Oggi chiunque di voi che mi state leggendo, e con voi almeno un altro miliardo di esseri umani, ha scritto qualcosa. Vent’anni fa invece sarebbero state poche migliaia di persone ad aver scritto qualcosa.
Probabilmente si tratta in schiacciante maggioranza di sms, mail, aggiornamenti di status su Facebook, nulla che possa insidiare il primato di Omero o di Shakespeare: ma in un modo o nell’altro noi esseri umani stiamo scrivendo come prima non era neanche immaginabile. Un miliardo e mezzo di post al giorno su tutto il pianeta sono la prova inequivocabile che la scrittura non ha mai goduto di così esuberante salute quanto ora.
Lasciatemelo dire allora: chi con aria dolente e ammonitrice lamenta sconsolato che la scrittura è in crisi può anche essere un grande intellettuale ma di evoluzione, e anche di scrittura, non se ne intende granché.