Oltre le criptovalute: la blockchain si espande

Partono le prime sperimentazioni per sfruttare la Blockchain in ambiti innovativi che vanno oltre la "tradizionale" finanza: logistica, assicurazioni e Pubblica Amministrazione

Pixabay

«La blockchain è un’infrastruttura molto complessa basata sulla crittografia, sulla teoria dei giochi, sull’economia, sulla teoria della moneta e sulla teoria delle reti. Una tecnologia straordinaria perché per la prima volta crea qualcosa nel mondo digitale, tipicamente sovrabbondante e riproducibile, di scarso e non duplicabile». Così Emanuele Cisbani, technology evangelist presso Intesi Group spa spiegava su Morning Future la tecnologia dei blocchi. Un’innovazione tecnologica che, aggiungeva Cisbani rispetto all’utilità di questo strumento, «rende tracciabile e trasparente qualcosa che nella storia è sempre stato collegato a una garanzia concretissima come quella dell’oro. Ma il mondo di queste tecnologie è appena nato, è effervescente».

Un’effervescenza che fino ad oggi aveva riguardato però un comparto ben preciso: quello finanziario. Ma la tendenza sta cambiando. Mentre infatti la febbre da Bitcoin inizia a scendere e si accende il dibattito su opportunità e rischi delle criptovalute, partono le prime sperimentazioni per sfruttare la Blockchain negli ambiti più diversi. Oggi tutti gli attori di business – dalle banche alle assicurazioni, dalle aziende manifatturiere ai media – si stanno interessando alla tecnologia della “catena di blocchi” e sono 331 i progetti (partiti o solo annunciati) censiti a livello internazionale da gennaio 2016 a oggi, di cui 172 sono in fase di test o operativi. Sono i numeri dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano.

Nonostante il freno costituto dalla mancata individuazione di modelli di business chiari e dall’assenza di uno standard definito a livello globale, la blockchain è in piena espansione: le sperimentazioni avviate o in fase di “Proof of concept” nel 2017 sono cresciute del 73% rispetto all’anno precedente, mentre gli annunci, che però spesso non portano a risultati concreti, sono stati addirittura il 273% in più. La grande maggioranza dei progetti, pari al 59% di quelli censiti ad oggi, è stata sviluppata nel settore finanziario, ma dal 2017 si nota un progressivo ampliamento degli ambiti applicativi che interessano anche l’attività di governo (il 9%), della logistica (7,2%), delle utility (3,9%), dell’agrifood (3%), delle assicurazioni (2,7%), fino all’healthcare (2,4%), al trasporto aereo (2,4%), ai media (1,8%) e alle telecomunicazioni (1,2%). La blockchain oggi è principalmente utilizzata per processi nei sistemi di pagamento (94 progetti), per il tracciamento e supply chain (67), per la gestione dati e documenti (64) e per il mercato dei capitali (51).

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