Venezia affonda e l’opera che avrebbe dovuto scongiurare le alluvioni durante l’alta marea non è ancora pronta. Le 78 paratoie mobili installate nei porti del Lido, Chioggia e Malamocco non possono ancora isolare la città dal Mar Adriatico. Richiesta dopo l’alluvione del 4 novembre 1966, pensata negli anni Ottanta, iniziata nel 2003, avrebbe dovuto entrare in funzione nel 2016, ma il Mose non è ancora pronto. Ci costerà cento milioni di manutenzione all’anno ma il progetto del modulo sperimentale elettromeccanico è stato costruito solo per il 90%. L’ultima scadenza è prevista per il 31 dicembre 2021 ma in pochi credono che si realizzerano i lavori. E quando arriva una piena sopra i 110 cm Venezia non sa cosa mettersi per non affogare. Da quel 4 novembre 1966 è successo più di 200 volte e in sedici casi l’acqua ha superato i 140 cm. Un morto, danni alla Basilica di San Marco, scuole chiuse e l’isola di Pellestrina completamente sommersa dall’acqua.
Mentre i leader della Terza Repubblica ci spiegavano che la colpa dei nostri mali è la globalizzazione, nessuno metteva pressione per far finire i lavori. Sono passati ormai cinque anni da quando il Consorzio Venezia Nuova è stato commissariato perché i suoi dirigenti sono stati indagati per aver ricevuto fondi illeciti. Trentacinque arresti e molti patteggiamenti illustri tra cui quello dell’allora presidente della regione Veneto di centrodestra Giancarlo Galan. Dal 2014 si sono alternati tre amministratori speciali del governo ma c’è ancora molto da fare. l conto è più salato di un caffè a San Marco: 5,493 miliardi di euro. E a pagare sono gli italiani.
È la sesta volta che si allaga la Basilica di San Marcoin mille anni, ma le ultime tre sono accadute dal 2000 a oggi
Il problema sta anche nella parte completata finora del progetto. La barriera del Mose nella bocca di porto di Malamocco avrebbe dovuto essere sollevata il 4 novembre, per commemorare l’alluvione del 1966. Non è successo e forse era un segno del destino. Perché il 21 e 24 ottobre scorso gli operatori hanno riscontrato delle vibrazioni in alcuni tratti delle tubazioni delle linee di scarico. Nella bocca del porto Lido-Treporti al primo test di sollevamento del 2016 le paratoie non sono più riuscite a rimettersi nei loro alloggiamenti. Si sono accumulati troppi sedimenti alla base e sono ripartiti i lavori di pulizia e movimentazione della barriera. Ad agosto le paratoie di Chioggia sono state sollevate senza problemi ma alcuni deputati del Movimento 5 Stelle delle commissioni Ambiente e Lavori pubblici hanno denunciato l’assenza di un collaudo delle enormi cerniere.
Prima di pensare ai problemi di manutenzione però Il tempo stringe e l’acqua alta nella Basilica di San Marco è l’indicatore da tenere d’occhio. È la sesta volta che succede in mille anni, ma le ultime tre sono accadute dal 2000 a oggi. Succederà di nuovo, succederà presto e il governo prima o poi dovrà tappare la falla, o meglio far alzare le paratoie. Perché l’alta marea non rispetta i tempi della politica.