CittàBenvenuti nel paradiso della civiltà: perché Singapore è sempre pulitissima?

Non ci sono cartacce in giro e un esercito di volontari si aggira per le strade per liberarle dalla spazzatura. Una fatica collettiva che riflette un bisogno di ordine e pulizia, ma anche un modo per difendersi dalle malattie

Sembra la Svizzera, anzi è meglio. Singapore è, senza eccezione, pulitissima in ogni centimetro quadrato. Un primato incontestabile per uno sforzo collettivo enorme che va avanti da 50 anni. Le strade sono luccicanti, non si vedono mozziconi in giro e nemmeno persone che svapano le loro sigarette elettroniche. Come è possibile?

Prima di tutto, le multe sono salatissime. Chi viene sorpreso a sputare (non stupitevi: è una cosa abituale in altri Paesi orientali come la Cina), a fumare sigarette, sia normali che elettroniche, e a buttare rifiuti per terra, viene subito sanzionato: sono 190 euro a botta. Meglio tenere la cartaccia in mano e aspettare il prossimo cestino.

Ma non solo: ci sono intere squadre di volontari che, ogni giorno, passano nelle strade della città e raccolgono rifiuti e immondizia. Un supporto importante al servizio pubblico, per il quale comunque vengono spesi, ogni anno, circa 70 milioni di euro.

Una operazione di vasta scala che, oltre che rendere la città piacevole e profumata, aiuta ad arginare un problema importante: nel clima e nella fascia geografica in cui si trova Singapore – molto calda e umida – la decomposizione dei rifiuti è più rapida e può attirare in poco tempo batteri e virus pericolosi. Il vero nemico, al momento, sono le zanzare: portano malattie (soprattutto la dengue) e mettono a rischio la città, in particolare tra giugno e ottobre.

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