Ci sono tanti modi per mostrare all’estero le eccellenze del proprio Paese. Il Teatro alla Scala di Milano ha scelto un progetto che unisse due delle sue migliori esportazioni: l’opera lirica e la produzione energia.
Il 4 settembre durante la Giornata Nazionale dell’Italia all’Expo 2017 di Astana, l’orchestra del più famoso teatro italiano ha eseguito il “Falstaff” di Giuseppe Verdi all’Opera Astana House. Si trattava della seconda rappresentazione nella capitale del Kazakistan dopo quella del 1 settembre che ha dato inizio al “Tour del Teatro alla Scala ad Astana”, terminato il 9 settembre. Diretta dal grande direttore d’orchestra indiano Zubin Mehta, l’orchestra ha replicato l’ultima opera composta da Verdi il 6 e 8 settembre. Mentre il 7 e 9 settembre è stato il turno della “Sinfonia n.9 in re minore, op. 125” di Ludwig van Beethoven, il cui coro finale è conosciuto in tutto il mondo come “l’inno alla gioia”.
Il corpo di ballo del Teatro alla Scala era stata la prima compagnia estera a esibirsi nell’Opera Astana House, quando nel 2014 aveva portato il Don Chisciotte di Minkus nella coreografia di Nureyev. Quest’anno invece è presente per la prima volta anche l’orchestra scaligera.
E l’energia? Sponsor unico dell’evento è Eni, azienda leader del settore gas naturale, presente in Kazakistan dal 1992 dove coopera nel giacimento di Karachaganak, uno dei più grandi al mondo, nel nord-ovest del Paese, al confine con la Russia. La partnership ideale visto che il tema dell’Expo-2017 di Astans è Future Energy, energia futura. Un’occasione per riflettere sul rapporto con l’ambiente e le energie rinnovabili. La prima esposizione internazionale organizzata in un paese centro asiatico, due anni dopo quella di Milano è partita inaugurata il 10 giugno e durerà fino al 10 settembre. Finora ha richiamato più di tre milioni di visitatori.