Donne che giocano a fare l’uomo: cos’è il pegging e perché è una delle fantasie preferite dagli italiani (maschi)

Secondo il sito di ecommerce erotico MySecretCase, il fallo-feticcio con cui le donne possono penetrare, è uno dei sex toys preferiti delle italiane. La sessuologa Claudia Pompilio: «Attenzione, è una fantasia maschile, non femminile»

Le donne non vogliono essere uomini e non hanno l’invidia del pene. E il ragionamento che conduce a questa affermazione comincia circa così: «E’ stata una esplorazione a 360 gradi ». Chiara, eterosessuale, racconta di quella volta che durante una serata particolare si è trovata a usare uno strap-on con una sua amica, una donna. La pratica sessuale è quella del «pegging», ovvero della penetrazione con un fallo-feticcio, un sex toy. Chiara in quella serata, su richiesta della sua amica (e con la compiacenza o su iniziativa dei mariti di entrambe) aveva deciso di giocare a fare l’uomo. «Mi sono sentita che provocavo piacere nella mia amica. Ma premetto: sono eterosessuale convinta, non era una mia fantasia. Facendolo mi è piaciuto». Il pegging, con sesso anale e il Bdsm, è fra le le pratiche più ricercate stando ai dati dell’ ecommerce di sextoys Mysecretcase, primo sito in Italia per lo smercio dei giochi sessuali. Il sesso anale lo abbiamo letto ovunque, con tanto di manuali da Vice a Il fatto quotidiano, il Bdsm pure, ma il pegging? Una sola amica mi scrive: «Da donna mi sarebbe piaciuto provare il pegging su un uomo, ma non ho mai trovato nessuno che volesse farsi penetrare con un fallo di gomma».

«Raramente lo strap-on è una fantasia dell’immaginario erotico femminile», spiega la sessuologa Claudia Popolillo. «La conosciamo nella pornografia, nelle scene lesbo. Se c’è una fantasia di farsi penetrare è maschile, o meglio parte da un uomo, e la donna accetta e ci gioca»

Questione di ruoli? Chiara, dopo quella esperienza, risponde: «Non mi sono sentita un uomo, ho visto che provocavo piacere alla mia amica, e nell’atto mi interessava solo questo. Raramente quando gioco a fare l’amore penso all’identità di ruolo, per me è un comportamento istintivo: se ti piace lo fai, se non ti piace non lo fai». Quasi sempre non è nel sesso che si gioca la parità di genere, ma fuori, in cose come nell’equità nello stipendio, per dire. A letto, la questione è un’altra, e i ruoli sono (nella maggioranza dei casi) più in accordo con gli stereotipi. «Raramente lo strap-on è una fantasia dell’immaginario erotico femminile», spiega la sessuologa Claudia Popolillo. «La conosciamo nella pornografia, nelle scene lesbo. Se c’è una fantasia di farsi penetrare è maschile, o meglio parte da un uomo, e la donna accetta e ci gioca».

Questa è la ragione per cui una donna (rare) con questa fantasia insolita fatica a trovare un uomo accondiscendente, perché la questione dei ruoli nella sfera sessuale è ben definita: o la voglia di pegging parte dall’uomo, se no non rientra nell’immaginario erotico femminile. E viviamo in tempi in cui non solo lo scambio di ruoli su questo frangente è raro, ma è anche da evitare, nello spettro sacro delle relazioni, perché l’uomo zerbino non piace, la donna se ne stanca. E viceversa, la donna « aggressiva » – a letto, non che non possa essere decisa negli altri aspetti della vita – non attrae l’uomo. Che, di fronte a una richiesta di penetrazione, quasi a priori, risponderà di no, perché glielo richiede principalmente il ruolo, continua la sessuologa :«Per le donne il sesso è anche una esperienza emotiva, in cui vogliono essere dolcemente dominate, al massimo prendono l’iniziativa, o possono decidere la posizione, ma non si tratta mai di una questione fisica. Anzi, nei giovani maschi i problemi di ansia da prestazione nascono proprio da un’eccessiva aggressività della compagna. Le trasgressioni femminili nella maggioranza dei casi vanno nel senso opposto: vogliono essere dominate e cercano il bdsm». Essere una donna nella vita di tutti i giorni è dura, ma Freud si sbagliava: non c’è invidia del pene, e quasi mai è una questione fisica. Del resto, fare la pipì seduti è molto più comodo.

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