“Codice degli appalti, l’Anac non è in ritardo nelle linee guida”

La lettera dell’Autorità nazionale anticorruzione

Riportiamo la lettera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione

In riferimento a quanto riportato nella versione originaria dell’articolo “Così il nuovo codice degli appalti ha bloccato gli investimenti” (Linkiesta, 31 gennaio) l’Autorità nazionale anticorruzione smentisce che le linee guida “sono in ritardo” e che “ne mancano ancora 30 da emanare”. Allo stato attuale devono infatti essere approvate solo quelle su qualificazione delle stazioni appaltanti e affidamenti dei concessionari.

Dopo aver svolto consultazioni pubbliche e chiesto in spirito di collaborazione istituzionale i pareri (non obbligatori) di Consiglio di Stato e competenti commissioni parlamentari, in pochi mesi l’Anac ha emanato linee guida su affidamento dei servizi di architettura e ingegneria (in Gazzetta ufficiale il 29 settembre 2016), offerta economicamente più vantaggiosa (11 ottobre), responsabile unico del procedimento (22 novembre), affidamenti sotto soglia (23 novembre), commissari di gara (3 dicembre), gravi illeciti professionali (3 gennaio). Le linee guida sul Direttore dei Lavori e il Direttore dell’esecuzione sono inviate al Ministero delle Infrastrutture lo scorso 15 dicembre perché confluiscano in un decreto ministeriale, mentre quelle sugli affidamenti in house hanno di recente ricevuto il parere favorevole del Consiglio di Stato e saranno varate a breve. Le linee guida sul monitoraggio del partenariato pubblico-privato e sui servizi infungibili, già deliberate dall’Anac, sono invece attesa del parere consultivo della giustizia amministrativa per il via libera definitivo.

Per la qualificazione delle stazioni appaltanti si attende un Dpcm del governo, mentre le linee guida su rating d’impresa e requisiti per le aziende sottoposte a procedure fallimentari sono sospese in attesa dei probabili mutamenti legislativi nei correttivi al Codice.

X