Le elezioni sconosciute: Maroni capolista a Varese, Mastella sindaco di Benevento

Non ci sono solo le grandi metropoli. Ecco le campagne elettorali di cui non parla nessuno. A Latina, 150mila abitanti, sono tornati i Forconi. Se a Cosenza si stringono le intese tra Renzi e Verdini, a Cagliari il Pd sostiene un esponente di Sel. E spesso i Cinque stelle nemmeno si presentano

È una campagna elettorale sconosciuta. Nei dibattiti in tv e sui grandi giornali non ne parla quasi nessuno. A conquistare l’attenzione sono le vicende di Roma e Milano, al massimo Napoli e Torino. Eppure tra pochi giorni andranno al voto altre centinaia di città italiane. Realtà importanti come Cagliari, Trieste, Salerno, Ravenna… Ad esempio in pochi sanno che a Benevento è in corsa per diventare sindaco uno dei protagonisti della politica italiana degli ultimi decenni: Clemente Mastella. Il governatore lombardo Roberto Maroni, invece, sgomita per un seggio da consigliere a Varese, capitale leghista d’Italia. A Latina si candida il leader dei Forconi, il movimento che qualche anno fa fece tremare l’Italia. I Cinque Stelle? Si parla tanto della corsa al Campidoglio di Virginia Raggi, ma in molte città i grillini non sono neppure riusciti a presentare una lista.

Milioni di italiani al voto. 77mila candidati pronti a sfidarsi in 1.342 comuni. Più di 3500 aspiranti sindaci. Ogni città ha la sua storia, ogni realtà le sue dinamiche. In Sardegna, ad esempio, il centrosinistra corre unito come un tempo. A Cagliari, oltre 150mila abitanti, il Partito democratico sostiene addirittura un candidato della sinistra. È Massimo Zedda, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà e sindaco uscente. Il Partito della Nazione non è ancora sbarcato sull’Isola: nella coalizione ci sono anche Rifondazione comunista e il partito sardo d’azione. Tra i rivali spiccano la Cinque Stelle Antonietta Martinez e il candidato del centrodestra Piergiorgio Massidda. Situazione molto diversa a Trieste, capoluogo friulano di 200mila abitanti (in tutta la regione sono 39 le città al voto). Qui il sindaco uscente Roberto Cosolini tenta la riconferma con il sostegno del Partito democratico e una parte di Sel. Ma la sinistra esprime almeno altre due candidature, da Marino Sossi di Sinistra per Trieste a Iztok Furlanic di Sinistra Unita. Sarà una sfida allargata, nel vero senso della parola. In tutto ci sono ben undici candidati a sindaco: tra loro il grillino Paolo Menis e Roberto Dipiazza, forte dell’intesa di centrodestra tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

Scendendo lungo la costa adriatica si arriva in Romagna. Qui si vota, tra le altre realtà, a Rimini e Ravenna. Insieme superano i 300mila abitanti, ma in entrambe le città non ci saranno liste a Cinque Stelle

Scendendo lungo la costa adriatica si arriva in Romagna. Qui si vota, tra le altre realtà, a Rimini e Ravenna. Insieme superano i 300mila abitanti. Forse anche per questo nei prossimi giorni il premier Matteo Renzi ha deciso di organizzare una doppia puntata elettorale. Piccola curiosità, in entrambe le competizioni non ci saranno liste a Cinque Stelle. A Ravenna il centrosinistra parte in vantaggio. Il sindaco del Partito democratico uscente lascia dopo due mandati e due elezioni vinte al primo turno. Al suo posto è in corsa il dem Michele De Pascale (pochi giorni fa la ministra Maria Elena Boschi era in città per sostenerlo). Raffaella Sutter corre con l’appoggio di Sel, Rifondazione comunista, Possibile e Comunisti Italiani. Il centrodestra, anche qui unito, sostiene Massimiliano Alberghini. A Rimini, invece, i democrat ripropongono il sindaco uscente Andrea Gnassi (il rivale di centrodestra è Marzio Pecci).

Nell’agro pontino è tutto un fiorire di candidati di destra. Latina è la seconda città del Lazio per numero di abitanti, oltre 125mila. Qui si scontrano 11 aspiranti sindaci. C’è un esponente de La Destra, uno di CasaPound, uno del Movimento Sociale. Forza Italia sostiene un altro candidato. E un altro ancora Fratelli d’Italia e Noi con Salvini. Persino la lista Fare! di Flavio Tosi ha suo uomo. Ma la curiosità riguarda Danilo Calvani, storico leader dei Forconi. Anche lui in corsa per diventare primo cittadino dell’ex città di Littoria. Pochi chilometri più a sud si entra in Campania, qui i comuni al voto sono 147. Il dibattito nazionale racconta con interesse la sfida napoletana, dove il sindaco uscente Luigi De Magistris tenta la riconferma. Le altre partite, invece, sono meno note. Quella di Salerno ad esempio, 135mila abitanti, la città del governatore regionale Vincenzo De Luca. E in corsa c’è proprio un suo fedelissimo, Vincenzo Napoli. Tra gli sfidanti spiccano Roberto Celano, sostenuto anche da Forza Italia, e Antonio Iannone, Fratelli d’Italia. Qui i candidati a sindaco sono dieci (manca però la lista dei Cinque Stelle).

Clemente Mastella sogna di diventare sindaco di Benevento. Già ministro, deputato, senatore ed europarlamentare, più volte primo cittadino di Ceppaloni, adesso l’ex Guardasigilli del governo Prodi tenta una nuova avventura

Clemente Mastella sogna di diventare sindaco di Benevento. Alla faccia della rottamazione. Già ministro, deputato, senatore ed europarlamentare, più volte primo cittadino della sua Ceppaloni, adesso l’ex Guardasigilli del governo Prodi tenta una nuova avventura. Corre con il sostegno di Forza Italia. E dovrà vedersela, tra gli altri, con l’esponente del Pd Raffaele Del Vecchio e la Cinque Stelle Marianna Farese. Sempre in Campania c’è Caserta, 80mila abitanti. In lizza per diventare sindaco sono Carlo Marino con il Pd, Riccardo Ventre con Forza Italia e FdI. Più diversi candidati sostenuti da numerose liste civiche. Persino Noi con Salvini presenta un suo aspirante sindaco, in solitaria.

A Olbia corre da sindaco il deputato di Forza Italia Settimo Nizzi. A Novara, in Piemonte, si consuma l’ennesimo derby di centrodestra tra Lega-Fratelli d’Italia e Forza Italia. Da Nord a Sud e ritorno. Varese conta 80mila abitanti, è uno storico feudo leghista. Qui il centrodestra è riuscito a proporre una candidatura unitaria: è l’imprenditore Paolo Orrigoni, sostenuto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Piccola curiosità: il capolista del Carroccio sarà Roberto Maroni, presidente della Regione. «Non c’è incompatibilità, non c’è ineleggibilità, non ci sono obiezioni formali» ha spiegato. Per il Partito democratico corre Davide Galimberti. Flavio Pandolfo, invece, è l’esponente della sinistra. Ha conquistato più volte l’interesse nazionale la campagna elettorale di Cosenza. La città calabrese è diventata l’avanguardia dell’intesa tra Renzi e Verdini. Pochi giorni fa, infatti, il senatore leader di Ala è sceso nel meridione per sostenere pubblicamente il candidato sindaco del Partito democratico Carlo Guccione. Prima di allora, il centro calabrese era già finito sotto le luci della ribalta per la candidatura a primo cittadino, poi ritirata, del manager dei vip Lucio Presta.