Cinquanta miliardi di macchine che si parlano fra loro: possiamo naturalmente vederle – alcuni con ammirazione, altri con sgomento – come l’irresistibile avanzata della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Ineccepibile, no?
Sì, ineccepibile ma anche limitato: perché nella Internet of Things – il più eclatante fenomeno degli ultimi e dei prossimi anni – c’è molto di più della Internet of Things. Come c’era molto di più nel fuoco che non soltanto il fuoco, e poi nella ruota, nella stampa, nell’elettricità, e in tutte le altre scoperte e invenzioni che hanno espanso la nostra esistenza.
Perché nell’intera storia umana il mutamento tecnologico è sempre stato il rivelatorio dito che ci ha mostrato la luminosa luna di un mutamento umano, antropologico, vitale.
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La tecnologia ci consente di scoprire nuovi gesti, di attivare aree dormienti della nostra mente