Trasformare l’aria in acqua potabile: ora c’è una macchina in grado di farlo (anche in Italia)

Anche in Italia ora è disponibile Skywell, la macchina in grado di trasformare l’aria in acqua potabile. In un ufficio di 15 persone di Sharp, l’azienda che la produce, in un mese si consumano 700 bottiglie di plastica in meno

Bere un bicchiere d’aria? Si può. Anche in Italia ora arriva Skywell, in grado di trasformare l’aria in acqua potabile. A portarla sul mercato è Sharp, l’azienda che nel 1962 mise in commercio il primo forno a microonde al mondo. Si tratta di una colonnina in acciaio che occupa poco spazio, da attaccare semplicemente alla corrente elettrica, e usare proprio come una fontana, nelle aziende e negli uffici. La tecnologia, sviluppata da una startup californiana partecipata da Sharp – acquisita da Foxconn nel 2016 – permetterebbe così di eliminare dai luoghi di lavoro bottiglie e dispenser di plastica, con un notevole impatto sulla riduzione dei rifiuti prodotti. In un mese, in uno degli uffici italiani di Sharp, su 15 addetti sono state risparmiate ben 700 bottiglie.

Skywell sfrutta una tecnologia già implementata in macchine destinate a funzionare all’aperto in aree del mondo con problemi di carenza idrica. Macchine del genere, alimentate a gasolio, sono già usate ad esempio dall’esercito in zone di guerra. La novità di Skywell è la dimensione, oltre che la possibilità di essere utilizzabile luoghi chiusi tramite la semplice alimentazione elettrica, senza la necessità di un impianto idraulico. Skywell prende l’aria dall’ambiente, la filtra da batteri e impurità e la fa raffreddare. A valle del processo, si genera una condensa, che non è altro che l’acqua, alla quale vengono aggiunti gli elementi minerali per renderla potabile. Con l’aggiunta della possibilità di erogazione anche di acqua calda per tè e tisane.

La macchina, connessa a Wifi e 4G, è dotata di un sistema “smart” in grado di monitorare sempre la qualità dell’acqua. Chi la utilizza può anche creare un profilo personale per tenere traccia dell’acqua consumata ogni giorno, fissare dei traguardi e vedere quante bottiglie di plastica sono state risparmiate. È una macchina pensata per ambienti di lavoro e per team mediamente piccoli, in quanto la produzione massima è di 18 litri di acqua al giorno.

In un mese, in uno degli uffici italiani di Sharp, su 15 addetti sono state risparmiate ben 700 bottiglie

Un ufficio di 100 persone che utilizza un tradizionale distributore d’acqua fresca oggi è potenzialmente responsabile del trasporto di almeno 26 tonnellate di acqua ogni anno, il che contribuisce ad aumentare in modo significativo il proprio impatto ambientale.

Skywell è tutt’altro che economica. Il prezzo di listino è 4.299 euro, con garanzia di cinque anni. A cui si deve aggiungere il costo di manutenzione, installazione, e cambio dei filtri. Non costituisce tanto un risparmio in termini economici per le aziende, se paragonato al costo dei normali dispenser di acqua in, ma un fiore all’occhiello in termini di brand per l’impegno nella sostenibilità ambientale, da inserire anche nel bilancio sociale di un’impresa.

Cosa non da poco, visto l’impegno di tante aziende nella corporate social responsibility. Non a caso, negli Stati Uniti, Skywell si trova già in aziende come Facebook, Walt Disney e negli uffici della catena alberghiera Four Seasons. Ora l’obiettivo è anche arrivare alle piccole e medie imprese italiane. E Sharb sta già raccogliendo diversi ordini da Nord a Sud.

Per l’utilizzo pubblico e la produzione di maggiori quantità di acqua, Sharp ha già sviluppato un altro modello in grado di produrre 460 litri al giorno, non ancora disponibile in Europa. Soluzioni non economiche ma dal grande impatto ambientale, se si pensa che ogni anno nel mondo vengono prodotti 480 miliardi di bottiglie di plastica, di cui solo l’11% viene riciclato.

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