Della Sindrome dell’impostore soffrono di più le donne o gli uomini? Fino a qualche tempo fa si pensare che il pensiero di “essere un bluff” fosse più radicato nel gentil sesso, ma in realtà molti studi confermano il contrario. Probabilmente quello che è vero è che uomini e donne ne soffrono, ma ne parlano in modo diverso e affrontano la cosa secondo schemi di pensiero differenti.
Intanto la Sindrome dell’Impostore ha una radice comune a maschi e femmine, perché si origina nell’infanzia. Quando guardiamo i nostri genitori e non riusciamo a capacitarci del fatto che un giorno sono stati esattamente come noi. Vediamo nostro padre e nostra madre fare cose che noi non sappiamo e possiamo fare, e pensiamo che questo gap non si colmerà mai. Come spiega il filosofo Alain De Botton, una delle prime cose di cui ci rendiamo conto, è che le altre persone, e in particolare quelle che amiamo di più e ammiriamo, non sono per niente come noi. In età adulta questa convinzione si trasforma in qualche modo, e può radicarsi ancora di più. Consideriamo le persone intorno a noi capaci di ottenere successo, mentre non facciamo lo stesso con noi stessi. Ci sentiamo impostori, non perché siamo imperfetti, ma perché non riusciamo a pensare che gli altri siano altrettanto imperfetti, al di sotto della splendida facciata che vediamo o che ci mostrano. Il problema è che noi ci conosciamo dall’interno, ma conosciamo gli altri solo dall’esterno. Quindi siamo consapevoli delle nostre ansie, dei nostri dubbi e delle nostre stupide convinzioni, ma degli altri conosciamo solo quello che ci mostrano e quello che ci dicono. E questo succede sia alle donne che agli uomini.
Negli Anni ‘70 alcuni studi hanno notato la preponderanza di donne di successo che si sentivano impostori: pensavano cioè che ciò che avevano ottenuto nella vita e soprattutto nel lavoro fosse frutto di un imbroglio, e avevano paura di essere scoperte. Da allora le ricerche sulla Sindrome dell’Impostore si sono moltiplicate, fino ai giorni nostri. Quando una recente ricerca condotta da un team di scienziati statunitensi e tedeschi ha dimostrato che sotto pressione gli uomini soffrono più delle donne di questa sindrome. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che dagli uomini ci si aspetta maggiore competenza, ma in ogni caso i risultati dello studio hanno mostrato come il manifestarsi di questa sindrome renda i maschi più ansiosi e meno efficaci. La ricerca è stata condotta attraverso dei test somministrati a studenti e studentesse di Università del Nord Est degli Stati Uniti. Dapprima è stato chiesto loro di rispondere a 5 domande e poi sono stati forniti falsi feedback in merito alle prestazioni ottenute. Gli studenti maschi, una volta scoperto di aver risposto in maniera errata a tutte le domande del test, hanno reagito con maggiore ansia, e nei test successivi hanno dimostrato prestazioni inferiori. Mentre le studentesse hanno aumentato i loro sforzi, ottenendo prestazioni superiori.
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