predicato il gioco di squadra ma di non averlo sempre praticato, almeno nei momenti decisivi. Come quando nella primavera scorsa ha annunciato di non volersi ricandidare, senza dirlo alla sua Giunta prima che alla stampa. O come quando ha deciso nelle scorse settimane di usare la carta Balzani per le primarie.

Con queste signore e questi signori mi trovo veramente bene, mi hanno accolto con grande altruismo


Giuseppe Sala

Il risultato è che la squadra ha deciso di archiviare Pisapia senza tanti complimenti, anche se qualche pezzo della Giunta ha preso un’altra strada: la Balzani stessa, ovviamente, che ha dalla sua parte l’ex assessore Stefano Boeri, e Pierfrancesco Majorino, altro candidato alle primarie sostenuto da un altro assessore, Filippo Del Corno. Ma il grosso della Giunta milanese ora è con Beppe Sala.
Un vantaggio, per Mr Expo, che non dovrà fare fatica a dirsi «in continuità» con l’Amministrazione uscente. Ma anche un potenziale rischio, perché questo abbraccio potrebbe condizionarlo al momento delle scelte, oltre a toglierli la spinta a fare qualche strappo programmatico troppo evidente. «Con queste signore e questi signori mi trovo veramente bene, mi hanno accolto con grande altruismo», ha dovuto riconoscere Sala dal palco, introdotto dal direttore de Linkiesta, Francesco Cancellato, moderatore della serata. L’unica che ha detto di non volersi ricandidare ad alcun ruolo pubblico è stata la Benelli, ma ha assicurato che lavorerà per la vittoria di Sala alle primarie del 7 febbraio. Gli altri assessori di Pisapia, se quelle primarie saranno vinte dal nuovo allenatore, si aspettano invece di giocare un altro campionato. Non vogliono essere chiusi nell’album di fotografie insieme al vecchio mister.

Twitter: @ilbrontolo